Parte 1

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Era da poco suonata la sveglia e io di alzarmi da quel letto proprio non ne avevo intenzione, purtroppo fui costretto a farlo da mia madre che non voleva che io facessi tardi a lezione.

La scuola era iniziata già da un paio di mesi ma io mi ero appena trasferito quindi quello sarebbe stato in un certo senso il mio "primo giorno".

Ho sempre odiato la scuola. Non per i troppi compiti,o per le materie o per lo studio, anzi ero abbastanza bravo sotto questo punto di vista, il fatto è che avevo serie difficoltà a relazionarmi con i miei compagni. Odiavo i ragazzi della mia scuola, erano tutti stupidi e infantili. Forse odiavo le persone in generale. Avevo qualche amico in quella scuola ma ero sempre visto come il classico ragazzo sfigato.

Mi ingozzai in fretta e furia di biscotti e poi mi misi in sella al mio motorino per andare a scuola . Mi ci volle parecchio tempo per trovare la mia aula ma finalmente riuscii nell'impresa di trovare la 4A.  Gli altri studenti erano già seduti al loro posto e il professore stava armeggiando con dei fogli sulla cattedra.

-" ah mi avevano avertito che sarebbe arrivato un nuovo studente" disse il professore guardandomi

-" ragazzi vi presento Ashton Irwin, il vostro nuovo compagno di classe, direttamente dall'Australia"

Il professore mi indicò un banco libero dove sedermi, proprio accanto ad un ragazzo dai capelli castano scuro, riccio e di bell'aspetto.

Il ragazzo sembrava non curarsi del fatto che mi ero seduto vicino a lui e per tutto il resto della lezione fece come se io non esistessi.

La giornata passò velocemente e quando suonò la campanella mi recai il più velocemente possibile  verrso il mio motorino. Non vedevo l'ora di andarmene.

Stavo per mettere in moto quando per la prima volta la vidi. Era seduta per terra sul marciapiede che fumava una sigaretta.indossava una camicia a quadretti neri e blu tenuta aperta così che lasciasse intravedere la maglia dei Nirvana che portava sotto, pantaloni aderenti e strappati qua e là e anfibi neri. Il sole illuminava i suoi capelli color miele e li rendeva ancora più luminosi, e una lienea un pò rovinata di eyeliner incorniciava i suoi perfetti occhi marroni.

Ero talmente preso a guardare quella ragazza che non mi accorsi che vicino a lui era seduto il mio compagno di banco.

-" Ti chiami ashton, vero?" mi chiese lui facendomi risvegliare da quella sottospecie di ipnosi in cui ero caduto.

Scossi la testa in segno di si.

-" scusa se non mi sono presentato oggi a lezione ma ero un pò sovrapensiero. Comunque mi chiamo Mel"

Sorrissi e basta. Non sapevo proprio cosa dire.

-" Allora a domani Ashton" mi salutò

Diedi un ultima occhiata alla ragazza seduta vicino a lui. Mi stava completamente ignorando. Era tutta concetrata a fare uscire dalla sua bocca cerchietti con il fumo.

Misi in moto e me ne tornai a casa. In fondo non era andata troppo male come primo giorno ma ora avevo solo voglia di starmene un pò da solo.

Lei porta solo guaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora