Cap.10

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Come ogni mattina,la luce invade la mia camera,facendo infiltrare i primi raggi del sole dalle grate delle mie finestre, così da farmi aprirle gli occhi,accecata da queste prime luci del mattino,solo che oggi non era un risveglio come gli altri,accanto a me sento un corpo caldo e,girandomi vedo un ragazzo che sorride,abbagliato anche lui dalle prime luci mattutine...
-"Buon giorno"
Dice con un sorriso,schioccandomi un bacio sulla guancia.
-"Buon giorno"
Ricambio,stavolta però con un abbraccio che non vorrei mai che finisse...
-"Andiamo a fare colazione?"
-"Va bene..."
Mi alzai dal letto incurante del fatto che sia sabato e che una donna in cucina avrebbe dovuto darmi delle spiegazioni,ciò che però mi distrae dai miei pensieri è la voce di Thomas...
-"Allora oggi adiamo a fare un giro che dici?"
-"Per me va bene ma dove?"
-"Genova?"
-"Aspetta cosa?!
Ne sei sicuro c'è, è lontano,insomma come ci arriviamo?"
-"Hey,calma,prima cosa mangiamo ci vestiamo e usciamo da questa casa,poi per andare a Genova prenderemo un treno che dici?"
-"Oh beh, si potevo immaginarlo,insomma...vabbè lasciamo perdere sono la solita frana a parlare"
Neanche il tempo di finire la frase che ci siamo entrambi messi a ridere,entriamo in cucina e come mi aspettavo mia madre si trova proprio lì a scaldare un caffè per tutti e tre.
-"Giorno Mamma..."
-"Giorno signora."
-"Ciao ragazzi, vi ho preparato un caffè vi va bene no?"
-"SI"
Io e Thomas rispondiamo in coro, mentre mia madre ci porge le tazzine davanti agli occhi..
-"Ginevra...riguardo a ieri sera....insomma io e tuo padre... ci siamo separati,ora mai da un po' di tempo..si lo avrai visto magri ancora un po' di volte in casa,però da un po' di giorni a questa parte sene è andato totalmente.."
La ascolto e appena finisce la frase,tra poco sputo il caffè addosso a Thomas,la guardo fissa negli occhi,con un aspersione delusa e allo stesso tempo interrogativa..
-"Mamma,da quanto scusa?"
-"Da quando, eri in ospedale..insomma te ne sei accorta anche tu,che non era in casa e che la sera non tornava..."
"Da quasi un mese?!"
"Si.."
La sua espressione diceva tutto,era pentita e sicuramente aveva il cuore spezzato..
Non mi chiedo di certo il motivo della separazione,non sapevo se credere alla cosa del tradimento o ad altro,finisco di bere il mio caffè e sto in silenzio fino a quando mi alzo per andare in camera mia, seguita da Thomas,appena varco la soglia della mia stanza,tiro un pugno secco nel muro,sento dolore ma non mi lamento.
Vedo Thomas sconvolto,appoggiato allo stipite della porta,mi guarda senza dire una parola,io guardo il muro e gli tirò un altro pugno più forte di quello di prima,fisso il punto dove ho tirato il secondo pugno,vedendo una grande macchia rossa su di esso mi guardo la mano e vedo le mie nocche insanguinate,spaventata di me stessa mi accascio a terra,iniziando a piangere,ho sempre odiato il fatto che i miei genitori non andassero d'accordo,ma solamente perché ci rimettevo io,con continui pianti alle 4.00 del mattino o perché mi tiravano dentro ogni loro litigio.
Sento Thomas prendermi di peso e,una volta seduto sul letto, mette me sulle sue gambe,mi mette una mano vicino alla tempia facendomi avvicinare al suo petto,mettendo la mia testa proprio lì vicino al suo cuore.
Eravamo in silenzio,mentre io ascoltavo il battito del suo cuore,calmo e dolce,allacciai un braccio al suo collo, nascondendo ancora di più il viso nel incavo del collo,ora mai aveva addosso il mio profumo,non sa più di vaniglia,ma ha un odore che pur essendo il mio,no riesco a riconoscere,ha incominciato ha cantare,non una canzone in particolare,ma una ninna nanna, accarezzandomi la testa e cullandomi,come se fossi una vera e propria bambina e forse in questo momento mi sto comportando proprio come tale,alcuni singhiozzi fuoriescono dalla mia bocca,lui sentendoli mi stringe,senza dire niente,capisco cosa vuole fare,vuole dirmi:"Guarda che io ci sono,con me sei al sicuro, non piangere ci sono io e ci sarò per sempre."
