Mi svegliai molto confusa e un po' stordita dalla serata passata prima con Derek. Jess non era in camera e il sole era già alto, detti uno sguardo alla sveglia e notai che erano le 10.30. Scattai subito dal letto e mi misi i primi panni che mi capitarono sotto mano.. quali di ieri sera, la mia felpa aveva ancora il suo profumo..
Il telefono vibrò
da sconosciutoehi, ti conosco da molto e credo che tu sia una bellissima ragazza, mi piaci molto.
l'anonimo ammiratore di Bea DevisInizialmente lo presi come un gioco stupido di qualcuno che evidentemente aveva molto tempo da sprecare.. Ma purtroppo io ero molto in ritardo e quindi per sfortuna non riuscii a rispondere a quel messaggio. Davvero un grosso, grossissimo peccato!
Andai a quelle poche ore di lezione che rimanevano ma a pranzo mi ritrovai da sola. Jess aveva conosciuto un bel fustaccione di nome Carter, e non mi aveva detto assolutamente niente, Leo e Alex a quanto pare erano impegnati con dei compiti che non avevano svolto il pomeriggio precedente.. anche se dubitavo fortemente che fossero compiti.. e invece Mike era libero, completamente libero, per mia grandissima gioia.
Sinceramente non sapevo neanche io perché non lo sopportassi così tanto anche se infin dei conti gli volevo molto bene, perché nonostante tutti i suoi difetti sapeva farsi amare, ma c'era qualcosa in lui che mi scatenava l'odio e la voglia irrefrenabile di ucciderlo di botte. Ok, ammetto non sempre. Ma spesso.
In tutta quella mattina non vidi né Derek né Mia, ma le mie paranoie furono subito sciolte quando vidi Derek avvicinarsi al nostro tavolo con in mano un vassoio. Lo vidi sicuro e felice. La prima cosa che fece fu poggiare il vassoio è salutare Mike con un semplicissimo ciao e bhe.. mi guardò e non disse niente mi diede un leggero bacio a cui io arrossai e restai paralizzata. Dopo quello che gli avevo fatto credere non mi aspettavo certo che facesse una cosa del genere. Alla vista di ciò Mike si alzò facendo molto rumore come se la presenza di Derek gli desse fastidio e se andò senza alcuna spiegazione, lasciandomi li.
Ero molto confusa da Mike, e non seppi più cosa fare: se stare con Derek e cercare di parlare della mia famiglia senza avere alcun attacco di panico, oppure correre da Mike e fargli uno di quei cazziatoni che sarebbero rimasti nella storia.. chiedi consiglio a Derek.
Ne parlammo un po' e poi mi concedette di andare da lui, così presi in fretta e in furia il mio zaino e andai ma mi sentii tirare per il polso, era lui che pretendeva un saluto degno di noi.
--------------------------Chiamai Mike per ore ma non si fece vivo, andai in camera sua e lo trovai sul letto a fissare il soffitto come se si stesse ponendo delle domande esistenziali..
Credevo che fosse stato il fatto di vedere me e Derek baciarci che gli aveva dato fastidio, o semplicemente eravamo io e Derek a dargli fastidio.
La prima cosa che mi disse fu " vai via, nessuno ti ha richiesto mi sembra"
cercai di calmarmi e di non mollargli una cinquina in faccia
"ero venuta per sapere cosa ti fosse preso"
" semplicemente.. uno scatto d'ira niente di che"
" ah e per colpa di me e Derek, o di me, o di Derek o non lo so spiegami tu"
"non c'è nulla da spiegare"
"oh si che c'è io sono qui e ti sto cercando un pomeriggio intero mentre potrei stare con il mio ragazzo in santa pace a rilassarmi senza dover pensare al mio caro amico nevrotico che ora vorrei tanto prendere a calci in culo"
urlò " come scusa ora state anche insieme?"
non risposi, sinceramente non ero molto convinta della cosa ma non spettava a lui saperlo.
"questo non ti riguarda, stavamo parlando di te"
"non ho nulla da dire"
scocciata e senza speranze me ne andai liquidandolo un semplice vaffanculo è una porta sbattuta dietro la mia uscita gloriosa.
Decisi di parlare con Derek ora o mai più.
uno squillo
due squilli
tre squilli
-Pronto?
Sollievo.
-ehi ciao sono io, ti volevo dire solo poche cose.. sei al campus?
-no purtroppo sono appena andato via ma domani ci sarò comunque
-no sono cose che vanno dette ora.. altrimenti non troverò mai il coraggio
Tutta di un fiato dissi
-Io non ho idea di cosa sia il nostro rapporto è per quel poco che c'è stato posso dire che è stato bello ma penso che per me sarebbe meglio non frequentarci più, ti conosco da poco e per ora mi piace eh però non me la sento di rischiare così tanto.. magri più avanti davvero scusami, ti ho illuso ma la verità è che neanche io ero a conoscenza di quel che volevo.
Derek non rispose, il cuore stava palpitando è il mio respiro era irregolare cercai di calmarmi e finalmente ebbi un segno di vita da parte sua.
-Si hai ragione, sono stato troppo schietto e che sei così aperta con le persone che mi sono dimenticato di non sapere quasi nulla di te ma mi sono ugualmente invaghito di te, detto questo penso che ti debba lasciare in pace.. bhe allora ci si vede.
Ero leggermente sconvolta da tutto quello che avevo fatto e passai il pomeriggio rinchiusa in camera a mangiare un po' di gallette di riso (soprannominate da me e Jess polistirolo) Jess rientrò verso le 17.
Le raccontai ogni singola cosa e rimase scioccata dal mio comportamento come primo, secondo non poteva credere alla scenata di Mike e neanche lei sapeva giustificarla. Disse infine che avevo fatto bene con Derek alla fine non lo avrei più visto è molto probabilmente si sarebbe scordato anche di me. Me ne feci una ragione. Andai a farmi una doccia.. quando stavo per rientrare vidi sulla porta un bigliettino che diceva l'amore non è bello se non è litigarello- l'anonimo ammiratore di Bea Davis.
Pensando fosse stata Jess entrai in camera e glielo restituì, mi guardò confusa, gli dissi che era suo ma lei mi guardò e mi disse chiaramente che non era stata lei. Chi poteva mai essere stato?
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Love is blind⚡️
RomanceQuesta è la storia di Beatrice Davis 15enne frequentante il liceo classico al primo anno.. in preda a deliri e a tante risate con gli amici. Lungo il suo percorso conoscerà moltissimi amici ma uno di loro le resterà davvero impresso nel cuore tanto...