40•SORRIDI, DIO TI AMA!

82 3 0
                                    

Una sera, Kate stava da sola nella sua stanza, davanti allo schermo del suo computer. Era annoiata, perché i suoi genitori erano fuori e Lilly, che aveva un anno meno di Kate (la quale aveva 18 anni umani), era di sotto a guardare la TV. "Uff, niente di nuovo dalla fanpage di 'Alpha and Omega'", pensava, scrollando i suoi messaggi su Fanpop. Così, decise di andare a controllare la sua email, per vedere se aveva ricevuto messaggi importanti; entrò nel suo account e aprì la sua posta.

Kate sospirò, mentre scrollava le mail. Anche qui, niente di nuovo: la maggior parte dei messaggi era composta da spam o da qualche puttanella che voleva conoscere gente a caso, così li selezionò tutti e li spostò nel cestino. Dopo qualche minuto passato a controllare la posta, venne colpita da un messaggio, in cui tutti i campi contenevano la stessa frase: "SORRIDI, DIO TI AMA!". Aprendolo, avrebbe trovato solamente un allegato, chiamato "Smile.jpg". "È un virus, ci scommetto tutto... Però hai avuto una bella idea, amico", ridacchiò, prima di leggere l'indirizzo del mittente: "666@666.666". "Ma che diavolo...?", disse, inquietata da quel che aveva appena visto; subito controllò se nell'allegato vi fossero virus o spyware, ma, con sua sorpresa, risultò sicuro. Kate aveva un po' paura di aprire il file, così chiamò sua sorella e telefonò al suo ragazzo, Humphrey, che, dopo un po' di attesa, finalmente si presentò alla porta.

"Ciao, piccola", disse Humphrey, dandole un bacio. "Ciao... senti, tu e Lilly dovete venire nella mia stanza, e subito". "Ah, volete fare una cosa a tre? Fico!". Lilly gli diede un pugno sul braccio: "Ehi, stavo solo scherzando! Kate mi ha detto che era un'emergenza", disse Humphrey, facendo una smorfia. "Sì, scusami", disse Lilly, "Nessun problema, tranquilla. Ah, Garth mi ha detto di salutarti e che gli manchi", disse Humphrey, sorridendo davanti al viso rosso di Lilly. Quindi i tre entrarono nella camera di Kate, chiudendo la porta a chiave. "Perché l'hai chiusa a chiave?", disse Lilly. "Scusa, ma mi sento nervosa", disse Kate, mentre apriva la sua mail. "666@666.666? Ma che... Com'è possibile?", disse Humphrey, leggendo il messaggio. "Smile.jpg? È per questo che ci hai chiamato?", disse Lilly, facendo roteare gli occhi. Kate fece un profondo respiro: "Allora, sto per aprire il file, OK? È che... ho un brutto presentimento...", disse, stringendosi le braccia subito dopo aver cliccato su "download".

Quando il download del file terminò, Kate vi cliccò sopra: improvvisamente spuntò un'immagine mostruosa, che turbò tutti e tre. L'immagine mostrava la vecchia fotografia di un cane sorridente, simile a un husky, dai denti umani e con dei grossi occhi gialli; lo sfondo non era ben visibile, perché la foto doveva essere stata scattata dentro una stanza buia. Kate notò una mano umana che puntava verso l'obiettivo, ma quello che li disturbava maggiormente era il cane, e come sembrava che li osservasse realmente. Per il resto, sembrava un'immagine come tante altre. "E questo che cazzo è?", disse Humphrey, visibilmente preoccupato. "Boh, sarà una di quelle stupide catene di sant'Antonio", suggerì Lilly. "No, questa è diversa... Ragazzi, ho ancor di più un brutto presentimento", disse Kate, chiudendo l'immagine: a quel punto, il suo cuore si fermò. Quella foto era diventata lo sfondo del suo desktop, e ogni icona di file e applicazioni era stata sostituita dalla miniatura dell'immagine. "Bene, questo è davvero inquietante", disse Humphrey, proseguendo: "Kate, è sicuramente un virus, fai una scansione del computer". Kate seguì il suo consiglio, ma l'antivirus non trovò nessuna minaccia nel file, né all'interno del computer, quindi decise di staccare la spina. Nonostante questo, il computer rimase acceso, e l'immagine spuntò di nuovo. Ma stavolta era diversa, anche se di poco: il sorriso era più largo e i denti sembravano essere ancora più pericolosi.

"Be', io ne ho abbastanza di questa cazzata, torno a guardare la TV", disse Lilly, camminando verso le scale. "Humphrey... Ho paura", disse Kate. "Non guardarla, allora. Comunque, vedrai, Kate, sarà semplicemente un nuovo virus che non sanno ancora come eliminare... Non avresti dovuto aprire quell'immagine" Disse Humphrey, tenendola fra le braccia. "Ma, se quello che dici è vero, allora perché il computer continua a rimanere acceso, nonostante abbiamo tolto la spina?", gli rispose Kate. "In effetti, non lo s..." Humphrey si interruppe quando saltò la corrente; l'unica fonte di luce proveniva dal monitor, che mostrava l'immagine maledetta. Kate e Humphrey vennero sorpresi dal grido di Lilly. "Lilly!", urlò Kate, prendendo al volo una torcia elettrica e dirigendosi verso le scale, seguita da Humphrey. Kate notò subito due grossi occhi gialli che la osservavano: "Li... Lilly?", balbettò, poco prima di vedere il corpo di Lily rotolare giù per le scale, irriconoscibile a causa delle ferite. "LILLY!", gridò Kate; subito dopo, una voce maligna disse: "Tu sei la prossima, Kate". Humphrey e Kate allora sussultarono e corsero verso la stanza di Winston ed Eve, quindi chiusero la porta a chiave. Kate scoppiò a piangere, mentre Humphrey era entrato in panico: "Kate, tuo padre non ha una pistola o qualcosa di simile?", "Nel cassetto, c'è una M1911", rispose Kate tra i singhiozzi. "OK, tu prova a chiamare la polizia o i tuoi genitori", disse Humphrey, caricando l'arma. Kate, allora, ricordò di aver lasciato il cellulare nel bagno, così vi si diresse, e, spalancandone velocemente la porta, cacciò un urlo: vide i suoi genitori, soffocati con gli asciugamani e con le interiora sparse nella stanza. Sulle pareti c'era una frase scritta col sangue: "Troppo tardi, Kate, il telefono non c'è". Prima che potesse riprendersi, sentì una porta sbattere in casa, seguita da alcuni colpi di pistola, e, voltandosi, le sembrò che gli occhi che aveva visto prima la stessero ancora fissando. "Prendi la Polaroid nel cassetto vicino a te, e scatta una foto. In questo modo, potrai vedermi in volto", disse la voce, "Ch...Chi sei? Che cosa vuoi?", disse Kate, disperata. "Voglio che tu sorrida! Dio ti ama, dopotutto!", le rispose. Kate prese la macchina, se la portò davanti agli occhi e scattò la foto; appena l'ebbe fatto, quella "cosa" la finì.

Il mattino successivo, la polizia circondava la casa di Kate, e i vicini, incuriositi, erano fuori dalle loro case, e chiedevano informazioni sull'accaduto. Garth era distrutto a causa della morte cruenta della sua fidanzata e del suo migliore amico. L'unico indizio che potesse essere collegato alle morti, era una fotografia trovata sul pavimento, accanto al corpo di Kate. La foto mostrava un'immagine sfocata, come di qualcosa in movimento, che si avventava verso l'obiettivo. La polizia crede che Kate stesse cercando di catturare un'immagine di chi la stava per uccidere, nei minuti successivi allo stacco della corrente. Quando la polizia chiese a tutti di allontanarsi e di lasciarli lavorare, Garth s'incamminò verso casa, e una volta lì, controllò la sua email. Un messaggio, in particolare, catturò la sua attenzione.

"SORRIDI, DIO TI AMA!"

Don't bless me father for I have sinned.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora