Lui sbaglia e io soffro.

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È passata una settimana da quella nottata da incubo.

I genitori di Lucas si sono rimessi e sono in gran forma.
Charlotte sta bene.

Daniel.
Bhe lui non si è fatto più sentire.
...No, 2 giorni fa mi ha chiamato con un numero sconosciuto ma la storia è passata subito.
Spero che non si faccia vivo per niente.

Ora vi chiederete del rapporto tra me e Lucas.

Bhe.
Voglio informarvi... che il signorino si è fidanzato.

Esatto.
Avete capito bene.

Roxy.
Così si chiama.

E a me... neppure mi caga più.

Ma va bene così.

-"Miaaa"- urla mia zia dal piano di sotto

-"Arrivo"- urlo per farmi sentire.

Mi alzo, entro in bagno, come sempre doccia veloce, capelli , non mi trucco, non ho la minima voglia di fare niente, voglio solo andare e ritornare al più presto a casa.

Mi vesto.

Mega felpa.
Legins neri.

-"Giorno"- dico dando un bacino a mia zia e uno a mio fratellone.

-"Buon dì"- dicono loro in coro

Prendo lo zaino.

-"Non mangi?"- chiede Andrew

Scossi la testa in modo negativo.

E da quasi 3 giorni che non mangio, ma non perché non voglio ma ho lo stomaco chiuso; appena mangio qualcosa la tibutto fuori.

Esco e mi incammino verso la fermata.

A metà strada passa una macchina su una pozzanghera di fango, sporcando me dalla testa ai piedi.

-"Oddio, scuso"- dice una voce irritante prima di inziare a ridere.

-"Troia"- sputo acida.

-"Bhe, a Lucas piaccio così"- dice lei cercando di farmi ingelosire.

Sapete la verità?
C'è la fatta.
Sì.
Lo ammetto sono gelosa.

Perché?
Perché non può stare con una ragazza shalla invece di una troia come quella.

Ride ad alta voce e riprende a guidare.

Guardo l'orologio.
Cazzo.
Sono in ritardo.

Corro.
Corro.
Ma quando arrivo, l'autubus e già andato.
Bello schifo.
Tutto per colpa di Lucas e la sua puttana.

Sbuffo e mi incammino verso scuola.

Un suono di clacson mi fa riprendere.

Mi giro e lo trovo ridere.
Cazzo ride?

-"Mancavi solo tu, prima la tua puttanella e ora tu? Cosa cazzo vuoi?"- sputo acida

-"Volevo darti un passaggio ma poi mi sporchi la macchina"- dice guardandomi dalla testa ai piedi e facendo un ghino.

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-"Il grande Leopardi diceva 《intendo per innocente non uno incapace di peccare, ma uno che pecca senza rimorso"- dice la professoressa

-"Signorina Smith se non è interessata alla mia lezione può pure accomodarsi fuori"- dice la professoressa accorgendosi della mia assenza mentalmente

Non me lo faccio ripetere due volte  ed esco senza dire una parola.

Esco e mi sdraio sul prato osservando il cielo, abbastanza nuvoloso.

-"Oi"- dice una voce

Alzo lo sguardo per vedere chi è stato a parlarmi e mi trovo davanti un ragazzo dagli occhi azzurri.

Aspetta... lo avevo già visto... si chiamava Nathan? Nilson...
Nash ignorante
È va bhe dai inizia comunque con la N
A volte mi vergogno di essere te stessa
Ahahaha, molto simpatica

-"Ciao"- dico

Lui si siede sul prato vicino a me

-"Come mai fuori dalla classe?"- domanda sdraiandosi sul prato e io faccio lo stesso

-"Poca attenzione"- dico alzando le spalle

Sorride e io lo stesso.
A una risata molto contagiosa.

-"Comunque piacere Nash"- dice
-"Mia, comunque se ti ricordi ci siamo già visti ad una festa"- dico io

-"Ah ti ricordi"- dice lui accennando un sorriso

-"Posso offrirti un thè caldo?"- chiede alzandosi

-"Se proprio vuoi"- dico e cominciamo a ridere.

Mi pone la mano,l'afferro e mi alzo incamminandomi insieme a Nash verso le macchinette.

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Suona la campana e sono costretta ad entrare.

In quest'ora mi sono divertita abbastanza.
Nash è un ragazzo molto carino.

Parlammo del più e del meno.

-"Ti riacconpagno in classe"- dice lui e così ci alziamo.

Arriviamo davanti alla porta, lascio un bacio sulla guancia a Nash e busso entrando in classe.

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Finalmente suona la campana che segna la fine delle lezioni.

Esco da scuola.

Mentre cammino leggo i messaggi che mi sono arrivati.

... Vado a sbattere contro qualcuno.

Alzo la testa e mi ritrovo davanti il ragazzo dagli occhi nocciola che appena li guardo ci vedo dentro me stessa felice.

-"Scusa"- sussurro continuando a camminare.

-"Mia"- sento la sua voce tanto profonda chiamarmi ma non mi volto e continuo a camminare

Vedo in lontananza Nash e vado da lui, abbraciandolo

Okey... non so perché lo fatto ma SHHH

-"Anche tu mi sei mancata"- dice lui ironico e Scoppiamo a ridere entrambi

-"Una sola domanda, tu e Lucas state ancora insime?"- chiede dal nulla

Accenno un sorriso e rispondo

-"Nah... perché sta domanda?"- chiedo confusa

-"Mi sta fissando con uno sguardo omicida,... e penso che se non ci spostiamo da qui mi ammazerà.

Sorrido e insieme ci incamignamo verso la sua macchina.

Un colpo di...

Scusate se ultimamente non ho aggiornato ma avevo da fare.

Anche questi giorni sarei occupata ma cercherò di aggiornare.

Spero che i capitolo vi piaccia.



Innamorata del 'dolore'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora