5 -Please Louis, stay with me

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Erano passati pochi giorni da quella mia piccola sfuriata contro il riccio. Lo ignoravo, ignoravo le sue chiamate, i suoi messaggi e i suoi sguardi in corridoio. Cercavo di stare sempre vicina a Gigi o Niall, ma tutto aveva una fine.

«Non puoi continuare così» scosse la testa Niall. «Sembri una spia, prima di entrare nel corridoio controlli che non ci sia lui» rise continuando a seguirmi.

«Con tutto il rispetto Niall, non rompere le palle. Non voglio vederlo e neanche parlargli» spiegai continuando a guardarmi intorno. «So di sicuro che oggi verrà a parlarmi»

«Come puoi esserne certa?» chiese.

«Non lo so, lo sento nella pancia» mormorai posando una mano sulla mia pancia coperta da una grossa felpa presa dall'armadio di mio fratello.

«Vuoi dire che il piccolo frugoletto ti sta parlando?»

«Sì» risi. «Non senti?» gli feci cenno di aprire le orecchie e ascoltare. Proprio in quel momento la mia pancia brontolò e di nuovo, il mio amico scoppiò a ridere.

«L'unica cosa che sento è che hai fame» continuò a prendermi in giro.

«Allora senti bene» alzai le spalle.

«Daphne»

Mi bloccai. Cazzo. Avevo controllato prima di entrare in corridoio! Lui non c'era! Che mi stesse seguendo? No, non ero così importante per lui.
Mi girai e incrociai le braccia al petto, ma spalancai gli occhi quando vidi Louis di fianco a lui.

«Sì, Harry?» domandai cercando di sembrare sicura di me. Niall di fianco a me si era irrigidito, probabilmente aveva capito che lui era il padre del frugoletto.

«Volevo scusarmi per l'altra volta, credo» si grattò il retro della testa in imbarazzo e mi ritrovai a pensare a quanto carino apparisse.

No, lui è- lui è- oh, ma chi voglio prendere in giro? È stra maledettamente bello.

«Oh, beh, cioè, grazie, penso» risposi e capii di aver mandato a fanculo la mia sicurezza.

«Quella è la mia felpa?» chiese Louis facendo un cenno con il capo alla felpa.

«Forse» alzai le spalle. Odiavo il fatto che Louis non mi volesse così tanto bene quanto io gliene volevo, solo perché mamma e papà non ci trattavano allo stesso modo.

«Daphne, non devi toccare la mia roba!» esclamò arrabbiato.

«Scusa» mi feci piccola ai loro occhi e abbassai la testa. «Ora devo andare, ho lezione. Andiamo Niall» presi il biondino per il braccio e lo tirai con me lontano da loro.

Il ragazzo che ho sempre amato e il fratello che non ho mai avuto.
**

«Daphne tesoro, com'è andata la giornata?» domandò mamma non appena entrai in casa.

«Al solito» alzai le spalle. Cioè una merda.

«È da un po' di tempo che ti vedo stressata, c'è qualcosa che non va?» chiese venendomi ad abbracciare. Rimasi confusa da questa sua reazione. «Sappi che se succede qualcosa basta dircelo, io e tuo padre ti aiuteremo in ogni caso» disse con una voce dolce e affettuosa.

«Davvero?» chiesi sorpresa, forse mamma e papà potevano veramente aiutarmi, forse avrebbero potuto consigliarmi.

«Certo tesoro, non c'è niente che ci farà cambiare idea su di te» mi sorrise allontanandosi leggermente dal nostro abbraccio.

Mi sentii bene, più leggera. «Grazie mamma, e in effetti c'è qualcosa che dovrei dirti»

«Dimmi cara, sono sicura che non sarà qualcosa che non riusciremo ad affrontare»

Chiusi gli occhi e presi un grosso sospiro. «Mamma, sono incinta»

Non successe niente, silenzio. Poi un bruciore improvviso alla guancia mi fece riaprire gli occhi, mamma era davanti a me, la mano ormai abbassata e un'espressione disgustata.
Portai le mie dita sul bruciore provocato dal suo schiaffo e sentii gli occhi pizzicare.

«Cosa?!» urlò fuori di sé. «Cosa vuol dire che sei incinta?! Hai solo 17 anni per l'amor di Dio!» continuò venendomi incontro, io invece indietreggiai spaventata da quello che avrebbe potuto farmi. «Cosa ho fatto di male? Ho un figlio che se ne frega della vita e un'altra che fa la puttana!»

«Mamma» mormorai spaventata.

«Mamma niente! Ho fatto di tutto per non farti diventare quello che sei!» non volli sentire altro e corsi fuori di casa con le lacrime che ormai rigavano le guance.

Corsi nel vialetto di casa andando a scontrarmi contro il petto di Louis, presa dalla paura lo abbracciai e piansi sulla sua maglia.
«Daphne, cos'è successo?» chiese preoccupato vedendomi in quello stato.

«Ti prego Louis, stai con me! Non mi allontanare anche tu» piansi tenendomi stretta alla sua maglia.

«Shh, dai, andiamo in casa e mi spieghi tutto» cercò di calmarmi non sapendo esattamente come fare, riuscivo a percepire il suo disagio visto che non c'erano mai stati questi momenti "di affetto" tra di noi.

«No» scossi la testa. «Non voglio tornarci a casa»

«Va bene, allora andiamo al bar, va bene? Tutto va meglio con davanti del cibo» sforzò un sorriso e io annuì provando a ricambiarlo. Tolsi gli occhiali e passai le maniche della felpa sotto gli occhi per cercare di togliere il trucco colato e ci incamminammo.

**

«Adesso spiegami cos'è successo» disse non appena ci vennero portate le nostre bevande. Sospirai, ormai dovevo dirglielo e vedere la sua reazione.

Il mio piccolo segreto stava pian piano venendo fuori.

«Louis, non credo che a casa mi vorranno più, ho combinato un casino»

«Dai, non puoi aver fatto qualcosa peggio di quello che faccio io» ridacchiò. Certo, perché sei un maschio e non puoi rimanere incinto!

«Louis, sono rimasta incinta» dissi velocemente prima di chiudere gli occhi e aspettare un urlo o comunque una reazione.

«Di chi?» chiese. E ora? Non posso dirgli che si tratta del suo migliore amico!

«Non lo so» sussurrai abbassando lo sguardo, dovevo mentirgli per forza.

«In che senso?» eppure non sembrava arrabbiato, sembrava comprensivo.

«Una sera mi sono ubriacata troppo e l'ho fatto, è stato un enorme errore, lo so. La mamma l'ha saputo poco fa e ha iniziato ad urlarmi contro» stavo singhiozzando di nuovo. «Papà non mi vorrà più vedere. Mi rimangono solo Gigi e Niall»

«Non dire così, ci sono anch'io con te» posò la sua mano sulla mia e io sorrisi per la prima volta sinceramente a mio fratello.

«Grazie, però non dirlo a nessuno» lo pregai. «Non voglio che a scuola si pensi che sono una troia»

«Sorellina, hai quasi 18 anni, ormai puoi fare quello che vuoi» alzò le spalle. «In ogni caso ti starò vicino e appena troveremo il padre... Dovrai lasciarmi fare una piccola chiacchierata con lui» strinse i pugni.

Speriamo solo che non scopra che è Harry.

Incinta Per SbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora