Capitolo 13

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Mi sveglio con un mal di testa terribile e non capisco dove mi trovo.Intorno a me c'è una grotta con pareti di metallo che assomiglia quasi ad un rifugio.Mia madre mi raccontava spesso di luoghi sotterranei come questi ma non ne avevo mai visto uno dal vivo.È davvero stupendo....sì,peccato che ci sono bloccata dentro!Sopra di me c'è una lampadina che emana pochissima luce  e per questo non riesco a vedere se in questo luogo ci sono delle porte.Non mi ricordo come ho fatto ha finire qua ma so che prima ero con Jean e....adesso lui dov'è?Mi alzo per andare a ispezionare il luogo ma non riesco neanche a fare un passo che vado a sbattere contro qualcosa...o dovrei dire qualcuno!!!Nella penombra scorgo la faccia di Jean che mi fissa con un'espressione spaesata:
<<Dove siamo?Come siamo finiti
qui?>>mi domanda spaventato.
<<Non lo so neanche io,ma dobbiamo mantenere la calm...>>non riesco neanche a finire la frase che attorno a noi una decina di luci si accendono illuminando lo strano posto.Dopo pochi secondi sento uno rumore e dal soffitto iniziano a scendere delle sbarre di ferro che ci intrappolano senza lasciarci via d'uscita.Guardo gli  angoli delle pareti e vedo delle telecamere.Ora ho le prove che questo luogo è un rifugio e non credo che appartenga a qualcuno con buone intenzioni.
<<Bene,bene, chi abbiamo qui?!>>.A parlare è una figura spuntata da una porta che non avevo notato prima.A giudicare dalla voce è un maschio,tra l'altro molto arrogante.Non riesco a vedere il viso perché è coperto,ma vicino a quest'uomo ce ne sono altri due che sono il suo doppio.
<<Agente Miller,che piacere rivederla!>>mi dice sarcasticamente.
<<Scusa mi sa che hai sbagliato persona...Michelle non si chiama Miller...>>mi difende Jean.
<<Che ingenuo che sei,proprio come tuo zio!>>risponde l'uomo misterioso.
<<Cosa vuoi dire con questo?Michelle tu lo sai?>>chiede il mio aiuto Jean.
<<Vedi Jean la tua cara Kate,o dovrei dire "Michelle",ti dovrebbe spiegare un sacco di cose!Non ti sembra divertente come cosa?>>dice per poi premere un pulsante e far alzare le sbarre di ferro.Fatto ciò i tre uomini si avvicinano pericolosamente a noi.L'uomo che conosce la mia identità mi si mette davanti e mi accarezza una guancia per poi spostarsi dietro di me.Cerco di mantenere la calma e di non prenderlo a botte,dopotutto sono uno contro tre.
<<Sai,avrei voluto tanto conoscere tua madre,vedere se hai preso da lei o da tuo padre,perché sembra che tu non sia altrettanto furba come tua madre.O forse neanche lei lo era dato che è stata uccisa.Però tu non ti offendere, sto solo facendo delle considerazioni.>>mi dice per poi darmi un bacio sul collo.Con questa frase ha completamente superato il mio limite di sopportazione,chi si crede di essere e come fa a conoscermi?Istintivamente alzo la mano e gli tiro un pugno sul naso.Lui barcolla e inizia a perdere sangue dal naso,ma non sembra farci caso perché poi dice:
<<Non è così che dovresti trattarmi,ti ricordo che ho delle guardie del corpo e sono l'unico che posso farti uscire da questo posto quindi portami rispetto!>>.A questa frase finalmente Jean si risveglia dal suo stato di trance e dice:
<<Chi ti credi di essere per parlare così a Michelle,e poi come osi toccarla! Sfiorala un'altra volta e ti spacco la faccia!>>
<<O ma che carino,la difendi!Peccato che io faccio quello che voglio!>>.Mi prende per il braccio e mi avvicina di più a lui. A questo gesto Jean esplode.Si scaglia contro di lui e inizia a tirarli pugni sulla faccia.Le guardie del corpo non lo lasciano continuare ma lo sollevano da terra e lo tengono fermo.
<<Siete proprio due sciocchi!Dovreste collaborare con me al posto di imporvi...ma dato che sono bravo vi darò un'altra possibilità.Più darti verrò ad interrogarvi e voi mi darete tutte le informazioni di cui ho bisogno.Poi deciderò cosa fare di voi due.>>.Si gira ma poi aggiunge:
<<È stata proprio una buona idea catturare il tuo cane,Kate,per usarlo come esca.Ci siete proprio cascati e non avete neanche portato con voi dei telefoni e tu Kate,neanche degli aggeggi da spia,si vede che non sei una vera professionista...non importa,meglio per me,così non mi devo preoccupare che voi possiate chiamare dei soccorsi...>>.Improvvisamente mi viene un'idea...e se gli prendessi le chiavi ,che vedo nella sua tasca,di nascosto?Lo so che probabilmente ho pochissime possibilità di riuscirci ma tanto vale provare.Dopotutto sono già in una brutta situazione,non può peggiorare più di tanto.
<<Aspetta!>>dico io.
<<Cosa c'è?>>mi risponde e io mi avvicino al lui,quasi a sfiorarli le labbra per provocarlo e gli dico:
<<Hai ragione dobbiamo collaborare con te,ci hai scoperto e non ha più senso continuare a lottare.Ti propongo di allearci insieme contro l'agenzia,dopotutto non ho più niente ,a parte mio padre,che mi collega a lei.>>
<<Allora hai qualche neurone nel cervello!Brava ragazza, accetto!>>
<<Perfetto ora fatti dare un abbraccio socio!>>.
<<Michelle cosa stai facendo?>>mi domanda Jean stupido,ma io non lo ascolto perché sono troppo concentrata a cercare di prendere le chiavi.La mia mano si sposta verso la sua tasca ma proprio in quel momento lui si ritrae dall'abbraccio e mi becca sul fatto:
<<E così volevi fregarmi?Mi dispiace ma non ci sei riuscita.Ora dovrò pensare a una punizione da darvi.Nel frattempo divertitevi a chiaccherare, avete un sacco di cose da dirvi,non è vero Kate?Avrai delle faccende da spiegare al tuo amato Jean,o sbaglio?>>dice questo per poi allontanarsi e riabbassare le sbarre.Mi sento davvero una fallita ma la cosa che mi preoccupa di più in questo momento è il fatto che dovrò spiegare tutto a Jean.Improvvisamente cade il silenzio nella stanza e io mi faccio coraggio,sapendo che prima o poi dovrò parlare e raccontargli tutto quello che deve sapere.

Una spia e mezzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora