Lasciate che vi racconti una cosa che mi è successa un paio di anni fa, riguardo una “amica” che avevo incontrato nel bosco non tanto lontano da dove abitavo…
Tutto è iniziato in un tardo sabato pomeriggio, o forse era già sera?
In ogni caso, è successo quel giorno. Ero scappata via di casa correndo in lacrime, perché quella bigotta di mia madre mi aveva picchiata ancora dicendo che ero la ‘figlia del demonio’. Non avevo fatto nulla di così peccaminoso a dire il vero. Tutto quello che avevo chiesto era se potevo avere un computer portatile per la scuola. Poi, è successo di nuovo. Lei ha sempre pensato che i dispositivi elettronici, soprattutto quelli di ultima generazione, fossero da considerarsi ‘strumenti di Satana’; e tutto questo perché aveva sentito brutte storie connesse all’uso della tecnologia. Per questo motivo non possedevo nemmeno un iPhone.
Ho corso per tutto il tempo finché non mi sono sentita abbastanza lontana da casa, e ho continuato a piangere finché le lacrime non si erano completamente prosciugate. Stavo iniziando a stancarmi di vivere ogni giorno della mia vita con una madre puritana così fredda e violenta nei miei confronti, e un padre che non era quasi mai a casa ed era fin troppo occupato per rendersi conto della situazione che stavo vivendo. Se avessi avuto una scelta avrei abbandonato casa all’istante. Ma a quei tempi ero una timida e sottomessa tredicenne, e ciò non era possibile. E a peggiorare la situazione non avevo amici con cui potessi confidarmi dei problemi che avevo a casa. Persino gli psicologi della scuola si erano rivelati totalmente inutili.
Mentre continuavo a camminare lungo la strada polverosa, ho sentito delle voci da lontano farsi sempre più vicino al punto dove mi trovavo. Quando ho alzato lo sguardo, cancellando dalla mia faccia le ultime lacrime, sono rimasta paralizzata dal terrore: un gruppo di ragazzi più grandi, evidentemente ubriachi, si stava facendo largo verso la mia direzione schiamazzando a voce alta, come se stessero annunciando il loro imminente arrivo al mondo intero. Per mia fortuna avevano ignorato la mia presenza. Non sapendo che cosa fare sono tornata indietro e ho iniziato a percorrere a ritroso la strada verso casa con discrezione, cercando di non farmi notare.
«Ehi dolcezza! Vuoi venire a fare un salto con noi?».
Mi sono bloccata per una manciata di secondi, finché non ho raccolto abbastanza coraggio per voltarmi indietro e incrociare il loro sguardo che si era fissato su di me; uno sorrideva e dietro al suo sguardo avevo intravisto un barlume di effimeri desideri carnali. Non mi ci volle molto tempo per realizzare quali fossero le loro intenzioni. Ignorando la loro offerta mi sono voltata indietro e ho continuato a camminare per la mia strada in fretta.
«Aww, non te ne andare~! Vogliamo solo divertirci un po’ con te».
Aveva detto uno di loro iniziando ad affrettare il passo verso di me. Ho solo cercato di camminare più veloce. Penso che avessero capito che non mi sarei fermata, così hanno iniziato a rincorrermi. Quando capii che la loro intenzione era quella di catturarmi, mi resi conto in quel momento che probabilmente non sarei riuscita a tornare a casa in tempo. Non avevo molte opzioni, così ho corso dritta verso il bosco sperando che la fitta vegetazione e la penombra li avrebbe per lo meno rallentati. Sfortunatamente, questo rallentò anche me.
Dopo aver corso alla cieca tra gli alberi per quelle che mi erano sembrate ore, avevo iniziato a rallentare. I miei occhi, ad un certo punto, avevano iniziato a mettere a fuoco nel buio, permettendomi di vedere la strada e di non finire contro qualche albero. In ogni caso, non mi ero mai avventurata prima di allora nella foresta e sapevo che per questo motivo ci avrei messo un po’ per ritrovare la strada di casa. Mi fermai accanto a una sequoia gigante per controllare nelle circostanze se almeno uno di quei ragazzi aveva continuato a seguirmi. Sembrava tutto tranquillo. Il mio piano sembrava aver funzionato e pensai che si fossero arresi e che fossero tornati indietro.
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Don't bless me father for I have sinned.
HorrorQuesta è una raccolta di storie horror, leggende metropolitane, creepypasta, rituali e "fatti realmente accaduti". Se siete fan dell'horror siete nel posto giusto! Ah un piccolo avvertimento.. NON fate le cose che leggete qui, non sono sicure, e non...