Cap.2

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Venerdì pomeriggio
Sono le 17.30 e i miei genitori litigano come al solito,non ho fratelli o sorelle e per questo sono sola in camera mia,con la musica nelle orecchie e una matita in mano,ero tranquilla,fino a quando la porta di camera mia sbatte contro la parete e mio padre,urla frasi senza senso contro di me, brutti voti?mai avuti...
Assenze?mai fatte...
Marine? Beh forse quelle le dovrei provare...
-"Sei inutile,disegni dalla mattina alla sera che diavolo di figlia sei? Poi guardati ti paghiamo ora di psicologo per cosa?dimmelo!".
Questo è quello che sento quasi ogni santo giorno, ma oggi ero stufa e non avrei ascoltato quelle parole per nessun motivo.
In questo momento mi tornano in mente le parole di Thomas:"comunque io abito a  20 minuti da qui,quindi qualunque cosa vieni pure da me."
Decido di fare quello che mi è stato detto,prendo due zaini:uno per la scuola l'altro per alcuni vestiti:pantaloni,calze,maglioni,scarpe,intimo ecc..
Passo davanti alla cucina e mia madre mi urla tutto ciò che aveva in corpo...
-"Beh? Dove credi di andare?è pronta la cena e tu te ne  vai così? Complimenti e sentiamo dove stai andando con tutta quella roba?"
-"Vado da un amico..non so quanto rimarrò da lui."
Dopo che ho detto quelle parole mene andai,fregandomene totalmente dei miei genitori,ma poi dico io due genitori normali non potevano darli anche a me??
20 minuti dopo mi trovo sotto casa di Thomas, suono al campanello.
-"Chi è ?"
-"Sono io Thomas...Ginevra,mi chiedevo se potessi stare da te per un po',ho avuto dei problemi.."
-"Certo sali".
Salgo più veloce della luce, e appena varco le soglie di casa sua,mi fiondo tra le sue braccia, lui mi stringe a se e io incomincio a piangere come una scema,arrivati in camera sua,mi tolgo la giacca,il cappello e le scarpe e ci sdraiamo sul letto ancora abbracciati...
-"Dai su raccontami cosa è successo di così grave da stare così male.."
-"I miei genitori litigano ancora, e io sono andata via di casa perché stavo letteralmente impazzendo,mio padre mi urlava senza un vero motivo e mia mamma,beh,rompe le palle senza un buon motivo sempre."
Dico queste parole tra piccole risate e lacrime che mi rigano il viso,in questo momento sento il suo cuore battere,va piano così piano che sembra morente,ma quel suo non so che di calma mi fa rilassare,sono oramai le 22.30,io ho molto sonno così come Thomas, ci cambiamo e lui mi da una sua maglietta che mi arriva fino a metà coscia,una volta rimessi nella medesima posizione cadiamo,dopo vari discori,tra le braccia di Morfeo...detto sinceramente non potrebbe esserci un modo più bello per addormentarsi.

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