Parte 12

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Ashton's pov

Kaya mi tenne per mano per tutto il tragitto. Forse era solo per evitare che io cadessi o svenissi ma io in ogni caso lo presi come un segno d'affetto, uno dei rari gesti che mi dimostravno che a me ci teneva veramente. Più guardavo la sua piccola mano più mi sembrava una bambina .Non ero nello stato di riuscire a tenere una conversazione con lei, le stringevo forte la mano e camminavamo silenziosamente verso casa. Più tardi mi accorsi però che la casa a cui eravamo diretti non era la mia ma bensì la sua.

Mi portò fino al piano di sopra e mi fece sedere sul suo letto mentre lei si accomodò a terra.Non ne sò il motivo ma lei si sedeva sempre a terra, era un suo vizio che ai mei occhi la rendeva ancora più interessante.

-" Io dovrei già essere a casa a quest'ora, perchè mi hai portato qui?" chiesi stordito.

-"Non se ne parla che te ne torni a casa in quelle condizioni, ho deciso che rimani a dormire da me per stanotte" rispose.

-"E cosa dovrei dire a mia madre?"

-"Tranquillo ho già pensato a tutto io: Mel ha chiamato la tua mammina e gli ha detto che eri con lui e che ti saresti fermato a dormire lì" spiegò.

-"E i tuoi genitori che diranno?"

-"Uff ma quanto sei pesante! Vivo solo con mio padre al quale non frega niente di quello che faccio e che se ne sta in svizzera per sei giorni su sette per lavorare" rispose seccata.

-" E tua madre che fine ha fatto?"chiesi.

-" Che noia che sei Ashton...Se non la smetti di fare domande sulla mia famiglia ti faccio dormire sotto un ponte!"sbottò.

Sbuffai e mi stesi sul suo letto dopo qualche minuto lei si alzò e scese le scale. Appena me ne accorsi la seguii quasi preoccupato che potesse scappare. La ritrovai in cucina mentre frugava nel frigorifero.

-"Cosa stai facendo?" chiesi cuioso.

-"Non so tu mai io sto morendo di fame" rispose mentre tirava fuori delle uova. " spero che la frittata ti piaccia o puoi anche rimanere a digiuno" aggiunse.

-"Cavolo, Kaya, oggi sei dolce come il sale" scherzai.

-" Mi dispiace, è che sono un pò di cattivo umore" si scusò.

-" Tranquilla, anzi, mi piace quando tratti male le persone. Le ragazze dolci vi fanno venire il diabete." Risposi

Sorrise.

Mi sedetti sopra il tavolo mentre guardavo quella piccola ribelle dei capelli biondi armeggiare con pentole e fornelli. Il suo sguardo concentrato e il suo modo un pò impacciato di cucinare le uova la faceva assomigliare sempre a bambina vivace. Mi accorsi che stavo sorridendo forse anche troppo. Stare vicino a Kaya mi rendeva felice.

Mangiammo senza dire una parola. Ma quello non fù uno di quei silenzi imbarazzanti, era come se ci sentissimo entambi così a nostro agio da non dover iniziare una di quelle conversazioni cosi sforzate e monotone.

Risuonava per la stanza la canzone " smells like teen spirit" dei Nirvana.

Kaya continuava a sostenere che se volevo andare d'accordo con lei avrei dovuto ascoltare della buona musica e tutto sommato i suoi gusti musicali mi piacevano.

Finita la cene ce ne tornammo entrambi in camera. Kaya si stese sul letto ed io accanto a lei. Mi guardò per qualche minuto negli occhi prima di abbracciarmi forte e baciarmi.

Per la prima volta dall'inizio di questa serata sorrise in quel suo modo naturale e dolce.

-" Sei così bella" mi lasciai scappare.

-" Sono così sbagliata" sospirò lei.

-"Ti sbagli, è tutto il mondo che è sbagliato, tu sei giusta. E perfetta. E perfettamente giusta per me"

-"Sei così dolce... Io non ti merito, lo sai?!"

-"Perchè dici questo?" le chiesi.

-"Diciamo che ho fatto parecchie scelte sbagliate nella mia vita e ho tendenze autodistruttive, non voglio che tu ti faccia influenzare da me"

-"Smettila di farti paranoie, io voglio te"

Sorrise dinuovo.La baciai. Ancora e ancora finche non mi venne d'impulso toglierle la maglietta. Le continuò a baciarmi e si sfilò anche i pantaloni.La ammirai per qualche secondo. Non mi era mai parsa così bella e unica come quel momento. Lei notò il mio sguardo perplesso.

-"Scusami  Ashton mi sono fatta prendere dall'euforia e sono andata troppo oltre è solo che di solito i..."

La zittii con un bacio e contemporaneamente sfilai la maglietta e tolsi i jeans.

Presi a baciarle il collo e lei si lasciò scappare un piccolo gemito, poi inizò ad accarezzare i miei capelli. Qualche secondo dopo rimanemmo completamente nudi. Con una mano accarezzavo le sue cosce.Sentii che finalmente eravamo diventati una cosa sola.Mi abbandonai al piacere del momento facendo uscire dalla mia bocca un leggero piagniucolio. Kaya affondava le sue unghie sulla mia schiena ma in quell'istante ero incapace di provare dolore.Nessuno mi aveva mai fatto provare emozioni così forti prima d'ora. Mi sentivo vicino a lei come non mai. Mi resi conto solo in quel momento di quanto fosse grande l'amore che provavo per lei.

La mattina seguente venni svegliato da un odore di fumo. aprii gli occhi e vidi Kaya seduta ai piedi del letto che teneva una sigaretta in mano. Non prese neanche un tiro. Si limitava a guardare il tabacco bruciare e la cenere cadere a terra. Era così presa a guardare che non si accorse che ero sveglio. Improvvisamente il suo cellulare vibrò. Lo prese in mano e rimase qualche secondo a guardare lo schermo. Riuscii a leggere il messaggio che le era appena arrivato.Era di Tom. Diceva " io sto ancora aspettando il mio premio". Mille domande affollarono la mia mente ma furono presto bloccate dal suono del cellulare lanciato con violenza a terra da Kaya.

-"Ma che cosa succede?" le chiesi facendo finta di non aver visto la scena che era appena successa.

-"Oh nulla, mi è solo scivolato di mano il telefono...Torna pure a dormire" rispose.

Lei porta solo guaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora