27. Chiarimenti

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Mike non mi ha richiamata, ha semplicemente visualizzato il messaggio.

Ora sto aspettando Rossella per andare in università e so benissimo che anche lui ha lezione oggi. Devo parlargli e capire il perché del suo comportamento, non può essersela presa perché non sono uscita con lui.
Arriviamo lì già leggermente in ritardo, entriamo in aula e prendiamo posto.
Sono impaziente, continuo a guardare l'orologio in attesa della fine della lezione.
Quando finalmente il professore ci permette di uscire mi precipito fuori insieme alla mia amica e ci dirigiamo al luogo dell'incontro, ovvero il solito ristorante sull'altro lato della strada.

Entriamo e individuiamo immediatamente i nostri amici. Mi siedo al mio solito posto accanto a lui, che però non mi degna di uno sguardo. Non mi piace questo suo atteggiamento disinteressato nei miei confronti, di solito non mi stacca gli occhi di dosso per tutta la durata del pranzo.
Mangio nervosamente, ho bisogno di chiarire con lui il prima possibile.

Paghiamo e usciamo dal locale, poi ci dirigiamo a passo svelto verso Parco Sempione. È quasi vuoto anche oggi, ma dato il freddo è anche abbastanza normale.
Tutti prendono posto su delle panchine, ma io trattengo Mike che mi guarda interrogativo.
"Noi due dobbiamo parlare" il mio tono è categorico, non accetterò un no come risposta.
Inaspettatamente mi ascolta e riesco a trascinarlo in disparte fin dietro il muro di un palazzo.
"Perché mi ignori?" Domando nervosa.

"Dimmelo tu" ribatte.
"Cosa ne dovrei sapere io?"
"Bene, chi cazzo era il tipo di ieri sera Chantal? Me lo spieghi? Mi hai dato buca per cenare con lui?" Mi costringe a indietreggiare fino a ritrovarmi spalle al muro.
"Me l'ha presentato mio padre, te lo giuro, non sapevo che ci sarebbe stato anche lui" mi giustifico, capendo in parte il suo comportamento.
Michele mi fissa negli occhi, tentando di capire se sto dicendo la verità.
"Lo sai che non uscirei mai con un ragazzo che non sia tu, vero?" Sussurro.
Mi passa dolcemente una mano sui capelli, poi si china alla mia altezza e mi parla mentre siamo fronte contro fronte, le labbra che quasi si sfiorano.
"Ho bisogno di essere sicuro che tu ricambi i miei sentimenti. Ieri mi sono sentito uno schifo mentre quel tipo non ti scollava gli occhi di dosso."

"Non te l'ho dimostrato più di una volta che ti voglio al mio fianco? Sto nascondendo di tutto alla mia famiglia pur di passare del tempo con te, non devi nemmeno pensare che io stia fingendo tutto ciò."
Si zittisce e mi bacia. Quel bacio basta a mandarmi in frantumi il cervello e a ricordarmi perché sto lottando tanto per averlo. In questi momenti mi sento al posto giusto. Ed è stupido dire che io l'ho provata raramente questa sensazione, ma è così. Sono sempre insicura, troppo spaventata per riuscire a ribellarmi alle voci nella mia testa, quelle maledette voci che ogni volta mi ripetono che non valgo niente.

Ci guardiamo negli occhi e lui sorride stringendomi a sé. Amo il contatto dei nostri corpi e il suo profumo a riempire i miei polmoni, mi sembra di essere in una dimensione a parte e mi domando spesso se a lui fa lo stesso effetto stringere me e se sia questo il motivo per cui continua a farlo. Mi piacerebbe chiederglielo, ma ho paura di risultare una bambina illusa dall'amore che, in questo momento, mi sembra l'unica cosa che mi permette di non impazzire in un periodo di stress totale.

So benissimo che lui vorrebbe che fossi una persona più sicura e che riuscissi a mettere in chiaro le cose con mio padre. Sono ancora in tempo per cambiare facoltà e voglio farlo.
Il problema è che lui non conosce mio padre e non ha idea di quanto lui tenga a questa cosa.
Mi sento già maledettamente in colpa a tenergli nascosto il mio fidanzamento per paura che mi imponga di troncare qualsiasi tipo di rapporto con Michele. Questo non glielo permetterei, non me ne frega nulla dell'odio di mio padre nei confronti della sua famiglia. Non voglio fare la guerra a nessuno, specialmente non alla persona che amo. Sì, che amo. Anche se non gliel'ho ancora detto sono ben consapevole che ormai il sentimento che provo nei suoi confronti si è ben allontanato dal semplice piacersi a vicenda.

Laisse Moi t'AimerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora