5. Lunch

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Durante il tragitto verso il ristorante, furono entrambi molto silenziosi.

Jeonghan scattava foto di qua e di là e Joshua osservava attentamente l'altro ragazzo.

Improvvisamente, da dietro un angolo, sbucò un piccolo micino bianco, Joshua fece un versetto che, a parere di Jeonghan, fu la cosa più tenera del mondo, prima di inginocchiarsi al fianco dell'animaletto.

Il più basso sembrava perso nel soffice pelo del gattino, tanto da non accorgersi delle decine di foto che Jeonghan gli stava scattando.

Dopo qualche minuto anche Jeonghan si chinò per accarezzare la creaturina e, nel mentre, inavvertitamente le loro mani si sfiorarono.

Entrambi le ritrassero e arrossirono vistosamente, guardando in direzioni opposte.

"S-sarà meglio andare" disse Joshua, alzandosi e attendendo che l'altro gli facesse strada.

Quando entrarono nel ristorante, furono fatti accomodare e le loro ordinazioni vennero prese da un cameriere con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

La sua voce era talmente squillante da far quasi venire il mal di testa.

"Come mai hai scelto un ristorante italiano?" Chiese Joshua, leggermente dubbioso sulla scelta di Jeonghan.

"Perché credo proprio che il cibo italiano ti piacerà
Fidati, adorerai la pasta all'amatriciana"

"Se lo dici tu mi fido!" Disse ridacchiando

Non appena arrivarono gli spaghetti, Joshua si affrettò ad assaggiarli e, in men che non si dica, aveva ripulito il piatto.

"Squisita! Veramente squisita! -Ammise sorridendo ampiamente- se il cameriere mangia così bene ogni giorno capisco il suo sorriso!"

Jeonghan prese parola dicendo: "sai, ho lavorato qui quando ero più giovane -la bocca del più basso formò una piccola <<O>> - quindi so cucinare quasi tutti questi piatti"

Sorrise, abbassando lo sguardo.

Poi sganciò la bomba.

"Beh... mi chiedevo... se domani a pranzo ti andasse di venire da me a mangiare, potrei cucinarti qualcosa..."

Joshua arrossì vistosamente, di nuovo, ma Rispose abbastanza in fretta

"M-mi piacerebbe molto..."

Sorrise timidamente e distolse lo sguardo dal più alto, che si portò nervosamente una ciocca di capelli dietro un orecchio.

All'improvviso ricomparve di nuovo il cameriere.

"Jeonghan, amico mio! Lo chef Antonio offre questo dolce a te e a questo bel giovane che accompagni, in memoria dei bei vecchi tempi!" Esclamò, a voce talmente alta e con un inchino talmente plateale che tutti gli altri clienti si voltarono verso di loro.

I ragazzi seduti divennero immediatamente due peperoni e Jeonghan spinse via delicatamente l'amico

"Alla prossima, Seokmin!"

I due ragazzi si ritrovarono a condividere una fetta di ciambellone alla marchigiana, estremamente imbarazzati dalla situazione.

Dopo aver finito di cenare, Jeonghan si offrì di accompagnare a casa Joshua; fortunatamente la casa del più alto era molto vicina, quindi lui sfruttò l'occasione anche per mostrare al più basso dove abitasse, oltre che per prendere la macchina.

Jeonghan aveva una Tesla color panna, una macchina elettrica difficilmente passava inosservata per le strade, data la mancanza della griglia del radiatore.

A giudicare dalla faccia stupita di Joshua era la prima volta che ne vedeva una dal vivo.

Jeonghan accompagnò l'altro ragazzo fino a casa sua: una piccola ma graziosa palazzina leggermente discostata dal centro di Seoul ma ottimamente collegata tramite i trasporti.

Quando fu tempo di scendere dalla macchina fu Joshua, questa volta, a lasciare un fugace bacio sulla guancia di Jeonghan che non distolse lo sguardo dalla strada e si limitò a sorridere dolcemente.

"A domani" dissero all'unisono, prima che Joshua chiudesse con uno scatto la portiera e Jeonghan riaccendesse il motore.

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Con questo capitolo dico "a domani" anche a voi, con un nuovo aggiornamento!!

Ricco di novità e avvenimenti...

Presto si scopriranno molte cose hehehe

Un bacino

Vostra,
Diamond!~

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