Capitolo 9

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La prima cosa che mi viene in mente di fare è chiedere aiuto....ma a chi?Prendo il cellulare e compongo il numero di Jean.Uno squillo.Due squilli.Tre squilli...Niente da fare,non risponde!Non posso chiamare nessun altro perché comprometterei la missione e l'agenzia mi toglierebbe l'incarico.In fondo avrebbe ragione perché sono una pessima spia!Inizio a urlare a squarciagola,anche se so che nessuno mi può sentire perciò decido di risedermi e aspettare......

Dopo qualche minuto

Ho appena realizzato che ho una forcina tra i capelli.Questo significa che posso aprire la porta!Per fortuna mi ricordo ancora il metodo e non devo fare grandi sforzi per riuscire ad uscire dalla stanza.Finalmente!Che stupida,non potevo pensarci prima?Cerco subito Jean ma non è nella sua stanza.Mentre mi avvio verso il salone sento delle urla:<<Stai fermo dove sei!>>.Questa è sicuramente la voce di Jean.Corro velocemente per arrivare da lui ma mi scontro contro qualcosa....o dovrei dire qualcuno.Una figura incappucciata sta correndo per la casa con un sacco in mano.Senza pensarci troppo deduco che sia il ladro e inizio a correre seguita da Jean.L'uomo va in giardino e sta quasi per uscire dal cancello ma io prendo la mia scarpa e la lancio in modo da colpirgli la testa.Ho fatto molti corsi di preparazione all'agenzia e per questo ho una bella mira.Infatti la scarpa arriva al bersaglio e il ladro cade a terra.Mi affretto a raggiungerlo ma proprio quando sono vicina lui riesce ad alzarsi. Istintivamente gli afferro il polso e faccio cadere a terra un oggetto che portava al dito.Lui non se ne accorge e si libera con forza dalla mia stretta.Decido di non inseguirlo perché ormai è troppo lontano ma almeno ho preso qualcosa che ci può essere utile...Mi chino a raccogliere l'oggetto e mi accorgo che è un anello d'argento con sopra inciso la lettera "J".Finalmente arriva anche il mio "socio":

<<Michelle,stai bene?>>

<<Si,ma il ladro è scappato...>>

<<Non ti preoccupare, tu non sei mica una spia...è normale che ti sia sfuggito>>.Si certo,io non sono una spia..penso io.

<<Grazie per la comprensione Jean>>

<<Prego...Comunque il ladro ha rubato tanti soldi e non so come farà adesso mio zio>>

<<Tranquillo ho qui un indizio che ci può essere utile>>.Dico porgendogli l'anello.

<<Brava!Farò analizzare le impronte digitali che ci sono su questo anello...magari scopriamo qualcosa>>

<<Ottima ide...>>.Non faccio in tempo a finire la frase che arriva Alberto e mi interrompe.

<<Ciao Michelle!Scusami tanto ma sono dovuto andare a ritirare al negozio i guanti che volevo farti vedere!Guarda non sono fantastici?>>.Mi porge la scatola dal contenuto scadente:sono dei semplici guanti da moto.

<<Sul serio mi hai fatto aspettare tutto questo tempo per dei guanti?>>rispondo irritata.

<<Si,perché non ti piacciono?>>.In questo momento lo vorrei proprio uccidere...come può essere così irresponsabile!

<<Alberto sei uno stupido>>dice Jean.

<<Parla quello>>Risponde lui come un bambino piccolo.Per fermare la lite decido di passare all'argomento più importante:

<<Alberto,hai saputo del furto che c'è appena stato a casa vostra?>>

<<Di nuovo?>>

<<Si....quindi presumo che non sei stato tu a rinchiudermi dentro la stanza...o sbaglio?>>

<<No,non lo fare mai>>

<<Va bene ti credo>>

<<Grazie,adesso devo subito andare a chiedere a mio padre i soldi per la macchina,perché con tutti questi furti diventeremo poveri e io non avrò la mia bella Ferrari>>.Dice e si allontana velocemente.Ma non si vergogna?Che ragazzo viziato!

<<Ma è sempre così?>>chiedo a Jean.

<<Così insopportabile,stupido e ignorante?Si,è sempre così>>

<<Ok...>>Rispondo ridendo di gusto.Io e Jean decidiamo di andare da suo zio per consegnare l'importante indizio.

<<Avanti!>>risponde Charles quando bussiamo alla porta del suo ufficio.

<<Ciao zio...scusa il disturbo ma abbiamo qualcosa che ti può servire....Michelle vieni avanti>>Mi dice Jean e io inizio a parlare:

<<Mentre  stava scappando sono riuscita a raggiungere il ladro e ho preso questo anello che appartiene a lui>>

<<Ottimo ma...Jean mi dispiace dirtelo ora ma noi andremo a vivere da un mio caro amico in Svezia.Stiamo perdendo tutti i soldi e io non voglio diventare povero,non me lo posso permettere.Perciò prenderemo i pochi soldi rimasti e ci trasferiremo,cambiando identità.Fuggire ti sembrerà una cosa stupida,ma in questo momento è la cosa giusta da fare.>>

<<Ok zio,so che sei spaventato quanto me,e per questo so che non stai ragionando lucidamente...Che cosa farò io  con la scuola e gli amici?>>

<<Sono sicuro che ti rifarai una nuova vita in Svezia>>

<<Ma...>>

<<Niente ma,Jean.Questa è la mia decisione.Ora uscite che devo organizzare il viaggio>>

<<Va bene>>risponde Jean deluso.

Esco dalla stanza con il cuore spezzato:non porterò a termine la missione,non sarò più una spia,ma soprattutto perderò Jean,e questa è la cosa che fa più male.


Una spia e mezzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora