3 - dear little red riding hood

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" mia cara piccola cappuccetto rosso "

t/n's pov.

— il giovane non mi rispose. E nonostante fossi stata inizialmente convinta che volesse aiutare il suo compagno, gli tirò un calcio dritto allo stomaco.  E il ragazzo dell'accetta cadde nuovamente a terra, ma non fiatò nemmeno. Rimase seduto in silenzio, mentre muoveva freneticamente la testa in preda a dei tics motori. Pensavo di aver nuovamente il controllo del mio corpo, ma sbagliavo. Provai a muovermi, ma non riuscivo nemmeno a fare un passo. Sentivo la mia stessa voce che mi sussurrava all'orecchio: "no, non è ancora finita".

E quando aprì la bocca in un veloce mugolio, per gridare aiuto, le mie parole si corressero così velocemente che nemmeno mi resi conto di cosa stessi dicendo. «perché ci stai difendendo?».
Il ragazzo si voltò verso di me, mentre mi guardava con quell'inquietante maschera blu, dalla quale secerneva una strana sostanza nera.
«sento il bisogno di difenderti.»
Se era in quel modo che tentava di raggiungere la mia fiducia, allora si sbagliava a grosso modo. Anzi, il suo aspetto mi inquietava così tanto che nemmeno avevo intenzione di avvicinarmi. E poi il ragazzo accetta era pericoloso: era veloce ad alcuni suoi tics erano anche di natura violenta. Se sperava di sacrificare la sua vita per me, allora doveva avere qualcosa nella testa che non funzionava.
«le persone che pensano così leggermente alla propria vita» quella frase uscì dalla mia bocca senza preavviso, probabilmente ad opera dell'altra me. Sentì il crescente bisogno di finire la frase. «non ha il diritto di proteggere nessuno!»
Il mio corpo si mosse automaticamente: era strano pensare che non potessi controllare nessun suo movimento. Si mosse lontano qualche metro: dove il corpo mutilato stava steso inerme. Strappai dalle sue mani una piccola lanterna rossa che non avevo nemmeno inizialmente notato. Corsi più velocemente che potevo, fino a raggiungere l'uscita della foresta. Luck mi aspettava insieme alla mia migliore amica, n/a, insieme ad i miei genitori ed una pattuglia di polizia pronta ad entrare nel bosco.
Collassai appena raggiunsi i miei amici.

Eyeless Jack's pov.

— quando mi gridò quella frase con così tanta tenacia, sentì una specie di tripudio dentro di me, così tanto da stringermi la felpa con tutte le forze che avevo. Ero così frustrato che inizia a picchiare con tutta la forza che avevo in corpo l'albero che avevo a me più vicino. Mi girai verso Tobias, come se fosse stato lui la fonte dei miei problemi.
Se non ci fossi stato io lì, Tobias L'avrebbe uccisa. O no? Quando arrivai, quella ragazza si ergeva in piedi mentre Toby era inquieto sotto di lei. Tobias mi ricambiò lo sguardo. Continuando a muovere la testa freneticamente.
«oh no! No! Perché Jackie? L'Operatore! Lui vede tutto. Lei è..  è... appena scappata! Ah! Cazzo! Cazzo! Cazzo!» gridò tappandosi le orecchie.
Mi faceva pena. «questo è troppo, è troppo! Guarda come sei ridotto Tobias.. Sì, scommetto che se dirai al tuo operatore che quella ragazza era speciale, ti perdonerà.» disse, impersonando quello senza colpe. Era ovvio che avrei scaricato tutto su Toby.
Lui si alzò lesto in piedi, afferrandomi. «grazie! grazie! Che buona idea! Sì, lui sarà contentissimo!» e poi, iniziò a correre velocemente.

Ed io, iniziai a seguire l'odore di quella giovane. La conoscevo già: difatti, una volta l'avevo vista dalla finestra della casa della ragazza della porta accanto.
La sua casa era collocata in un bel quartiere,
Affacciava da un lato su un parchetto e dall'altro su un vialetto.
Essa si estendeva per 105 mq e presentava sei stanze: due bagni, fra cui uno più grande, tre stanze da letto, una cucina, una sala più un corridoio e uno ripostiglio.
Inoltre includeva anche due balconi, uno più grande, concordante con la cucina e la sala ed uno più piccolo, concordante con una delle tre sale da letto.
Era una casa molto luminosa ed accogliente adatta per una famiglia come la sua. Aveva una sorellina di 6 anni di nome Megan ed un fratellino di 4 anni di nome Raphael; assistendo ai drammi famigliari, scoprì presto che la zia di t/n era morta in un non so che tragico modo, e come regalo aveva lasciato la figlia sedicenne incinta di tre mesi a casa loro.

Ed io, se fossi stato nei panni di t/n , L'avrei presa e buttata giù dalle scale, pensando: "oh, finalmente muore sta puttana con suo figlio".

L'Odore di t/n riportava alla casa. Probabilmente la polizia l'aveva rilasciata perché era troppo scioccata per sostenere un interrogatorio; quando entrai con passo felpato nella casa della vicina (della quale conservai le chiavi) , superai il suo corpo accasciato a terra, salendo le scale ed affacciandomi alla finestra che dava sulla camera di t/n, osservai la cugina seduta sul letto mentre t/n dormiva profondamente, mentre un ragazzo biondo le accarezzava la testa. Concentrai la mia attenzione su di lui: se la mia memoria non errava, si trattava del suo migliore amico.
Lo guardai sottecchi e con aria sprezzante, poiché non amavo la sua presenza.
Però quando entrambi se ne andarono, t/n si svegliò. I suoi movimenti erano puramente meccanici e i suoi occhi color cresimi. Si alzò guatandosi intorno. Poi arrivò alla finestra e la chiuse.

𝕃𝕆𝕍𝔼 𝕀𝕊 𝔸 𝕃𝕀𝔼 - | eyeless jack x reader | [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora