Capitolo 15

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Oggi finalmente possiamo tornare a casa,bhe peccato che poi dobbiamo andare in America...Continuo a ripetermi il piano nella mente per non dimenticare nessun particolare...un passo falso e Ralph è morto.Per questo io e Jean abbiamo deciso che cercheremo una soluzione solo dopo che avremo riavuto il mio cane.
<<Eccoci arrivati>>mi risveglia dai miei pensieri il tassista.
<<Merci beaucoup>>risponde Jean porgendogli i soldi.
In lontananza vediamo una figura correrci incontro:
<<Mes enfants,ero così preoccupata!Anzi,tutti lo eravamo!Jean, tuo zio ha perfino chiamato la polizia ma poi si è arreso al fatto che tu fossi scappato per non andare con lui in Svezia...è davvero arrabbiato,dovresti parlargli.>>dice la domestica,con il respiro affannato dalla corsa.
<<Ok grazie mille Cléa,lo farò senz'altro.Sapresti dirmi dov'è?>>
<<Il padrone sta lavorando nel suo studio.Seguitemi vi accompagno.>>
Arrivati davanti alla grande porta di legno,la domestica ci lascia al nostro destino e svanisce tanto rapidamente di come è arrivata.
<<Avanti!>>
<<Buongiorno zio...>>
<<Jean....Jean?!Pensavo che fossi scappato o peggio ancora fossi stato rapito...insomma immaginavo il peggio,ma per fortuna stai bene...e ovviamente questo vale anche per te Michelle>>ci dice e io scuoto la testa in segno di consenso.
<<Ci dispiace averti fatto preoccupare ma non abbiamo molto tempo quindi è meglio se ti diamo delle spiegazioni...>>
<<Ok, ma voglio che tu sappia che ti credo.So che non avresti nessun motivo per derubarmi e anche se lo avessi non lo faresti mai.Sei un bravo ragazzo,io mi fido di te>>dice lo zio peggiorando ancora di più la situazione.
<<Ehmmm....sì....e..proprio perchè sono un "bravo ragazzo" devo dirti la verità.Io non sono innocente.Ho rubato i soldi e, come hai potuto vedere, non ho saputo nascondere le prove.Per questo non nego l'evidenza e mi considero colpevole.Nonostante ciò non posso rimediare a quello che ho fatto,avendo speso gran parte dei soldi,non posso rimborsati.Chiedo solo una cosa:che tu non mi denunci.Il mio è stato un gesto impulsivo, sciocco,e me ne vergogno molto.....non voglio che questo mi rovini o almeno lasci una " macchia indelebile" nella mia futura vita.Se mi vuoi davvero bene non avvisare la polizia e non sporcare la mia fedina penale,ma lasciami andare in America con Michelle in modo da non vedermi più.Sarebbe la cosa migliore per tutti:tu non avresti rimorsi vedendomi ogni giorno e io non avrei paura di essere denunciato.Ci stai?>>dice finalmente Jean,con un tono di voce così convincente che mi fa dubitare perfino della sua innocenza.
<<Tu....Jean....Come...Perchè....In che modo....>>borbotta lo zio per poi farsi pallido in viso.
<<Signore tutto bene?>>dico io allarmata.Lui mi guarda per un secondo per poi svenire.Deve aver subito uno shock a causa di questa terribile notizia...poverino!Decido subito di chiamare l'ambulanza ma poi non saprei che fare:
<<Jean,ci chiederanno spiegazioni ma noi non abbiamo tempo da perdere...l'aereo parte alle 12 e sono quasi le 11...dobbiamo sbrigarci ma non possiamo abbandonarlo senza sapere la risposta!>>
<<Tieni,chiama il numero che ci ha dato prima il nostro "sequestratore">>mi dice porgendomi il telefono.
<<Pronto,cosa succede?>>risponde la voce tagliente come una lama, che ho odiato fin da subito.
<<Succede che lo zio è svenuto e noi non sappiamo qual è la sua risposta.Per caso possiamo rimandare il volo a domani?>>rispondo irritata.
<<No o il capo sarà arrabbiato a causa del ritardo.>>
<<Non mi interessa>>
<<O invece sì che ti interessa,o vuoi che ti ricordi che abbiamo il tuo cane?>>mi minaccia lui.
<<E va bene,partiamo subito>
<<Jeaaaannn!>>urlo a squarciagola.
<<Dobbiamo andare vero?>>mi anticipa lui.
<<Già, o faremo tardi>>
<<D 'accordo,ma facendo così spezzerò ancora di più il cuore di mio zio e anche il mio...>>vedendolo in preda alla disperazione decido di abbracciarlo.
<<Shhh....tranquillo ....andrà tutto bene>>lo conforto.
Ci avviamo verso l'uscita,lasciandoci dietro di noi la casa che, pensiamo, non  rivedremo più.
IN AEREOPORTO
<<Ufaaa,quanto ci mette a decollare questo aereo?>>sbuffa Jean,mentre è seduto su uno dei sedile della prima classe.
<<Calmati,poteva andare peggio...cioè guarda,siamo in business class!>>lo rassicuro io.
<<Sì,hai ragione>>si arrende finalmente.Per lui deve essere più dura,non deve essere facile lasciare la propria famiglia....ma nonostante ciò lui ha deciso di non abbandonarmi,me lo ricorderò per tutta la vita.
<<Jean,posso farti una domanda?>>
<<Certo,dimmi!>>
<<Tra noi è tutto apposto adesso?Cioè,dopo la litigata non abbiamo avuto tempo per confrondarci e quindi mi chiedevo se avessimo fatto pace...>>
<<Ma certo Michelle!Non potrei mai essere arrabbiato con te ....almeno non per tutta la vita!>>mi interrompe Jean,mostrandomi un sorriso abbagliante.
<<Ne sono felice!Inoltre ci tenevo a ringraziarti perché non mi stai lasciando sola in questo periodo difficile...>>
<<Michelle io starò sempre al tuo fianco,qualunque cosa accada.>>dice prendendomi la mano,per poi aggiungere:
<<Puoi sempre contare su di me,capito?>>.Io annuisco e poi appoggio la testa sulla sua spalla,giusto in tempo per il decollo.Mentre l'aereo parte io mi perdo nei miei pensieri e penso di essere davvero fortunata ad aver incontrato una persona speciale come Jean.Sono pronta per una nuova avventura...insieme a lui.

Una spia e mezzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora