Capitolo 5

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Dai rumori che provenivano dall'ingresso Marinette e Adrien si accorsero che Alya era appena scesa. Quando lei scendeva le scale lo faceva sempre di corsa, rischiando di cadere.

"Ehi ragazzi, di chi sono le valigie all'ingres-" anche lei si bloccò alla vista del nuovo arrivato, che era a sedere in una delle poltrone del salotto assieme ad Adrien e Marinette.
"E lui chi è?" Fece subito Alya.
"Lui è Nicholas Agreste" lo ripresentò il ragazzo "mio cugino."
In quel momento anche Nino varcò la soglia del soggiorno.
"Chi è il cugino di chi?" Domandò mettendosi il cappello.
"Mio cugino" disse nuovamente Adrien un po' scocciato.
"Io sono Nino" si presentò.
"E io Alya, la direttrice del Ladyblog, credo che tu ne abbia sentito parlare?"
"Ho sentito dire di Ladybug e Chat Noir, ma di questo Ladyblog proprio no."
"Ma com'è possibile" fece la mora "è il più famoso di tutta Parigi"
"Alya" la interruppe Adrien "lui viene da Londra"
"Già" affermò il ragazzo "ho vissuto a Parigi fino a 7 anni fa, ma poi mi sono trasferito. Comunque ho sentito di Ladybug e Chat Noir e ho cercato di seguire da vicino e approfondire molte delle loro azioni, devo assolutamente scoprire chi sono."
"Siamo in due!" Esclamò l'amica di Marinette.
"Ok ok" cominciò Adrien "basta parlare di ciò. Più che altro..." fece rivolgendosi a Nicholas "dove ti sistemerai? Perchè le camere sono tutte occupate"
"A questo non avevo pensato credevo di non trovare nessuno, ma invece..."
"Mio padre non ti ha detto che c'eravamo noi quando gli hai chiesto di usare la casa?"
"A dire il vero, non gliel'ho neanche chiesto...."
"Cosa?!" Adrien sgranò gli occhi "sai che mio padre andrebbe su tutte le furie se sapesse che qualcuno è qua senza il suo permesso?!"
"Eddai, se non fai la spia non lo saprà mai" disse l'altro con nonchalance.
Il biondo lo guardò con ostilità "il divano-letto è libero" disse con freddezza "ti puoi sistemare lì"

~~~

"Dai Nino muoviti" lo incitava Alya "non possiamo aspettarti tutto il giorno"
"Arrivo, arrivo" correva verso di loro, cercando di non inciampare; aveva dimenticato il cappello sul tavolo ed era tornato a prenderlo lasciando gli altri ad aspettarlo sotto al sole.
"Perfetto" esordì Adrien "andiamo prima che"
"Ehi, ragazzi" una voce li chiamò da dietro.
"Troppo tardi...." si rammalicò il biondo.
"Dai Adrien, sii gentile" gli disse sottovoce Marinette.
"Dove andate?" Domandò il cugino del modello.
"Alla spiaggia" disse Alya indicando la direzione.
"Ma guarda un po' che coincidenza" cominciò Nicholas mettendosi di fianco a Marinette "anch'io andavo proprio là"
"Ottimo" Adrien parlò a denti stretti e si affrettò a mettersi tra la sua ragazza e il cugino "ottimo direi."

Il mare era stupendo come il giorno prima e la temperatura di certo non si era raffreddata.

Plagg stava dentro la borsa di vimini di Marinette a mangiare una fettina di Camembert, quando vide arrivare Adrien.
Il ragazzo scorse qualcosa muoversi all'interno della borsa della sua ragazza.
"Plagg" bisbigliò "hai mangiato tutto il formaggio che ti avevo portato?!"
Il kwami fece un sorrisetto e ingoiò l'ultimo pezzettino rimasto.
"Ingordo di un kwami, ora non hai più, era tutto quello che era disponibile per oggi"
"Adrien con chi parli?" Nicholas si stava avvicinando al ragazzo.
"Nessuno"
"Allora cosa ci fai lì?"
"Marinette mi ha chiesto di andare a controllare una cosa nella sua borsa"
"Ma perchè parlavi?" Insistè lui.
"Non devo dare a te spiegazioni..." si affrettò a rispondere.
La luce del sole venne riflessa nell'anello di Adrien e accecò per qualche secondo il cugino di quest'ultimo.
"Che anello....particolare"
"Lo dico anch'io!" Esclamò Adrien con un sorriso forzato "e ora se non ti dispiace..." fece per alzarsi, ma l'altro lo trattenne.
"Non ne avevo mai visto uno simile. Posso?"
Allungò la mano verso il dito anulare della mano destra del biondo, che meccanicamente tirò indietro.
"No, no e no. Non se ne parla."
Adrien si alzò e si diresse nuovamente verso il mare.
"Non me la racconta giusta" bisbigliò Nicholas sfregandosi la fronte sudata per il troppo caldo.
Il ragazzo diede un'occhiata ai quattro  che sguazzavano in acqua, giocando e schizzandosi a vicenda.
Il suo sguardo ricadde sulla borsa di Marinette; si chiese cosa stesse facendo Adrien lì.
Gli sembrò di vedere qualcosa muoversi al suo interno.

Plagg captò delle strane sensazioni: qualcuno che non era il suo portatore o Marinette si stava avvicinando.
