Oggi finalmente possiamo tornare a casa,bhe peccato che poi dobbiamo andare in America...Continuo a ripetermi il piano nella mente per non dimenticare nessun particolare...un passo falso e Ralph è morto.Per questo io e Jean abbiamo deciso che cercheremo una soluzione solo dopo che avremo riavuto il mio cane.
<<Eccoci arrivati>>mi risveglia dai miei pensieri il tassista.
<<Merci beaucoup>>risponde Jean porgendogli i soldi.
In lontananza vediamo una figura correrci incontro:
<<Mes enfants,ero così preoccupata!Anzi,tutti lo eravamo!Jean, tuo zio ha perfino chiamato la polizia ma poi si è arreso al fatto che tu fossi scappato per non andare con lui in Svezia...è davvero arrabbiato,dovresti parlargli.>>dice la domestica,con il respiro affannato dalla corsa.
<<Ok grazie mille Cléa,lo farò senz'altro.Sapresti dirmi dov'è?>>
<<Il padrone sta lavorando nel suo studio.Seguitemi vi accompagno.>>
Arrivati davanti alla grande porta di legno,la domestica ci lascia al nostro destino e svanisce tanto rapidamente di come è arrivata.
<<Avanti!>>
<<Buongiorno zio...>>
<<Jean....Jean?!Pensavo che fossi scappato o peggio ancora fossi stato rapito...insomma immaginavo il peggio,ma per fortuna stai bene...e ovviamente questo vale anche per te Michelle>>ci dice e io scuoto la testa in segno di consenso.
<<Ci dispiace averti fatto preoccupare ma non abbiamo molto tempo quindi è meglio se ti diamo delle spiegazioni...>>
<<Ok, ma voglio che tu sappia che ti credo.So che non avresti nessun motivo per derubarmi e anche se lo avessi non lo faresti mai.Sei un bravo ragazzo,io mi fido di te>>dice lo zio peggiorando ancora di più la situazione.
<<Ehmmm....sì....e..proprio perchè sono un "bravo ragazzo" devo dirti la verità.Io non sono innocente.Ho rubato i soldi e, come hai potuto vedere, non ho saputo nascondere le prove.Per questo non nego l'evidenza e mi considero colpevole.Nonostante ciò non posso rimediare a quello che ho fatto,avendo speso gran parte dei soldi,non posso rimborsati.Chiedo solo una cosa:che tu non mi denunci.Il mio è stato un gesto impulsivo, sciocco,e me ne vergogno molto.....non voglio che questo mi rovini o almeno lasci una " macchia indelebile" nella mia futura vita.Se mi vuoi davvero bene non avvisare la polizia e non sporcare la mia fedina penale,ma lasciami andare in America con Michelle in modo da non vedermi più.Sarebbe la cosa migliore per tutti:tu non avresti rimorsi vedendomi ogni giorno e io non avrei paura di essere denunciato.Ci stai?>>dice finalmente Jean,con un tono di voce così convincente che mi fa dubitare perfino della sua innocenza.
<<Tu....Jean....Come...Perchè....In che modo....>>borbotta lo zio per poi farsi pallido in viso.
<<Signore tutto bene?>>dico io allarmata.Lui mi guarda per un secondo per poi svenire.Deve aver subito uno shock a causa di questa terribile notizia...poverino!Decido subito di chiamare l'ambulanza ma poi non saprei che fare:
<<Jean,ci chiederanno spiegazioni ma noi non abbiamo tempo da perdere...l'aereo parte alle 12 e sono quasi le 11...dobbiamo sbrigarci ma non possiamo abbandonarlo senza sapere la risposta!>>
<<Tieni,chiama il numero che ci ha dato prima il nostro "sequestratore">>mi dice porgendomi il telefono.
<<Pronto,cosa succede?>>risponde la voce tagliente come una lama, che ho odiato fin da subito.
<<Succede che lo zio è svenuto e noi non sappiamo qual è la sua risposta.Per caso possiamo rimandare il volo a domani?>>rispondo irritata.
<<No o il capo sarà arrabbiato a causa del ritardo.>>
<<Non mi interessa>>
<<O invece sì che ti interessa,o vuoi che ti ricordi che abbiamo il tuo cane?>>mi minaccia lui.
<<E va bene,partiamo subito>
<<Jeaaaannn!>>urlo a squarciagola.
<<Dobbiamo andare vero?>>mi anticipa lui.
<<Già, o faremo tardi>>
<<D 'accordo,ma facendo così spezzerò ancora di più il cuore di mio zio e anche il mio...>>vedendolo in preda alla disperazione decido di abbracciarlo.
<<Shhh....tranquillo ....andrà tutto bene>>lo conforto.
Ci avviamo verso l'uscita,lasciandoci dietro di noi la casa che, pensiamo, non rivedremo più.
IN AEREOPORTO
<<Ufaaa,quanto ci mette a decollare questo aereo?>>sbuffa Jean,mentre è seduto su uno dei sedile della prima classe.
<<Calmati,poteva andare peggio...cioè guarda,siamo in business class!>>lo rassicuro io.
<<Sì,hai ragione>>si arrende finalmente.Per lui deve essere più dura,non deve essere facile lasciare la propria famiglia....ma nonostante ciò lui ha deciso di non abbandonarmi,me lo ricorderò per tutta la vita.
<<Jean,posso farti una domanda?>>
<<Certo,dimmi!>>
<<Tra noi è tutto apposto adesso?Cioè,dopo la litigata non abbiamo avuto tempo per confrondarci e quindi mi chiedevo se avessimo fatto pace...>>
<<Ma certo Michelle!Non potrei mai essere arrabbiato con te ....almeno non per tutta la vita!>>mi interrompe Jean,mostrandomi un sorriso abbagliante.
<<Ne sono felice!Inoltre ci tenevo a ringraziarti perché non mi stai lasciando sola in questo periodo difficile...>>
<<Michelle io starò sempre al tuo fianco,qualunque cosa accada.>>dice prendendomi la mano,per poi aggiungere:
<<Puoi sempre contare su di me,capito?>>.Io annuisco e poi appoggio la testa sulla sua spalla,giusto in tempo per il decollo.Mentre l'aereo parte io mi perdo nei miei pensieri e penso di essere davvero fortunata ad aver incontrato una persona speciale come Jean.Sono pronta per una nuova avventura...insieme a lui.
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Una spia e mezzo
AdventureKate è una spia di 17 anni alle prese con una missione che le cambierà la vita.Insieme al suo inseparabile amico Ralph,un cucciolo di cane di appena un anno,cercherà di smascherare un ladro davvero furbo.