Se diciamo il nome Beth Short, all’anagrafe Elizabeth Ann Short, sulle prime potrebbe non dirvi nulla, ma se la chiamiamo col nome con cui divenne famosa, qualcosa potrebbe ricordarvi: la Black Dahlia.
Il misterioso omicidio di Elizabeth Short, l’aspirante attrice che 70 anni fa, fu ritrovata con il corpo tagliato a metà e con un squarcio in bocca che ricordava il “sorriso di Joker”. Il cadavere della Short fu trovato accanto a un marciapiede, in un sobborgo di Los Angeles e il caso scioccò anche i più induriti reporter di cronaca nera.
La donna aveva i polsi legati, volto e testa picchiati duramente e un sorriso satanico provocato da un profondo taglio da un orecchio all’altro, noto come Glasgow smile (sorriso di Glasgow), uno sfregio rituale delle gang inglesi degli anni ’20.
La 22enne era stata brutalmente mutilata, il corpo tagliato a metà, l’ano aveva delle abrasioni a causa dell’inserimento di un oggetto e, tra i molti altri orrori, lo stomaco era pieno di feci.L’omicidio della Short è rimasto irrisolto per decenni, anche se alla fine del 1948 ci fu una pausa quando l’assassino ammise di conoscere due cose sul crimine che erano mai state rivelate pubblicamente.
Il crimine, la corruzione e l’insabbiamento del più grande omicidio irrisolto d’America”, emerge il motivo per cui non è mai uscita fuori la verità. L’omicidio della Short catturò l’attenzione della nazione, poiché le sue ferite “ipotizzavano la necrofilia e il feticismo per i coltelli”.“Erano segni di un sadico lussurioso assassino … e si ipotizzava che avesse una formazione medica o un’esperienza di manipolazione di cadaveri, un fascino manifesto per la morte”, scrive Eatwell, storico e detective. Il corpo della giovane donna aveva molte lacerazioni profonde al viso e colpi alla testa che facevano pensare fossero stati inferti quando era ancora viva e che, probabilmente, furono la causa della morte. Il tronco era tagliato a metà, sul punto dell’intestino per cui gli organi dell’addome erano fuoriusciti, c’era un taglio profondo sopra il pube, lacerazioni sul punto dell’anca e un lembo di carne irregolare era stato rimosso sulla coscia sinistra.
Un lembo di tessuto epidermico era stato prelevato dal seno destro e l’ano presentava delle molteplici abrasioni per l’insetimento di un oggetto. Lo stomaco era pieno di feci e il cadavere completamente pulito e drenato dal sangue. Il caso diventò importante ma non c’era nessun sospetto per cui i detective indagarono sulla vita della vittima così da rintracciare il misterioso assassino.Elizabeth Short, chiamata Beth, era la terza di cinque sorelle. Fu allevata dalla madre, Phoebe a Medford, Massachusetts, suo padre simulò il suicidio per poi ricomparire anni dopo. “Voleva essere famosa. Negli occhi aveva le star, sogni non progetti. Penso a lei come a una persona molto bella ma riservata, anche triste. Un vuoto, qualcosa che le mancava”, così la ricordava la madre.
Beth Short soffriva di una grave malattia ai bronchi e si era spostata tra la Florida, Long Beach, Los Angeles e Chicago, alla ricerca di un clima migliore per la salute. Aveva lavorato come impiegata nell’Esercito USA Camp Cooke a Lompoc, in California, una piccola città a nord di Santa Barbara dove vinse un concorso “Cutie of the Week”, la bellezza della settimana. Il suo ex capo disse che “era una delle ragazze più belle che abbia mai visto e anche la più timida”.
Improvvisamente, dopo essere stata aggredita da un sergente nella base dell’esercito, lasciò il campo.
STAI LEGGENDO
Don't bless me father for I have sinned.
HorrorQuesta è una raccolta di storie horror, leggende metropolitane, creepypasta, rituali e "fatti realmente accaduti". Se siete fan dell'horror siete nel posto giusto! Ah un piccolo avvertimento.. NON fate le cose che leggete qui, non sono sicure, e non...