9 L'apparenza inganna

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La sera dopo cena resto nella mia stanza, non rispondo alle chiamate di Bet e neanche a quelle di Harry. Con questo poi, non ho proprio voglia di sentire altre bugie. Anche Jack mi ha chiamata un paio di volte ma il cellulare vibrava inutilmente sul comodino. Cole, invece, non mi ha fatto neanche uno squillo ma penso che anche per lui non sia stato facile rivivere quel momento attraverso le parole di Harry.

Dopo aver controllato le chiamate appoggio di nuovo il cellulare sul comodino e mi stendo sul letto ma subito qualcuno apre la porta della mia stanza ed entra
"Stai bene?" la voce preoccupata di Cole riecheggia
"Diciamo, te?"
"Normale" con un cenno chiede il permesso di sedersi di fianco a me sul letto e io, per risposta, mi sposto di lato lasciandoli un posto
"L'apparenza inganna"
"No, siamo noi che ci inganniamo da soli" dico senza rendermene conto ma decido di continuare perché le parole spingono per uscire dalla mia mente
"Vediamo quello che vogliamo vedere, ai nostri occhi anche il sale può apparire zucchero ma se dopo sentiamo un sapore amaro non ci possiamo lamentare" Cole mi sta guardando negli occhi e si avvicina di quel poco che serve per farmi sentire il suo odore
"Tu perché hai voluto vedere un ragazzo di cui fidarti in lui?"
"Perché non c'eri te e ti cercavo in ogni dove, quando non ti ho trovato ho iniziato a vedere gli altri come se fossi tu e ha funzionato a metà" mi trovo tra le sue braccia un momento dopo
"Ti proteggo io Ambs" le sue parole sono dolci sussurrate sui miei capelli, non volevo sentire altro da lui in questo momento e in questa situazione
"Stai facendo un buon lavoro" ma diventa subito serio
"Non credo, ti ho fatta stare male" non lo nego, non posso negarlo e so che questo silenzio può farlo soffrire ma non so neanche cosa potrei dirgli adesso, a queste parole. Aspetto, in silenzio, che sia lui a parlare
"Pensavo di proteggerti facendo così"
"Non l'hai fatto"
"Lo so" il suo tono è così basso che fatico a sentirlo stando tra le sue braccia. Alzo la testa dal suo petto e mi avvicino al viso
"Sono qua" i miei occhi si confondono con i suoi e poco dopo le sue labbra sono contro le mie, un bacio durato poco servito a riparare quello che dentro di me si era rotto quando se n'era andato.

Ci ritroviamo seduti sul letto a parlare
"Guardiamo un film?" chiedo sorridendogli sperando che dica di sì
"Chi decide cosa guardare?" si ferma di parlare come se stia pensando
"Hai cenato?" scrollo la testa come a dire di no
"Bene, vieni con me" mi prende per un polso e mi trascina giù per le scale, correndo verso la cucina.

Apre qualche mobiletto cercando gli ingredienti per preparare non so che cosa. Mi siedo e lo guardo cucinare, si intravedono i muscoli sotto la maglietta nera e qualche volta si porta il braccio in testa per sistemare qualche ciuffo ribelle. Mi alzo e mi avvicino
"Come procede la missione culinaria?" chiedo scatenandogli una risata
"Credo bene ma in ogni caso non ti sei mai lamentata della mia cucina"
"Potevo anche fingere" dico ridendo
"Come no"
"Mi tiri indietro i capelli che ho le mani sporche?" continua lui mostrandomi le mani infarinate. Gli passo le mani tra i capelli e glieli tiro un po' indietro per scoprirgli la fronte.

Mi fa scivolare il piatto davanti agli occhi e sorride
"Facciamo a chi finisce prima?" chiedo ricordando il nostro gioco per decidere chi di noi sceglie il film
"Come ai vecchi tempi" con queste parole inizia a mangiare
"Finito" dico alzando le braccia al cielo
"Scegli il film mentre sparecchio"
"No sparecchio io" mi alzo e gli prendo il piatto dalle mani
"Ti voglio aiutare"
"Hai fatto la cena e poi posso benissimo sparecchiare da sola"
"Fammi sparecchiare per favore"
"Perché insisti?"
"Voglio solo risparmiarti lavoro"
"Ti devi far perdonare qualcosa?"
"Lo sappiamo che mi devo far perdonare parecchie cose"
"Si ma non aggiusterai le cose così facilmente, portando via due piatti" lo sento ridere mentre mi giro. Porto la pila di piatti e posate sporche in cucina e le appoggio dentro il lavandino mettendo di fianco a queste anche i bicchieri. Subito dopo mi affaccio verso il soggiorno e lo vedo seduto, con i gomiti sulle ginocchia e l'aria stanca.

I capelli abbastanza spettinati e leggermente sporchi di farina, il cellulare appoggiato sul tavolino di fianco a lui che si illumina ad ogni messaggio ma lui non si preoccupa minimamente di chi lo possa cercare e di cosa voglia. La maglietta nera e i jeans gli conferiscono un'aria sportiva, so che sta comodo solo in quel genere di vestiti e adesso che ci faccio caso, ho imparato a notare questo genere di cose, mi sono accorta che da anni lui indossa jeans e magliette unicolore. Ho imparato a notare i dettagli, non solo i suoi, i dettagli in generale. Quelli delle persone che camminano per strada, alcuni hanno un passo più veloce, altri più lento. Alcuni hanno uno stile più classico e altri più stravagante.

Corro sul divano di fianco a Cole che mi sta aspettando con il telecomando in mano e un sorriso sgargiante in faccia
"Che film vuoi vedere?" mi chiede battendo con il palmo della mano sul divano come per farmi segno di sedermi di fianco a lui
"Non lo so" alzo le spalle
"Qualsiasi cosa ma per favore niente commedia romantica strappalacrime perché potrei non reggerlo"
"Per quale motivo non dovresti reggere un film del genere?" dico ridendo
"Potrei vomitare prima"
"Agli ordini capo" decido di guardare Città di Ossa e lo faccio partire dall'inizio premettendo a Cole che ho letto il libro e assicurandogli che è qualcosa che può reggere con un
"Questo può guardarlo anche un finto duro come te"
"Finto duro a chi?" dice ridendo. I posti sono sempre gli stessi, io di fianco a lui ma con la testa appoggiata sul suo petto sentendo il battito del suo cuore.

Ho alcune domande per voi
Cosa succederà dopo il film?
Cole vorrà rivedere Harry?
Amber glielo lascerà fare?
Come andrà a finire questa storia tra Harry e Cole?
Spero vi piaccia il continuo e buona lettura.

Il mio Bad Boy 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora