Parte 4

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MEL'S POV

Non ricordo bene che cosa fosse successo il giorno prima. Ricordo solo che passai tutto il pomeriggio a casa di Kaya e c'erano anche Tom e quel tipo nuovo, Ashton. Poi Ashton se ne andò e qualche ora dopo anche Tom e rimanemmo io e Kaya. Ricordo anche che ci fumammo un paio di canne a testa e poi il vuoto. Il giorno dopo mi sveglia sul divano nella camera di Kaya, mi alzai e mi diressi verso il suo letto con l'intenzione di chiederle se si ricordava qualcosa della scorsa notte ma lei non c'era tra le coperte. Mi voltai verso la porta del bagno. Da sotto la porta si intravedeva la luce accesa: forse era lì dentro. Aspettai qualche minuto che uscisse ma non lo fece.Così aprii la porta che non era nemmeno chiusa a chiave.

Appena la vidi non ci potevo credere. Per qualche secondo mi convinsi che era solo un brutto sogno ma mi dovetti rendere conto che quella era la cruda realtà. Kaya era lì in piedi davanti allo speccio con una lametta in mano e il sangue ancora gli usciva dalla coscia. E lei mi guardava e piangeva e io ero bloccato e non sapevo cosa fare. Lei era la mia più cara amica e sapevo che per lei era un momento difficile ma non riuscivo a capacitarmi che fosse arrivata al punto di tagliarsi.

Dagli occhi mi scese un lacrima che percorse il mio volto e scese giù per il collo.

Lei non parlava.

-" Tu sei più forte di così" furono le uniche parole che riuscii a sputare.

-"E se non lo fossi? E se fosse solo una vostra stupida convinzione? Voi nella vostra mente mi disegnate come una ragazza bella, forte e solare che non si lascia abbattere da niente e da nessuno e io vi ho sempre lasciato credere di essere veramente così. Ma ora sono proprio stanca. Anche io voglio avere il diritto di essere debole per una volta".

mi avvicinai a lei lentamente e la strinsi in un abbraccio.

Poi quando si calmó passai del disinfettante sulle sue ferite.

Lei emise qualche gemito di dolore.

-" ti prego non raccontarlo a nessuno non voglio che.."

-" Non lo dirò mai a nessuno" la interruppi " solo promettimi che non lo farai più, se hai bisogno di parlare io sono qui per te" la rassicurai.

-"grazie" singhiozzó

-" adesso raccontami chi ti ha fatto soffrire" la pregai.

Rimase in silenzio ma sfortunatamente per lei sapevo esattamente cosa voleva dire.

-" Io lo uccido questa volta! non me ne frega se é uno dei miei migliori amici...Tom la deve smettere di comportarsi come una testa di cazzo"

-" E pensi che a lui importi qualcosa del tuo parere? è un ipocreta e un testardo...come me."

-"Almeno dimmi cosa ti ha fatto questa volta?"

-"Ieri sera eravamo rimasti solo io e te ed eravamo completamente fatti e verso le 22 tu ti eri addormentato sul mio divano e io ero rimasta in cucina a preparami un panino. Qualcuno aveva suonato il campanello e io ero corsa ad aprire.Era Tom. Era ubriaco credo e continuava ad insistere,voleva a tutti i costi venire a letto con me ma io lo respingevo. Insomma io avevo un emicrania terribile e lui, bhe lui era diventato viscido, quasi mi faceva ribrezzo in quelle condizioni. E dopo il mio quarto "no" si incazzò veramente e non sò come finì con il confessarmì che quel pomeriggio era arrivato in ritardo perchè si era scopato un'altra."

-"Domani appena lo vedo lo sfondo di pugni" le promisi.

-"Non serve ci ho già pensato io. L'ho cacciato con un calcio sulle palle." mi confidò mentre una lacrima gli scorreva giù per la guancia.

-"Perchè ti ostini a frequentarlo?" Chiesi

-"Non lo so. Forse per amore, forse per abitudine o perchè era l'unico che mi faceva dimenticare quanto miserabile fosse la mia vita. Era tutto quello che avevo."e mentre pronunciava queste parole aveva un tono freddo. Privo di sentimenti.

-"Hai me" dissi.

-"Lo so. Ci sei sempre stato. Ma in questo momento voglio solo trovare qualcuno che mi ami, e non come un amico."

-"Sono certo che prima o poi lo troverai. Guradati ragazza, sei una bomba!"

Riuscii a rubargli un sorriso e sorrisi di conseguenza. Non sopportavo che quello sbruffone facesse dal male a Kaya. Dopotutto era la mia piccolina e l'avrei difesa sempre. Anche se mi aveva già dimostrato che era in grado di difendersi da sola.

Probabilmente negli ultimi mesi l'avevo un pò trascurata  ma mi ripromisi che da quel momento le sarei stato più vicino e la sua candida pelle non avrebbe più dovuto fare i conti con lame e cicatrici.

ASHTON'S POV

La lezione era appena terminata e decisi di andare a prendere qualcosa da mangiare alle macchinette. Stavo per infilare le monete dentro il distributure quando qualcuno mi bloccò afferandomi il polso.

-"La macchinetta è rotta"

Abbasai lo sguardo. Seduta a terra in un minuscono spazio tra una macchinetta e l'altra c'era Kaya. Era diversa. Aveva lo sguardo perso nel vuoto. Era truccata più del solito e indossava una felpa nera enorme. Era comunque bellissima ma aveva un tono spento.

-"non dovresti essere a lezione?" chiesi.

-"non mi andava" rispose con un filo di voce.

-"Non puoi frequentare la scuola solo quando vuoi,lo sai?!"

-"Io posso tutto Ashton, ficcatelo in quella tua bella testolina" mi guardò negli occhi e mi sorrise. Era un sorriso fin troppo sforzato.

Mi sedetti vicino a lei.

-"Che è successo?" le chiesi.

-"niente, sono solo stanca" mentì lei.

-"Non mentirmi,non sono stupido."

-"Ho litigato con Tom. è finita e questa volta per davverò" sospirò

Avvertii una scossa percorrere il mio corpo. Avrei voluto con tutto me stesso essere triste per lei ma la verità è che ne ero immensamente felice. Io odiavo Tom e finalmente avevo una possibilità con lei. Qualcosa in me cambiò in quel momento. Sapevo che se volevo averla dovevo cambiare completamente: dal modo di vestire al modo di comportarmi.Decisi che ogni cosa che avrei fatto, ogni azione compiuta,ogni decisone presa da quel momento in poi  sarebbe stata solo per lei. Io volevo averla solo per me e farla stare bene.

-"Torno in classe ora, ci si vede" mi salutò svegliandomi dalla trance in qui ero caduto.

-"c-ciao" balbettai.

Se ne andò con passo spedito facendo risuonare tra di loro i braccialetti che portava al polso. Qualche attimo dopo me ne tornai in classe con aria soddisfatta. Mi sentivo una persona nuova

Lei porta solo guaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora