Parte 11

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Kaya's pov

La testa mi stava scoppiando e io stavo letteralmente impazzendo.Non riuscivo a stare ferma e continuavo a passeggiare nervosamente per la stanza mentre Mel preoccupato mi tempestava di domande. Domande che io puntualmente ignoravo.

-"Kaya vuoi spiegarmi che è successo? non puoi ignorarmi per sempre! Tanto lo sai che in un modo o nell'altro scoprirò che casino hai combinato."

-"VUOI CHIUDERE QUELLA TUA STUPIDA BOCCA PER DIECI FOTTUTISSIMI SECONDI!" urlai ormai al limite della mia sopportazione.

Me la stavo prendendo con Mel ma in realtà sapevo che non ero arrabbiata con lui, ma con me stessa. Mi sentivo stupida. Stupida per aver accettato la scommessa con Tom, Stupida per essermi presa una cotta per quel ragazzo così diverso da me, stupida perchè per qualche secondo avevo  davvero pensato che con lui avrei potuto essere felice...

-"scusa Mel, non volevo e solo che..." cercai di scusarmi

-"E solo che hai paura per Ashton, non è vero? Temi che stando vicino a te cambierà e hai paura che diventi proprio come te. E poi come faresti a sopportare di stare con una persona uguale a te se non sopporti neanche te stessa?"

Le parole di Mel mi toccarono nel profondo.Lui mi conosceva meglio di chiunque altro, sapeva sempre come prendermi. Era l'unica certezza nella mia vita, sapevo che qualunque cosa avessi detto o fatto lui mi sarebbe rimasto accanto. Smisi di camminare su e giù per la stanza e mi sedetti sul letto vicino a lui. Mi abbracciò.

-"Mel ho combinato un vero e proprio casino" ammisi.

-"Cosa hai fatto stavolta?"

Prima che potessi confessargli della scommessa il mio cellulare squillò. Era Tom.

-"hei principessina, ho vinto la scommessa e ora voglio risquotere il mio premio" disse.

-"Che cosa gli hai fatto? dove sei?"chiesi.

-"ti aspetto tra dieci minuti nel mio appartamento...sbrigati che io e il tuo ragazzo ti stiamo aspettando" riattaccò.

-"Scusa Mel devo andare, è urgente ti spiegherò tutto quando tornò" lo avvertii e senza neanche dargli il tempo di rispondermi mi diressi di corsa verso casa di Tom.

I sensi di colpa mi stavano divorando e nutrivo la  speranza che Tom mi avesse mentito.

Arrivata al suo appartamento entrai di fretta. La porta era aperta e non sentivo alcun rumore provenire dalla casa. Cercai in tutte le stanza e finalmente trovai Tom nella sua camera. Appena mi vide sorrise. Lanciai una veloce occhiata al letto vicinino a lui. Ashton se ne stava lì sdraiato con gli occhi chiusi, come se stesse dormendo. Pensai subito al peggio.

-"Che cosa gli hai fatto? " chiesi fredda.

-"Tranquilla ho fatto quello che avevamo concordato. Gli ho fatto una pera e adesso si è addormentato. Devo ammettere che l'ha retta benissimo, pensa che non ha neanche vomitato"

-"Quello che avevamo concordato?! Io non ho concordato prorpio nulla sei tu che te ne sei uscito fuori con una delle tue stupide scommesse e mia costretto a partecipare e ora Ashton sta male e probabilmente quando si sveglierà vorrà provare un'altra dose e poi un'altra ancora finchè non diventerà fisicamente e psicologicamente dipendente e lì sarà l'inizio della sua fine." mi sfogai.

-" Ma che cosa sei diventata? la sua mammina? smettila di preoccuparti"

-"Ci tengo a lui,Tom."

-" E a me ci tieni ancora? Perchè proprio non riesco a capirlo.Mi tratti come se fossi stato soltanto io a farti del male ma ricordati che anche tu mi hai ferito, e molto. Io ti amavo, anzi...ti amo."

Rimasi in silezio di fronte alle sue parole. Per tutto il tempo in cui siamo stati insieme non mi aveva mai detto "ti amo" e sinceramente non mi aspettavo che lo avrebbe mai fatto e soprattutto non ora. quelle parole mi provocarono lo stesso dolore di una coltellata al cuore.

-" Questo è un tuo problema" risposi fredda. Non so perchè risposi in quel modo, ma lo feci e non me ne pentii.

Rimanemmo entrambi in silenzio finche un grugnitò non ruppe la tensione che tra me e Tom si era creata.

- "Ma che cazzo mi è successo? ho un mal di testa terribile" era Ashton che nel frattempo si era svegliato.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Tom mi guardava con sguardo perso.

-"Kaya scusa, mi sa che ho fatto una cazzata e mi dispiace." si scusò ashton abbracciandomi ancora più forte.

-" Non importa. Vieni, ti riaccompagno a casa."

Ashton si alzò dal letto e si avviò verso la porta barcollante e io lo seguii. Improvvisamente Tom afferrò il mio braccio e portò il mio viso pericolosamente vicino al suo.

-"Io però ho vinto la scommessa, voglio la mia ricompensa" sussurrò al mio orecchio.

Mi liberai dalla sua presa e mi allontanai di qualche passo.

-" E se mi rifiutassi?" lo provocai.

-"In quel caso penso che dirò della nostra piccola scommessa al tuo principe azzurro, poi toccherà a lui decidere cosa fare. Io gli suggerirei di scaricarti, non ne vali la pena." minacciò.

lo fulminai con lo sguardo

-"Forza raggiungi il tuo bel ragazzo e intanto decidi tu che fare.." disse.

Mi voltai e me ne andai. Raggiunsi Ash e lo trattenni per un braccio in modo che non cadesse. Sapevo di avere gli occhi di Tom puntati addosso in quel momento ma non mi importava. L'unica cosa che mi importava in quel momento era che Ashton stesse bene. Al resto avrei pensato in seguito.

Lei porta solo guaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora