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Kagome si guardò intorno - bene, forza!- cominciò a pedalare verso il pozzo con tutta l'energia che aveva in corpo- aspetta Kagome!- Inuyasha le passò accanto a la fermò, mettendosi davanti al pozzo - ehi tu, stai forse scappando? E la ricerca della sfera dei 4 spiriti? -
-spostati, domani iniziano gli esami ,io sono una studentessa, e quest'anno avrò l'esame di ammissione alle superiori , continuando così rischierò persino di non raggiungere il numero minimo di presenze- si girò e vide Inuyasha con in mano un enorme macigno - ma che cosa stai facendo?!-
-se questo pozzo dovesse cessare di esistere, voi non potreste più tornare alla vostra epoca, non è così? Lo distruggerò! -
- A cuccia!A cuccia!A cuccia!A cuccia! A cuccia!A cuccia!A cuccia!A CUCCIA!- finalmente inuyasha cadde e si ritrovò il macigno sulla schiena -dannata...- Kagome scese dalla bici e salì sul pozzo - io ritornerò tra 3 giorni, tu non provare assolutamente a seguirmi - e quindi saltò.

- che succede?- Sakura sbucò da un cespuglio e vide Inuyasha spiaccicato - Kagome ha detto che torna tra 3 giorni -
- giusto! Ha gli esami , allora io ne approfitto per tornare a casa a lavarmi i vestiti, ciao Inuyasha! - anche Sakura saltò nel pozzo. Era euforica anche di mostrare al fratellino il suo nuovo potere.
Quando Sakura sbucò in fondo al pozzo trovò la sorella bagnata fradicia e il nonno vestito con gli abiti da cerimonia - sorellona! - Sota corse subito ad abbracciarla - Sakura sei tornata anche tu - le disse il nonno - gia , e ho una cosa incredibile da farvi vedere!- corse di fuori con Sota e il nonno che la guardavano .
Congiunse le mani e aprì poco le gambe, chiuse gli occhi, e attorno a lei comparvero le solite fiamme , e alla fine, la nuvola di fuoco - fantastico sorellona!-
- ma come ci sei riuscita?- il nonno stava per avere un infarto.
- questo volevo chiederlo io a te -
- scusate , potremmo entrare? Si gela qui fuori - disse Kagome prendendo lo zaino ed entrando in casa .
La mamma le abbracciò entrambe- mamma, mi potresti lavare il kimono?-
- Va bene sakura, kagome dammi la tua divisa , sa di sake - mentre Kagome andava a farsi una doccia , Sakura andava a cambiarsi.
Indossare per giorni interi un kimono e le calze nere con gli stivali non è che fosse il massimo della comodità.
Si mise la gonna nera e il suo maglione da casa rosso , poi andò in cucina a mangiare qualcosa, stava morendo di fame .
- sorellona , non hai portato con te quello strano ragazzo cane?- chiese Sota a Kagome quando uscì dal bagno - no naturalmente, anzi , per dirla tutta o fatto una fatica tremenda a lasciarlo dall'altra parte del pozzo -
- hai solo ripetuto una ventina di volte " a cuccia" , non è che sia un grande sforzo - disse Sakura mentre giocherellava con una piccola fiammella tra le dita - sorellona quindi da quello che ci hai detto puoi controllare il fuoco-
- si, ora devo solo trovare i talismani dell'acqua, dell'aria e della terra - disse indicando la collana - e nonno?-
- si Sakura?-
- da dove proviene Chizakura? -
- te l'ha lasciata Daichi come sua eredità -daichi era il padre di Kagome e Sakura. Sfortunatamente era venuto a mancare il giorno della nascita della sua secondogenita.

Kagome uscì da casa insieme al fratellino , entrambi diretti a scuola, mentre Sakura rimase a casa ad allenarsi .
- nonno, come hai coperto le assenze di Kagome?-
- ho inventato alcune malattie -
- seriamente nonno? -
- eeh...ah giusto! Un tuo amico ha chiamato per sapete come stavi -
- chi?-
- un certo...Kokai , gli ho detto che eri andata a fare un viaggio per il tuo manga-
- grazie nonno - sorrise e corse in camera.
Saltò sul letto e abbracciò il cuscino, felice come una pasqua. Kokai era un suo amico , poco più grande di lei. Si conoscevano da quando andavano all'asilo, e lui era sempre stato il sogno delle ragazze. Alto, bello da mozzare il fiato, il più bravo della classe e gentile con tutti, nonostante avvolte si comportasse come un gatto viziato.
" ha chiesto di me !" Pensò euforica Sakura, la quale aveva una cotta per lui dalle superiori.
Dopo un po' sentì la puzza di fumo ,e allora uscì di casa e andò a controllare.
- Sakura insomma! Ti ho detto di non giocare col fuoco!- le disse il nonno vedendo il capanno emanare fumo - non sono stata io nonno! - ribatte Sakuea aprendo la porta .
Il fuoco era stato appiccato da una scatola ricoperta di sigilli . Questi poco dopo si ruppero e la scatola si aprì - dannato demone , ha sotto i sigilli che lo avevamo imprigionato da generazioni - Sakura si mise davanti al nonno - abbiamo un demone in casa?- il demone in questione era una maschera abbastanza malridotta -dammi...Il tuo corpo - disse la maschera .
Il nonno prese una bacinella e bagnò lui e Sakura , per poi estrarre dei talismani - quella maschera è un antico artefatto maledetto , e i miei antenati fecero fatica a sigillarla , ma non pensavo che possedesse un potere tanto grande -
- tranquillo nonno, ti proteggo io -
Il nonno lanciò i talismani contro la maschera , ma presero fuoco prima di poterla anche solo sfiorare - dammi il tuo corpo - si lanciò contro i due ,che la schivarono per poco , e dopo svariati colpì la maschera si posò su una vecchia armatura , che però non resse e si distrusse , costringendo la maschera a cercare qualcun'altro- il tuo corpo...Il tuo corpo - continuava a ripetere - sembra che il suo obbiettivo sia impossessarsi di un corpo di carne- disse Sakura, che si stava maledicendo per aver lasciato la spada in casa.
Le travi sopra di loro si ruppero -nonno! - Sakura spinse l'uomo fuori dalla capanna e si beccò tutte le travi addosso - Sakura! -
- il tuo corpo...dammi il tuo corpo - la maschera si lanciò contro Sakura.

UN AMORE DEMONIACODove le storie prendono vita. Scoprilo ora