Promises

Capitolo 3 pt.1

-Parte 1
<<No! No,cazzo!>>, queste sono le mie prime parole di sta mattina.
Nel frattempo la sveglia del mio cellulare continua a fare quel suono terribile che mi rimbomba nella testa e ho la sensazione di ricevere mille pugni al secondo. Io ci provo a riaddormentarmi e a far finta di essere sorda, ma non lo sono e mi tocca alzarmi dal mio grande amore,il letto.

Ieri sera,o meglio, sta mattina, sono andata a dormire verso le 3 AM per via dello stupido compito in classe di chimica che ho alla 4a ora. Ho dovuto studiare e ho perso la cognizione del tempo.

Scendo al piano di sotto e mi ritrovo mio padre che parla al cellulare e parla di soldi,che novità...
Ormai ci ho rinunciato da anni nel salutarlo anche solo la mattina, è sempre stato e sempre sarà troppo occupato con il suo stupido lavoro e i suoi stupidi soldi.

Vado e apro il frigo. Menomale che ieri sera ho fatto la spremuta per questa mattina altrimenti non avrei nulla da bere dato che non so neanche preparare un misero caffè. Di solito, ci pensa la nostra domestica a cucinare ma in questi ultimi giorni è in ferie perché ha la febbre.
Bevo a grandi sorsi e corro a prepararmi nel bagno di sopra.
Sono passati diversi minuti, finalmente sono pronta e posso correre a scuola.

<<Giorno, Ley!>> dice Emy abbracciandomi.
<<Ei, come mai sei così dolce oggi?>> dico sorridente.
<<Ieri ho conosciuto un ragazzo e...>>
<<E..?!? Come si chiama? Che classe fa? Dove abita? È carino? Dove lo hai con..>>
<<Ley! Ley,calmati! Ti spiegherò tutto più tardi ma ora stai calma!>>dice interrompendomi.
Annuisco e andiamo a comprarci un caffè da Fe&Ari prima di andare a lezione di Storia dell'Arte.

Dopo le diverse lezioni, arriva la 4a ora.. quell'ora terribile nella quale io e Emy abbiamo il compito di chimica.
Stiamo entrando in classe quando lo noto, quel ragazzo di ieri che era seduto accanto a me, o meglio, io ero seduta accanto a lui.
Attorno a lui ci sono tante ragazze, c'è pure Evelyn insieme alle sue stupide serve.
<<Hayley, stai bene? Che ti succede?>> dice Emy facendomi girare verso di lei.
Non avevo mai notato di essere così tanto bassa rispetto ad Emy...
<<Quel ragazzo..>> dico indicandolo: << è quello di ieri. Accidenti.. è davvero.. davv..>>
<<Davvero carino? Si lo è!>> dice lei,interrompendomi.
Annuisco a bocca aperta quando Emy mi chiede: <<Oh mio Dio! Hayley Evans! Ti piace quel fusto? Oh mio Dio!>>
<<Non urlare, stupida!>> rispondo tappandole la bocca con le mani.
Non ha tempo di ribattere che suona la campanella e iniziamo il compito.
Appena esco dalla classe, Emy mi raggiunge dicendo: << Scusa per come ho reagito prima ma.. Dio.. non ti sei mai innamorata!>>
<< Non sono innamorata! Lo trovo carino,nulla di più. Va bene?>>
<<Scusa...>>
<<Allora, chi è quel ragazzo che ti fa tanto sorridere?>> dico cambiando discorso.
Mentre ci incamminiamo verso la mensa della scuola, mi parla di questo Christoffer, chiamato anche Chris. Un bravo ragazzo che fa parte della squadra di Football della scuola, ha ottimi voti e frequenta il 3 anno.
Ieri si sono incontrati al supermercato,mentre lei stava comprando cibo in scatola per i giorni a venire. Hanno parlato per diverse ore mentre lui si è offerto di riaccompagnarla a casa.
<<Beh, lui è splendido.. è speciale! Mi ha pure chiesto di cenare insieme questa sera. Ovviamente ho accettato!>> continua lei.
<<Sei sicura che sia un tipo okay?>> chiedo.
<<Senti, lo so che hai sofferto tanto quando tua madre è morta e tuo padre ha iniziato a bere ed a pensare solo al lavoro, ma non tutte le persone sono uguali. E mi dispiace se lo pensi e non ti fidi più di nessuno. La fiducia è la prima cosa che si deve provare per una persona, e tu, tu non la provi verso nessuno.>>
<<Sì,invece. Verso di te,sì.>> dico un po' abbattuta.
<<Ma io sono come tua sorella.. siamo come sorelle noi e questo è ovvio. Io intendevo verso qualcuno che non sia io.>> risponde posando una mano sulla mia.

Diverse ore più tardi, ho terminato tutte le lezioni e mi incammino verso la biblioteca per fare delle ricerche di storia.
Sto scrivendo al computer quando vedo una sagoma avvicinarsi e si scatena il panico in me. Mi alzo di scatto e borbotto qualcosa di incomprensibile.
<<Scusa, non volevo spaventarti>> dice una profonda voce maschile.
Mi giro e lo rivedo. È lui. No, non può essere.. no, sì. Sì, è sicuramente lui.
I suoi occhi blu incontrano i miei e non posso fare a meno di fissarli imbambolata.