Capitolo 30

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                        Travis

Ero davvero stanco. Gli occhi sembravano si chiudessero da soli talmente tanta stanchezza si era accumulata nel mio corpo. Nei giorni precedenti non ero riuscito a dormire bene e non so da quanto tempo non provavo il piacere di chiudere gli occhi e dormire serenamente. Erano successe troppe cose e tra queste anche il ricordo di Josh. Ogni volta che parlavo di lui la vista mi si annebbiava. Lui non era un semplice amico,era il mio tenente,la mia spalla,il mio incitatore. Ogni volta quando ci preparavamo mi guardava negli occhi e diceva "io guardo te,tu guardi me" come se la cosa più importante sul campo fosse guardarsi per capire i segnali. Ci facevamo forza a vicenda e io proprio non capivo il motivo della sua scomparsa. L'ultima volta che lo vidi il suo aspetto era irriconoscibile. Rimasi tutta la sera a vegliare il suo corpo,tenendolo stretto tra le mie braccia e maledicendo quel maledetto aggeggio nascosto sotto terra.
Ora però ero seduto a cena con la mia famiglia e probabilmente era l'unico momento in cui non pensavo al passato.

<<Davvero ottimo>> si congratulò Patrick rivolto a Madison mentre assaporava il brasato di tacchino con contorno di carote e patate

Il suono del cellulare al mio fianco mi distrasse dai complimenti intorno a me. Vidi un numero sconosciuto sullo schermo ma nonostante ciò lasciai il dito scorrere sul tasto verde.

<<Pronto?>>

<<Travis! Sono Katline>> la sua voce era agitata

<<Katline? Tutto bene?>> mi radrizzai

<<No,è il cellulare di Hevelin. È venuta da me in lacrime. Ha litigato con sua madre e io non sono riuscita a calmarla. Sono in auto,la sto portando da te>>

<<Hevelin?>> ripetetti sentendo il cuore accelerare il battito

Gli occhi di Zac erano puntati su di me mentre Patrick e Madison non masticavano nemmeno il boccone in bocca

<<Si. Non sta affatto bene,io sto guidando più veloce che posso>>

<<Va bene,sta' calma e cerca di essere prudente. Ascolta Katline  cerca di stare calma o altrimenti anche lei si agiterà inutilmente. Ora,sei quasi arrivata?>>

<<Si,devo solo svoltare l'angolo>> continuò

<<Molto bene,mi raccomando, cerca di restare calma>>

Riagganciai la chiamata correndo alla porta d'ingresso sotto le domande di Madison che era a dir poco confusa. Sentii il suono del clacson e corsi fuori sull'uscio.
Vidi Hevelin scendere dall'auto e corrermi incontro con il volto rigato dalle lacrime. Camminai a passo svelto verso di lei fin quando non fu tra le mie braccia. La sentii piangere forte mentre stringeva il mio maglione nei pugni delle sue mani.

<<Va tutto bene>> ripetetti  accarezzandole la testa mentre la stringevo a me <<Ci sono io qui>>
sussurrai infilando la testa sulla sua spalla

Le sue mani si alzarono dietro la mia schiena mentre si sollevava sulle punte per abbracciarmi meglio.

<<Entra in casa>> tornai a guardarla e con un gesto veloce della mano le asciugai le lacrime dal viso

Annuì in silenzio mentre Madison la invitava a seguirla in casa.
Una volta che fu rientrata in casa con Zac e Madison mi avvicinai a  Katline, ancora vicina all'auto

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