Capitolo 3- Tempo Scaduto

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Finalmente ero arrivata al locale, come al solito era pieno di gente.
Molti ballavano, altri si baciavano, per niente sobri.
-Che schifo ... - Dissi a bassa voce.
Come faccio a riconoscere quella ragazza in mezzo a tutte queste persone?
Giusto, doveva indossare qualcosa di viola.
Io optai per una giacca di quel colore, anche se avevo come la sensazione che Neko già sapesse chi fossi.
Notai una ragazza con un vestito viola e rosa che ballava scatenata.
-Mi scusi ... - Le dissi. Lei si girò e si mise a ridere.
Ok ... Non è lei, pensai.
Mi misi sulle punte, ma continuai a non vedere nessuno indossare qualcosa di viola. C'era solo, in fondo, una ragazza che avrà avuto più o meno la mia età, con delle cuffiette fucsia.
Mi voltai incamminadomi verso l'uscita, delusa.
Ma ...
Mi fermai improvvisamente.
Quella ragazza con le cuffie...
Mi girai e corsi verso di lei.
La ragazza si alzò, mostrando i suoi capelli talmente chiari da sembrare bianchi.
-Aspetta!- Urlai, cercando di passare tra i ragazzi che ballavano.
Riuscii a raggiungere il tavolino su cui era seduta poco prima, ma lei era sparita.
-Non è possibile!- Dissi, aveva dimenticato le sue cuffie fucsia.
Guardandole da vicino mi accorsi che avevano delle sfumature viola.
Sbuffai. Era sicuramente lei Neko.
Presi le cuffie e mi avviai verso l'uscita.
Da lontano intravidi Len, Cassie e gli altri "popolari" entrare nel locale.
Per loro era un'abitudine giornaliera frequentare questo posto.
Mi alzai il cappuccio della felpa e cominciai a camminare velocemente, urtando proprio contro il Biondino Dalle Ciglia Lunghe.
-Stai attenta.- Mi disse, scortese. Quando poi si accorse che ero io, aprì la bocca per parlare, ma prima che potesse dire qualcosa mi portai un dito sulle labbra -Ssh.-
Lui mi guardò confuso. Così ne approfittai e corsi via.
-Lenny, vieni.- Disse Cassie, con la sua solita vocetta odiosa.
-Sì, sì arrivo.- Rispose il ragazzo, continuando a guardarmi.

Arrivata a casa, andai nella mia camera.
Osservando le cuffie mi accorsi che avevano una specie di microfono piccolissimo all'interno, quasi invisibile, come quelli utilizzati per comunicare nei videogame con gli altri giocatori.
Presi il computer e scrissi a Neko.

Taiga Kourts:
Hai dimenticato le cuffie,ce le ho io.
Neko Girl:
È meglio che le tieni. Ti serviranno.
Taiga Kourts:
In che senso? Cosa intendi dire?

Visualizzò il messaggio, ma non rispose.
All'improvviso mi sentii tremendamente stanca.
Cosa mi sta succedendo?
Continuai a guardare qualcosa sul Web per distrarmi, mentre addentavo un pezzo del panino, ovvero la mia cena.
La testa incominciò a farmi male, ma non ci feci molto caso: ultimamente succedeva spesso.

Cominciava a farsi sera e il mal di testa non faceva che aumentare.
Mi sdraiai sul letto esausta. Non riuscivo nemmeno a respirare molto bene.
Così chiusi gli occhi.
Magari passa, pensai. Errore.
Sentii dei rumori strani provenire dalla cucina di casa.
Mi alzai dal letto, ancora con le cuffie in mano, abbastanza affaticata.
Una risata. Sì, era proprio una risata. Impallidii quando vidi una figura scura venire verso di me.
Il mio cuore batteva fortissimo. In contemporanea al ticchettio del mio orologio.
Lo guardai, il respiro mi mancò: era mezzanotte.
Ciò significava che era il 20 Ottobre.
Era tutto buio. Di nuovo. La stessa sensazione provata nel sogno di ieri.
Cominciai a correre, cercando di svegliarmi.
Ad un certo punto sentii mancare il terreno.
-Basta!- Urlai -È solo un sogno!-
-Ti sbagli, Taiga.- Quella voce la conoscevo.
Chi era?
Le risate non si fermarono. Io continuai a gridare, mentre venivo inghiottita nel buio.
Ma nessuno mi sentiva, e nessuno lo avrebbe più fatto da quel momento ...

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