seconde possibilità

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Mike era appena passato nella mia camera per lasciarmi un semplice lettera. Pensai che forse aveva avuto qualche difficoltà a scriverla e che forse non era proprio una semplice lettera. Nella lettera c'erano scritte cose vere, ma la cosa che più mi ha spiazzato è stato il fatto che mi ha abbia chiesto di dirgli tutto quello che mi passa per la mente sul suo conto, di solito quando esprimo un parere su di lui che sia esso negativo o positivo le cose non migliorano mai. Jess non era in camera e io non potevo fare altro che aspettare impietrita incapace di prendere una decisione.

se iniziassi una storia, con lui, come andrebbe a finire? Sarei quella ragazza stufa di litigare oppure quella che ha voglia di litigare per fare pace?

Mi sfioravano così tanti pensieri, ma tra tutti quelli non c'era nessuna traccia di Jess. Dove cazzo era finita? Dovevo ammettere che ultimamente il mio linguaggio si era un po' colorito, ma mi promisi di farci più attenzione.
Dato che Jess sembrava essere morta presi una decisione da sola. Gli scrissi
Ci sto.
ok, ci vediamo fuori dal tuo dormitorio tra 10 min?
ok
Cosa ci faceva nel mio dormitorio che era molto distante dal loro? Si vedeva con qualcuna?
Ormai erano quasi passati 10 minuti ma la paura non si era ancora affievolita e nella mia stanza c'era un'aria pesante. Misi un paio di jeans e una felpa molto pesante, poiché prima aveva piovuto a dirotto e c'era un clima molto gelido.
Appena lo vidi mi si geló il sangue, mi sembrava così strano, prima di tutto questo eravamo amici inseparabili poi tutto d'un tratto sento l'ansia salire per il suo incontro. Dovevo ammettere che quel ragazzo mi ha fatto sempre uno strano effetto, ma non ci ho mai dato peso. Sono troppo sbadata.

faceva proprio freddo

Mike non mi sembrava molto tranquillo ma nemmeno sul punto di svenire, mi fece sedere su una panchina e mi guardò negli occhi

Ma perché mi guarda meglio occhi se sa che lo odio? Dio santo, lo strozzerei

Mi disse con poche parole che tutte le scenate che aveva fatto ultimamente erano dovute alla gelosia- come se non si fosse capito- e che il suo intento non era quello di farmi star male e che se volevo sfogarmi per quello che mi aveva fatto passare potevo tranquillamente, non mi avrebbe fermato. Per un po' di tempo ci fu un silenzio non poco imbarazzante che spezzai dicendo
-"Non so come andrà a finire questa storia e non so nemmeno se avrà un inizio, ma se vuoi che ciò accada dovremo trovare un compromesso. Entrambi."
-" A cosa ti riferisci?"
-" Al fatto che non potremo sempre stare a litigare e fare pace, il più delle volte uno di noi due dice una cazzata e l'altro se la prende. Magari potremmo evitare tutto questo fiato sprecato e tirare avanti felici e contenti? So che può sembrare stupido ma.."
-"Quindi mi stai dicendo che c'è una possibilità?"
Nei suoi occhi vidi passare una scintilla di speranza che si affievolì alla mia risposta..
-"Non credo, ancora non lo so veramente.."
-"Sisi, ti capisco hai bisogno di tempo."
Non dissi niente pensai che la risposta più giusta al momento fosse il silenzio che fu rotto dallo squillo del mio telefono.. un numero che non avevo registrato e decisi di non rispondere, almeno non in quel momento.
Mi guardò perplesso ma lo rassicurai prima che potesse dare aria a quella boccaccia.
Passammo un nella serata,anche se per i miei gusti avevo bevuto un po' troppo ma non ero ubriaca solo un po' brilla e la cosa non mi dispiaceva perché mi donava una spontaneità e una sicurezza che non ho mai avuto. Fece un sacco di battute e mi fece crepare dalle risate, mi domandavo perché non avevo mai visto il lato bello di Mike fino ad allora..

Mi accompagnò davanti alla mia stanza e grazie alla mia brillezza gli feci notare il particolare sulla porta, sapevo che sarebbe rimasto sbigottito dal puro caso.
Prima di andarsene mi disse
-"Bea, spero che ti sia divertita e che in qualche modo ti abbia convinto che in me non c'è solo una parte nera che sta aspettando il momento giusto per risanarsi, ma questa è un'altra storia, spero davvero di essere stato il tuo unico pensiero in queste ore."
Mi guardò, sposto lo sguardo sulle mie labbra e senza pensarci due volte mi baciò.

Un bacio dolce ma non troppo invadente. Mi lasciò lì davanti la porta abbandonandomi con una carezza.

Ma da quando è che sa cosa è la dolcezza e soprattutto ha il permesso di baciarmi?
Mh...

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