E passato un giorno dall'episodio del quasi "bacio",tra me e Thomas le cose sono più piacevoli di prima,suoniamo insieme,parliamo sempre di quello che ci succede e cosa ci far stare male,adesso siamo di nuovo in casa da soli, io e lui,soli.
Stiamo suonando la chitarra inventandoci melodie a caso, il piano lo lascio a lui,non mela cavo affatto,quella volta è stata solo fortuna...rimanendo qua ho scoperto molte cose di lui,ad esempio che prima di venire al liceo artistico,faceva il conservatorio,lo ha praticato per un anno ma per cose private ha deciso di cambiare, ed è capitato proprio nella mia scuola.Sono le 12.3o, il campanello suona e noi svogliati lasciamo le chitarre e andiamo ad aprire,ci troviamo davanti i genitori di Thomas con un sorriso sul volto,entrano e noi andiamo in camera di Thomas,io mi siedo sul letto e prendo il telefono, inizio a girare su Instagram, fino a quando sento le sue mani togliermi il telefono dalle mie, mia allarga leggermente le gambe per poi sedercisi in mezzo, prendendomi in una abbraccio che a me sembra infinito,ora mi sta baciano ovunque saltando sempre le labbra.
Il mio collo,le mie guance,la mia fronte,le mie mani mi lascia lievi baci ovunque, ed io a quel lieve tocco sorrido,nessuno mi aveva mai dato così tanto affetto,mai...
La porta si apre e noi ci giriamo di scatto,la madre di Thomas ci guarda e sorride...
-"In cucina è pronto!quando volete venite in sala da pranzo,fate pure con comodo..."
-"Si mamma ora arriviamo.."
Sua mamma se ne va,chiudendo la porta...
-"Allora dove eravamo rimasti?"
Io sorrido come un ebete,mentre lui torna a darmi tanti piccoli baci,per poi appoggiarsi sul mio petto,chiudendo gli occhi,io inizio a fargli lievi carezze,sentendo lui fare piccoli versi come se fosse un gatto,che desiderava solo coccole che in pochi gli davano.
In questo momento si è tirato su,mi sta fissando dritto negli occhi e piano piano,si sta avvicinando al mio viso, siamo rossi entrambi,ma ovviamente suo padre apre di colpo la porta e noi ci stacchiamo sussultando...
-"THOMAS TUA MADRE HA DETTO CHE È PRONTO,ORA FILATE ENTRAMBI IN CUCINA FORZA!"
-"Ok papà,cazzo prendete dei calmanti che tra te e la mamma siete due persone insopportabili."
In questo momento non so cosa dire, ma sto ridendo come una matta,da quanto rido mi fa male la pancia...adesso in sala da pranzo è sceso un silenzio di tomba, fino a quando,una volta finito di mangiare...
-"Thomas, ti dobbiamo dire una cosa"
-"cosa?"
-"Io e tuo padre abbiamo parlato...e abbiamo deciso che lei non può più stare qui...insomma dovrà pure tornare a casa no?"
-"Cosa?! Ma vi rendete conto,i suoi genitori litigano e la mandate via?! È la persona che mi è rimasta a fianco sempre...e in questi ultimi giorni con me c'era solo lei.
Io non vi permetto di cacciarla in questo modo,insomma vi ha chiesto aiuto e voi la mandate via così?"
-"Lei a noi non ha chiesto niente, sei tu che l'hai accolta in casa nostra,hai detto bene,è rimasta qui con troppo allungo quindi sta sera se ne va."
Io non dico niente,Thomas è davanti a me come per fare in modo di proteggermi,suo padre ha esagerato,lo ho capito per il semplice fatto che gli sono venuti gli occhi lucidi e che sta tremando, una lacrima gli riga il volto è rimasto immobile,allora decido di prendergli le mani e intrecciare le sue dita con le mie...
Lascia la mia mano e corre,ancora una volta lo vedo correre via,ma non in camera sua.
Va fuori,corre così veloce che non riesco a stargli dietro,anche se siamo a maggio fuori c'è ancora un po' freddo,infatti io ho una felpa molto larga e una maglia più leggera a maniche lunghe e,ora che ci penso lui ha una maglietta a maniche corte molto leggera,possibile perdere una persona così facilmente? Dove potrebbe essere? Oddio sono in panico...