Mise in atto la sua arma infallibile: quando c'era qualcuno che si avvivinava i kwami avevano il potere di diventare immobili, simili a bamboline di peluche.
Plagg fece così, si irrigidì e restò immobile. Qualche secondo dopo il cugino del suo portatore aprì la borsa di vimini e vi infilò la mano.
"E questo cos'è?" Si chiese prendendo in mano quello strano 'peluche'.
Se lo rigirò nelle mani cercando di capire il perchè quell'oggetto si trovasse nella borsa di una ragazza.

"Ehi, Marinette" la chiamò. Non attirò solo la sua attenzione, ma anche quella del ragazzo che, appena sentì dire il nome della sua fidanzata, si mise sull'attenti.
"Cosa succede?" Si allarmò colei che era stata chiamata.
"Cos'è questa cosa?" Chiese sbatacchiando Plagg nella sua mano destra, in tutto questo il kwami era ancora immobile.
La corvina cacciò un urlo.
"Aaaaaaaah. LASCIALO IMMEDIATAMENTE" uscì dall'acqua di corsa andando verso l'ombrellone.
Adrien la seguì, il cuore gli cominciò a battere, se solo Plagg si fosse mosso per lui sarebbe stata la fine.
"Nicholas." Chiamò a gran voce il ragazzo "rimetti. A. Posto. Quella. Cosa." Scandì le parole.
"Voglio solo sapere cos'è!"
Intanto i due giovani erano arrivati dove si trovavano tutte le borse e la corvina aveva ripreso il kwami e lo aveva rimesso nella sua borsa.
"Con quale diritto vai a frugare nella borsa della mia ragazza?!"
Colui che era stato interpellato fece le spallucce: "Ho visto qualcosa muoversi e allora ho guardato."
"Ma questo non ti da una scusa per frugare nelle borse..." il biondo venne interrotto da Marinette: "tranquillo Adrien, l'importante è che il peluche sia stato rimesso a posto. Vero?" Incitò il fidanzato ad assecondarla.
"Oh, certo. La tua sorellina si arrabbierà se non glielo riporti." Inventò la scusa della sorella e Marinette continuò a reggere il gioco, sperando di ingannare Nicholas "Già. È il suo pupazzo preferito" poi si rivolse al moro "se lo è dimenticato nella mia borsa l'ultima volta che siamo andati in piscina."
Il cugino di Adrien li guardò un attimo "Ok, nessun problema" disse infine sorridendo a Marinette, per poi dirigersi verso il mare e andare dagli altri due che erano rimasti in acqua.

"Ok, nessun problema" Adrien imitò la voce dell'altro ragazzo "ora capisci perchè non lo sopporto, Mari? È un ficcanaso, non si fa mai gli affari suoi."
Marinette fece una risatina "Anche lui fa il modello?"
"No, anzi, studia per diventare stilista, a differenza di me vuole seguire la carriera del padre, mio zio." Spiegò Adrien.
"Ah, dal modo in cui si atteggia credevo che facesse il modello..."
"Perchè tu insinui che noi modelli siamo tutti antipatici e snob?!" La riprese il ragazzo scherzosamente.
Plagg cercò di attirare l'attenzione del suo portatore e della ragazza: "Ehi ragazzi....io sono ancora qui." Fece spuntando dalla borsa "ho usato troppe forze. Ho un calo di Camembert" disse in modo teatrale mettendosi una zampetta sulla fronte.
"Hai usato troppe forze stando immobile?!" Lo rimproverò il portatore.
Il kwami del gatto nero non lo ascoltò: "ho bisogno di Camembert."
"Mi dispiace non ne abbiamo" il ragazzo incrociò le braccia al petto.
"Aspetta" li fermò Marinette frugò in quella borsa ed estrasse un porta trucchi rosa, lo aprì e dentro c'era una scatolina rotonda.
"Camembert!" Esclamò Plagg andando ad abbracciare la scatola.
Marinette ridacchiò: "Lo sapevo che avresti finito tutto quello che Adrien ti aveva messo a disposizione e quindi ho provveduto."
"L'ho sempre detto che Marinette è una ragazza d'oro" il piccolo gatto nero fece una linguaccia al ragazzo che si girò dall'altra parte incamminandosi verso il mare: "Basta io mi arrendo."

~~~

Nicholas tirò da una parte Adrien che venne seguito da Marinette.
"Cosa vuoi?" Fece il biondo.
"Stavo pensando, correggimi Marinette se sbaglio, che Chat Noir abbia un'aria familiare"
Il ragazzo cominciò a sudare freddo.
"Marinette, secondo te Adrien non somiglia a Chat Noir?"

TAN TAN TAAAAAN

Cosa succederà dopo? Chi lo sà...
Io. Ah ah ah... oc la smetto non sono simpatica....

Ho deciso di aggiornare tutti i martedì (non prendetemi per pazza, lo so che oggi è mercoledì), per dare un'ordine.
L'altra storia verrà aggiornata ogni due giovedì per motivi di comodità e di tempo.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e a martedì prossimo.♡

(Scusate per eventuali errori)

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