Ero difronte l'ingresso, da sola, indecisa sul da farsi e leggermente a disagio. Entrai. Sì, dopo 10 minuti. Cercai visi familiari, vidi alcuni del mio corso ma non avevo stretto così tanta conoscenza, alcuni mi salutarono e scambiammo due parole così. Eccolo. Derek, era li, ma non mi aveva ancora notata così decisi di andare a prendere qualcosa da bere, i classici bicchieri rossi da festa, non sapevo cosa ci fosse in quel bicchiere ma era buono e aveva un sapore dolciastro con un leggero retrogusto amaro. Spostai lo sguardo verso destra da Derek e notai Mia che stava ballando con un ragazzo che mi pare frequentasse il mio corso di storia se non sbaglio si chiamava Liam o qualcosa del genere.. La andai a salutare, stando sempre ben attenta che Derek non mi vedesse, fu felicissima di vedermi e mi racconto di questo ragazzo a parer suo fantastico, mi chiese anche dei consigli su come comportarsi.. se non ricordao male Mia era un'anno o due più piccola di noi, quindi un po' meno esperta non che avessi avuto chissà quanti ragazzi..
Presi il secondo drink. Mi sentii stringere i fianchi e un profumo che conoscevo invase le mie narici, era Derek. Si era accorto di me. Mi girai ed effettivamente era lui.
Pensai, guardandolo, che era così bello: alto, magro, muscoli ben definiti, capelli castano scuro, carnagione chiara, lentiggini , con gli zigomi ben marcati, la mascella quadrata (soprannominata così da me e Jess) e la cosa che più adoravo, gli occhi fra l'azzurro e il ghiaccio.
Era ancora più fantastico sotto la luce colorata che emanavano dei fari messi a ogni angolo della stanza.
Parlammo poco e mi portò da due sui amici, credo fossero i suoi migliori amici, uno si chiamava mark e l'altro Diego, alla vista erano carini ma non mi davano l'aria di essere molto intelligenti. Mark era il più alto di tutti e era il classico ragazzo capelli biondi,occhi azzurri, abbronzato.. Mentre Diego era alto quasi come me.. o meglio basso come me, capelli castani, occhi nocciola e lentiggini. Ci sedemmo tutti e quattro a un divanetto bordeaux e parlammo del più e del meno in modo molto sciolto (forse anche grazie all'alcool).. dopo un po' i due amici ubriachi se ne andarono lasciandoci soli. Mi strinse a se.
Che cosa carina
In quel momento sentì un leggero bruciore dove mi aveva appena sfiorata con il suo tocco, mi faceva una strana sensazione, non una nuova sensazione ma mai provata così forte.
Cominciammo a conoscerci meglio, parlano della musica che ascoltavamo e scoprì che gli piacevano I Fray,
buona come cosa,
dei nostri libri preferiti, di che sport praticavamo o che comunque seguivamo.. andava tutto a gonfie vele fino a quando Derek toccò l'argomento sbagliato, la famiglia.
Mi si formò un groppo in gola, la voce era rimasta intrappolata nelle corde vocali, iniziai a sudare a freddo, la vista mi si annebbiò sempre di più e iniziai a ansimare.. fino a quando svenni fra le sue braccia.
Tutto confuso.
Mi svegliai ancora con davanti Derek che a quanto pare mi aveva svegliato lui. Per mia fortuna aveva fatto un corso di pronto soccorso che includeva anche casi di attacchi di panico e svenimenti. Mi portò in ospedale, dove mi fecero una breve visita e mi rilasciarono subito dato le mie ottime condizioni di salute. Dicendo però che se si fosse ripetuto ancora una volta il fatto avrei dovuto ricominciare la cura farmacologica che avevo iniziato da piccola.. dopo che anche mio fratello, Duck, mi lasciò.
Mi riaccompagnò a casa però allungando il giro per stare più tempo insieme, mi iniziava a piacere questo Derek, mise la sua mano sulla mia gamba e rimasi paralizzata, ma non mi sottrassi dalla leggera presa che aveva su di me. Arrivammo purtroppo al dormitorio:
" Oddio mi sembra così lontana camera mia, sono stanca" dissi con un tono lamentoso e da bimba di 5 anni
Lui rise e senza pensarci due volte mi prese imbraccio portandomi fino alla mia camera e nel mentre mi tappò la bocca con una mano per non farmi urlare dato che era l'1:30 di notte. Dopo svariati tentativi di liberarmi con pugni innocenti sulla sua schiena mi mi mise giù e mi guardo con quegli occhi profondi che mi misero tanta soggezione.
"non so cosa ti sia preso alla festa ma spero non sia stato per colpa mia, se vuoi parlare di qualsiasi cosa io ci sono e se la causa sono io vorrei che tu me lo dicessi da subito. Ho pensato che magari non volessi più parlare con me e ti stavi agitando.." aveva un'espressione corrugata e i suoi occhi chiedevano una risposta.
Presi fiato e riuscì a dire: "In verità.." li inizia di nuovo a ansimare e piano piano scivolai giù appoggiata al muro, il ritmo cardiaco aumentò e non riuscì quasi più a respirare fino a quando non sentii le labbra calde e carnose di Derek sopra le mie. SI staccò da me e con fare preoccupato mi guardò, mi scrutò attentamente e mi aiutò ad alzarmi. Mi disse che trattenere il fiato era una delle migliori tecniche per far smettere un attacco di panico. Non riuscì a dire niente.
Lui si guardò a torno, come sperduto, e mi saluto con un semplice gesto della mano mentre con l'altra si grattava la nuca un po' imbarazzato. Si girò. Stava per andarsene, dovevo fermarlo e dato che il mio cervello non aveva più controllo sulla voce agii.
Lo presi per il polso e lo tirai a me con tutta la forza che avevo fissandolo sempre negli occhi e senza farmi troppe domande lo baciai. Non dissi niente e me ne andai trattenendo il suo sguardo.
Era rimasto li fermo impietrito non se lo aspettava e sinceramente neanche io. Lo conoscevo da un giorno e poco più e già mi stavo facendo complessi.
Stanca, confusa e felice mi misi a letto, Jess era nel modo di Morfeo già da molto tempo e non osai disturbarla, spensi la luce e il buio mi avvolse lasciandomi sola con i miei pensieri e ovviamente con la mia amica sbronza.
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Love is blind⚡️
RomanceQuesta è la storia di Beatrice Davis 15enne frequentante il liceo classico al primo anno.. in preda a deliri e a tante risate con gli amici. Lungo il suo percorso conoscerà moltissimi amici ma uno di loro le resterà davvero impresso nel cuore tanto...