17 Autocontrollo

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Cammina avanti e indietro per quello che dovrebbe essere il soggiorno facendo scricchiolare il pavimento di legno mentre il vento muove i cardini delle porte e delle finestre
"Perché non ci avete mai portato qua?" chiede Bet confusa
"Era il nostro posto" Jack prova a giustificarsi ma la realtà è che non c'è niente da giustificare, posso capire se volevano tenersi un posto per loro, poi era importante per mio fratello ed è un buon modo per tenersi stretto il suo ricordo. Mi giro verso Cole che ha le mani in tasca e guarda fuori dalla finestra il temporale che va peggiorando, mi alzo dal materasso e lo raggiungo mentre Jack e Bet continuano a discutere tra loro. Gli arrivo dietro la schiena e appoggio il mento sopra la sua spalla
"Che fai qua?" sussurro
"Se dovessi iniziare di nuovo a correre tu cosa faresti?" il mio cuore salta un battito, ne sono sicura. Faccio un passo indietro come se mi avesse dato uno schiaffo, le parole si mischiano in bocca e non riesco a trasformarle in una frase
"Stai pensando di correre?"
"No era un'idea così" si ferma un momento per tirare un sospiro
"Mi sosterrai?"
"No non posso, sostenerti per una cosa del genere, mi chiedi l'impossibile"
"Capisco" dice allungando un braccio e appoggiandolo sopra le mie spalle. Poi si gira e va verso gli altri
"Ragazzi, se stasera restiamo qua? Così lo sistemiamo anche?" chiede Jack entusiasta, probabilmente ne ha parlato anche con Bet prima. Guardo Cole che solo dopo aver incrociato i miei occhi annuisce anche per me
"Andiamo di sopra" la mia amica mi prende un braccio e mi trascina su per le scale
"Noi restiamo qua a sistemare, ho portato un po' di cose nella macchina" la voce di Jack si fa sempre più lontana ad ogni gradino che saliamo.

Io e Bet ci immettiamo nel corridoio, lo ispezioniamo per bene. Da qua partono due camere da letto e noi entriamo nella prima
"Questa scommetto che è di Jack" dice Bet sorridendo
"Riconosco lo stile del mio ragazzo"
"Che stile?" cerco di capire a che genere di stile si riferisce, penso alle lenzuola appallottolate ai piedi del letto, i comodini sistemati in fila in una sola parete e non sparsi, in questo modo ha una parete completamente libera. Sopra il comodino centrale ci sono alcune foto, quella in mezzo ritrae Jack, Cole e mio fratello. Bet si avvicina e la prende in mano accarezzando il volto dei ragazzi
"JC" dice sorridendo, probabilmente gli sarà venuto in mente un ricordo con lui, poi si gira e mi porge la foto
"Amb guarda qua" prendo la foto e dopo una rapida occhiata la rimetto al suo posto
"Direi che Jack ha uno stile suo per la sistemazione dei mobili" Bet ride
"Hai visto anche tu? Lui dice che è solo frutto della sua intelligenza e noi non possiamo capire"
"Infatti non capisco"
"Andiamo a vedere le altre stanze" entriamo nell'altra camera da letto, il letto è in perfetto ordine il comodino di fianco ad esso è vuoto tranne per i modellino di due macchine, una rossa e una viola, e una foto messa tra i due modellini. La guardo e vedo che è la stessa che ha Jack nella sua stanza. Sorrido ma distolgo subito lo sguardo
"Questa è di Cole" dico sicura. Apro l'armadio, e c'è uno specchio sull'anta, guardo all'interno, vuoto a parte due piumoni in fondo. Usciamo anche da questa stanza e andiamo nel bagno
"Questo ho paura a guardarlo" scherza Bet e le do ragione
"Al tre lo apriamo?" propongo
"Uno, due, tre" lo apre con una spinta e lascia andare la porta che si apre su un bagno spazioso. Vediamo la nostra immagine riflessa su uno specchio grande abbastanza da riflettere metà bagno, è appeso proprio sopra un bancone di legno chiaro con molti cassetti e in cui al centro è infilato il lavandino. Entriamo lentamente e vediamo che sulla parete laterale c'è la doccia. Guardo Bet
"Che dici?" le chiedo e lei inizia a saltare di gioia, penso
"È stupenda" quasi urla e poco dopo sentiamo i ragazzi correre su per le scale e piombare di fronte a noi
"Cos'è successo?" chiede Jack allarmato con Cole dietro di lui
"È stupenda" ripete Bet abbracciando il suo ragazzo
"Voi avete urlato per questo? Ci avete fatto preoccupare" dice Cole sbuffando
"Ad ogni modo, abbiamo sistemato un po' di cose al piano di sotto" dice prendendomi la mano e facendo strada. Arriviamo tutti insieme di sotto e io e Bet ci fermiamo a guardare la sistemazione delle cose, hanno riempito la cucina di ingredienti e cose da mangiare
"Così stasera possiamo cenare" dice Jack indicando la cucina
"Per ora non c'è molta roba perché dobbiamo portarla" Cole si gira per guardare le nostre espressioni e cercare di decifrarle. Bet è alle stelle
"Ragazzi io amo questo posto" dice lei facendo una giravolta al centro del salotto. Il materasso sul pavimento è coperto da piumini colorati e a lato di questo sono impilati una fila di film
"Il televisore è di là ma non credo che guarderemo dei film" dice Jack sorridendo. Penso che posto più giusto non ci sia per trascorrere una notte, insomma, di fuori diluvia e qua ci si sente come fuori dal mondo. Non c'è nessuno che ti venga a disturbare perché molti non sapranno neanche che esista questa casa.

Guardiamo fuori dalla finestra e scopriamo che si è fatto buio, scrivo un messaggio a mia madre per avvisarla che dormo da Bet mentre lei prepara qualcosa per la cena. Ci chiama di là quando è pronto e ci sediamo intorno al tavolo per mangiare
"Non avrei scommesso su di te ma è buono" dice Cole riferendosi a Bet e alla cena da lei preparata, ridiamo tutti per l'espressione assunta da lei
"Non ho la faccia da cuoca provetta?" dice indicandosi il viso sporco
"Hai la faccia di chi ha fatto a botte con il pacco della farina" Cole è fatto così, è un continuo di frecciatine e battute mirate, ma non potrebbe essere meglio.

Dopo cena decidiamo di sederci nei gradini del portico, sta piovendo ma li di fuori siamo coperti dalla tettoia
"Per la vacanza" inizia Bet
"Si?" chiedo curiosa
"Avevo pensato che potremmo cercare un posto dove si possono fare determinate attività" dice Jack
"Ad esempio?" la voce di Cole arriva inaspettatamente dalla porta che da sul soggiorno. È uscito adesso e si siede nel gradino sopra il mio aprendo le gambe così da farmi spazio al suo interno e avvolgermi con le braccia
"Pensavo a corsi di immersione, si potrebbe andare con il paracadute"
"Paracadute?" chiedo ridendo
"Hai paura?" chiede Cole con un sorriso che si trasforma in una risata
"Non tanto ma mi piace come idea"
"Tranquilla, ci sarò io con te" le sue parole sussurrate nell'orecchio hanno un effetto strano su di me. Rabbrividisco e sorrido stringendo le mie mani nelle sue per poi dargli un bacio sulla mano. Tiro su il cappuccio nero nella speranza di scaldarmi di più
"Noi andiamo a dormire" dice Jack prendendo Bet per mano e andando via
"Fratello, non fate rumore per favore" dice Cole maliziosamente provocando la risata mia e di Jack e il rossore di Bet. Noi restiamo lì di fuori esattamente come prima
"Mi piacciono i temporali di fine estate" dice Cole stringendo le mie mani
"Si sta bene qua"
"Qua in questo posto?"
"Qua con te Cole" dico piegando indietro la testa per vederlo bene, lui si sporge su di me e mi da un bacio sulla guancia facendomi arrossire. Ritiro avanti la testa per guardare di fronte a me la pioggia che cade quando sento la bocca di Cole vicino al mio orecchio
"Qua con te Amber, a tenerti stretta" sussurra debolmente scatenandomi dei brividi in tutto il corpo
"Qua a farti venire i brividi"
"Perché non restiamo qua Cole?"
"Che ne dici se andiamo di sopra?" mi alzo e d'istinto tiro più che posso le maniche della felpa nera larga coprendomi le mani completamente e assicurandomi che il cappuccio sia tirato sulla testa. Entriamo in casa e vado verso le scale
"Vado a chiudere tutte le porte, mi aspetti di sopra?" annuisco e salgo le scale. Mi trovo a percorrere il corridoio e arrivare sul balcone che c'è in fondo, esco e ci cammino sopra, ci sono alcuni fiori appassiti. Mi appoggio con i gomiti alla ringhiera anche se non è coperto e mi sto bagnando tutta. Pochi minuti dopo sento due mani sui fianchi e una voce roca vicina all'orecchio
"Entriamo, sta piovendo"
"Va bene" dico, le sue mani mi fanno girare per guardarlo ma quando mi giro lui mi schiaccia contro il muro, anch'esso bagnato, per baciarmi. I capelli che escono dal cappuccio sono appiccicati alla fronte e alle tempie e gli tengo le mani sul viso anche se non sento il contatto con la pelle perché a dividerci c'è la stoffa nera della felpa tirata sopra le mani per riscaldarle. La sua mano scivola sopra il mio fondoschiena bagnato per via della pioggia e i pantaloni aderiscono alla pelle. Lo sento imprecare
"Amber non credo di aver autocontrollo" sorrido sulle sue labbra e lo spingo dentro il corridoio, mi giro e chiudo la porta finestra che da su quel balcone per non far piovere dentro
"Puoi perdere il controllo dopo che ci siamo asciugati?" lo prendo per mano ed entro in bagno. Guardo i suoi capelli appiccicati alla testa e la sua maglia bianca con delle chiazze di acqua che lasciano intravedere i muscoli. Mi giro e mi sfilo la felpa gocciolante e la butto nella doccia insieme ai pantaloni e alla maglietta che indossavo restando in intimo. Mi giro di nuovo e vedo che lui ha fatto la stessa cosa ma è rimasto con i pantaloni
"Mi provochi?" dice con un sorriso guardando tutto il mio corpo.

Ho qualche domanda per voi
Qualcuno disturberà la pace di questa tranquilla serata?
Harry dov'è finito?
Cole ricomincerà a correre?
Dove andranno in vacanza?
Spero vi piaccia il continuo e buona lettura.

Il mio Bad Boy 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora