Avevo indossato una semplice gonna rosa che arrivava fino al ginocchio e un top nero, avrei ordinato qualcosa da mangiare e se fosse successo qualcosa mi sarei imbucata tra di loro. Semplice.
Dal mio tavolo riuscivo a vederli perfettamente. Lui era vestito con un jeans nero e una camicia bianca mentre lei aveva un vestitino lillà, una coppia perfetta...
Gigi era contraria a tutta questa storia, ma io le dissi che avrei provato a fargli capire che ero innamorata di lui, solo che arrivata qui persi ogni mia ambizione.
Andiamo! Come potevo competere con quella! Melanie era di poco più alta di me nonostante fosse più giovane, aveva i capelli biondi e gli occhi marroni. La sua pelle sembrava perfetta mentre io dovevo stendere il fondotinta per cercare di nascondere le mie imperfezioni tra cui nei e lentiggini che a quanto pare mi rendevano alquanto brutta.
«Da questo momento si apre il karaoke! Chiunque voglia cantare deve andare prima dal DJ per prenotare la canzone!» annunciò il proprietario del locale al microfono. «Buon proseguimento di serata!»
«Signorina, cosa le posso portare?» chiese una donna con un blocchetto in mano.
«Prenderò un trancio di pizza e dell'acqua, grazie» ordinai. «La pizza margherita» aggiunsi prima che potesse chiedermelo.
Quando se ne andò tornai a guardare i due piccioncini. Dio, sembravo una stalker, anche se era stato lui a chiedermelo.
Sembrava cavarsela alla grande, lei non aveva smesso di sorridere e lui, anche se si muoveva come un imbranato, sembrava aver fatto colpo.
Grazie me, che gli avevo detto di aprirle la porta, gli avevo detto di aiutarla a sedersi, gli avevo detto di interessarsi alla sua vita... Perché diavolo l'avevo fatto?
«Sei qui tutta sola?» chiese un ragazzo sedendosi di fianco a me. Sbuffai interiormente ma sorrisi falsamente.
«Sì, tu?» non volevo veramente fare conversazione, ma mi annoiavo. In fondo spiarli non era così divertente.
«Anch'io, che dici. Mangiamo qualcosa insieme?» mi ammiccò e feci una smorfia.
«Scusa carino, ma sono incinta e veramente molto stressata» gli sorrisi falsamente e lui spalancò gli occhi verdi alzandosi.
«Oh, beh, scusa il disturbo. Ma hey! Se vuoi io sono seduto lì infondo, sono Michael!» mi sorrise e se ne andò. Beh, aveva stile nel tingersi i capelli su quello non c'era dubbio.
D'un tratto il mio cellulare vibrò e lo accesi subito.
Da Gigi: Come sta andando?
A Gigi: A me o alla coppietta?
Da Gigi: A entrambi.
A Gigi: Stupendamente a loro, merdosamente a me. Mi annoio, penso che andrò a fare il karaoke.
Risi al mio stesso messaggio, non ero male a cantare ma non l'avrei mai fatto di fronte a tutte quelle persone.
Da Gigi: Sì, fallo! Un canzone azzeccata che gli faccia capire quello che provi!
STAI LEGGENDO
Incinta Per Sbaglio
Short Story**AVVISO: HO SCRITTO QUESTA STORIA QUANDO AVEVO 14 ANNI, LA MIA MENTALITÀ ERA DIVERSA E ANCHE LA MIA CONOSCENZA RIGUARDO GRAVIDANZE ECC** Daphne si trova nel più grosso casino della sua vita: è incinta. Si troverà di fronte a problemi e paure, ma ve...