Mi faccio mille domande senza darmi una vera e propria risposta,perché la risposta la ho davanti hai miei occhi,Thomas è seduto sul muretto che da una vista magnifica su un campo immenso di fiori,mi avvicino senza dire niente e mi siedo di fianco a lui, guardandolo mi si addolcisce il cuore,il suo viso è rigato da mille lacrime che ancora minacciano di scendere, gli guardo le spalle,che tremano aveva freddo, allora mi tolgo la felpa che avevo in dosso e gliela infilo, non mi ha ancora guardato e, detto sinceramente i suoi occhi mi mancano...Dopo svariati minuti,lui inizia a parlare...
-"Mi-Mi dispiace, davvero..."
Dice quelle parole tra un singhiozzo e l'altro...
-"Hey, tranquillo, lo so che non è colpa tua...accetto la decisione dei tuoi genitori insomma, hanno ragione sono da voi da un po' di tempo,per altro la scuola tra poco finirà,quindi potremmo stare insieme tutta l'estate...no?"
-" Io non accetto la decisione dei miei genitori,insomma si ci vedremo di sicuro tutta l'estate ovvio,ma..."
-"Ma?"
-"Ma,per me sei troppo importante,oramai sei quasi come una sorella e non voglio lasciarti andare..."
Quando ha pronunciato quelle parole,mi sono sentita quasi morire...sorella ha detto sorella...oh che Dio mi aiuti...
-"Si già sorella..."
Pronuncio queste parole ancora incredula di me stessa.
Sento che Thomas mi vuole prendere la mano,glielo lascio fare è a quel gesto sorrido,ovviamente però un sorriso falso e piano di dolore...stessa cosa per l'abbraccio,adesso mi sento morire letteralmente,perché sono stata così stupida ?
SORELLA,hai sentito oddio non la smetto di ridere e tu che ti sei illusa povera...
Dio vuoi tacere una buona volta è?Ore 17.30
Sono in camera di Thomas,lo sento urlare contro i suoi genitori,la porta sbatte contro il muro,ed nella stanza ora c'è un ragazzo che piange,io tra poco mene dovrò andare e i miei zaini sono già pronti,sono sul letto con il telefono in mano,lo spengo di mia spontanea volontà e mi avvicino a lui, sta guardando fuori dalla finestra,le lacrime ora mai sono secche sul suo viso e,credo proprio che le abbia finite,guardo anche io fuori ma qualcosa mi dice che devo parlare...
-"Hey senti,stiamo solo a 20 minuti di distanza e in casa mia sarai sempre bene accetto,lascia perdere i miei genitori ok?tu entri perché lo voglio io non mi interesserà se avranno qualcosa in contrario,hai capito?"
-"Sì."
-"Ora perché sei così freddo con me?"
A questa domanda non ricevo una risposta,ma solamente un occhiata,una di quelle molto tristi e rassegnate alla perdita di qualcuno...
-" Ascoltami bene...tu non mi perderai chiaro? Scuola,casa ,non importa se i tuoi non mi vorranno,ok? È la tua vita e se ci tieni davvero tanto a me bene allora dimostralo,ma non a me...ai tuoi genitori,senti Thomas io ci tengo a te,sei una delle persone più importanti della mia vita,chiaro?Io non voglio perderti,No non po-posso perderti,No no-non di-di nuovo..."
I vecchi ricordi assalgono la mia mente e non riesco più a respirare,sento le mani di Thomas reggermi dai fianchi,è un attacco di panico,non si è più presentato,da quasi 3 anni e proprio oggi doveva venire a farmi visita...
-" Hey...Hey,tranquilla ci sono io qui ok? Respira,tranquilla non mi perderai,io sarò sempre qui per te ok?"
Le sue parole mi tranquillizzano e il mio respiro ritorna regolare,ho capito con lui sono al sicuro,con lui sto bene, senza di lui io sarei persa...sono innamorata di lui.
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~Un amore a cinque corde~
FanfictionUna storia d'amore un po' contorta,con i soliti dubbi e insicurezze di due ragazzi adolescenti,in balia delle emozioni e del amore mischiato alla amicizia..se volete sapere di più su di loro,beh leggete.