Con il passare dei minuti le mie lacrime cessano così come i singhiozzi,non accorgendomi però che mia madre era lì...sulla porta,anche lei con le lacrime agli occhi, si avvicina piano piano a me,mentre io sono ancora seduta tra sulle gambe di Thomas, allunga una mano e io distino stringo la maglia che in quel momento lui stava indossando, mi accarezza e vedo mia madre che continua ad avvicinarsi,non cela faccio ho bisogno di lei così le salto al collo...stringendola più forte possibile...
-"Mamma.."
-"Sì?"
-"Promettimi che non mi lascerai mai.."
-"Mai tesoro mio,Mai!"
La guardò e sorrido,mio padre è andato via dalla mia vita e ora le uniche persone che ho sono mia madre è Thomas,spero tanto di non vederli andare via come ha fatto mio padre...
10.00
-"Mamma noi adiamo ok?"
Siamo entrambi vestiti,in camera mi fa un caldo allucinante, così andiamo in sala per vedere se riusciamo a prendere un po' di fresco...ma niente da fare così torniamo in camera.
-"Che dici ci portiamo il costume?"
Mi rivolgo a Thomas interrogativa.
-"Si,va bene,ma...il mio costume è a casa.."
-"Ah già,hai le chiavi?"
-"Si ma come ci arriviamo?"
-"Uhm,aspetta..."
Corro in cucina, andando da mia madre,mi metto sullo stipite della porta chiedendole se per caso,potesse accompagnare me e Thomas a casa sua e poi direttamente alla stazione...
-"Sì,va bene"
Ottenuta questa risposta,torno in camera,dove trovo Thomas mentre guarda fuori dalla finestra...
-"Hey,andiamo mia madre ci accompagna a casa tua e poi in stazione."
-"Oh,si arrivo."
Si volta è mi viene incontro, io davvero non so il motivo ma mi abbraccia,rimango un attimo paralizzata però subito dopo ricambio...
-"Tutto ok?"
-"Si...più o meno..."
-"Come più o meno?"
Non ricevo risposta,odio questa situazione,lui che sta male ed io non posso fare niente se non mi dice il motivo...
Siamo in silenzio uno attaccato al altro,tira su la testa e se ne va dalla mia stanza,sembra quasi che sia arrabbiato con me,lo raggiungo,trovando mia madre dalla porta tutta felice..
-"Allora ragazzi andiamo?"
-"Sì"
Rispondo solamente io,Thomas guarda a terra con uno sguardo a dir poco impaurito,ci incamminiamo verso la macchina,li viaggio fino a casa sua è stato troppo silenzioso per i miei gusti.
Lo guardo mentre entra in casa, neanche 5minuti dopo è già fuori,raggiungiamo la stazione in perfetto orario....strano...ogni volta che dovevo prendere il treno,non so come ma arrivavo sempre al limite saltando sul treno poco prima che le porte automatiche di chiudessero, comunque,saluto mia madre con un bacio sulla guancia nel mentre mi allunga 150 euro,la ringrazio e corro verso Thomas,saliamo sul treno cercando la nostra cabina, la troviamo quasi subito,ci sediamo tranquilli e lui si mette i suoi auricolari,non mi guarda neanche e non riesco a capire il motivo.
-"Thomas..."
Non risponde,così gli tolgo un auricolare e lo richiamo...
-"Thomas."
-"Che c'è?"
-"Stai bene?"
-"Si."
-"Non è vero cos'hai?"
-"..."
Silenzio nient'altro che silenzio,lo guardo e vedo i suoi occhi arrossati, a un certo punto una lacrima gli riga il viso...
-"Hey,che hai?"
-"Ho paura..."
-"Ma di cosa?"
-"Di perderti..."
-"perché pensi a questa cosa adesso?
Tu non mi perderai mai ok?Mai!"
Ho le mani che gli tengono le guance così da guardarlo dritto negli occhi.
Lo accarezzo,lui piange odio vederlo piangere ,lo avvicino a me e lui mi stringe a se con una sorta di paura,gli faccio capire che qualunque cosa io ci sarei stata come lui aveva fatto questa esatta mattina con me,piange a dirotto non riesce a fermarsi,inizia a respirare irregolarmente,lo guardo nuovamente...
-"Hey..hey,shhh calmati,guardami e respira,shh shh,calma ci sono io ok ci sono io."
-"N-non c-cela f-faccio"
Urla dalla paura non ho altra scelta,lo bacio un bacio semplice senza un vero senso,mi stacco da lui e mi guarda...
-"T-tu mi hai baciato..."
-"Sì,ehm ho letto che se si trattiene il fiato l'attacco di panico si calma,ecco quando ti ho baciato...tu-tu hai trattenuto il fiato..."
-"Mh...furba"
Ride adesso ride,anche io rido,una risata naturale ma desidero ancora un suo bacio un bacio vero...Pino d'amore e orgoglio,di frasi non dette ma sottintese...lo vorrei tanto ma magari non lo avrò mai.

~Un amore a cinque corde~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora