"Con Adrien e Marinette!" Rispose subito Lila, compiaciuta.
A Marinette gelò il sangue, 'perchè?' si domandava 'Perchè proprio da noi?', ma la risposta era ovvia: a Lila piaceva ancora Adrien.
La corvina deglutì rumorosamente e fece un sorriso forzato che, però, sembrava più una smorfia di disgusto.
Il ragazzo non era da meno, pure lui era visibilmente preoccupato e aveva paura soprattutto per di Marinette.
Lila non si faceva scrupoli ad ottenere, seppur con la forza, tutto ciò che voleva.
Mise una mano sulla spalla della sua ragazza: "Tranquilla."
Marinette fece un respiro. In quel momento Lila li guardò e sorrise, ma quel sorrisetto sembrava più rivolto al biondo che alla ragazza.Marinette sperava che il trillo della campanella non arrivasse mai, ma ecco, il suono pervase le aule silenziose e impegnate ad ascoltare l'insegnante e poco a poco i ragazzi si alzarono diretti verso l'uscita.
La ragazza ripose il diario e l'astuccio nello zaino e lo richiuse.
Aiutò Adrien a mettere a posto la sua roba, poichè era rientrato in classe dopo il suono della campanella, e si indirizzarono verso la porta."Ehi, fermi." La vocina di Lila giunse alle loro orecchie "come ci organizziamo?"
Arrivò dai due mettendosi tra Marinette e Adrien.
"Per me non fa differenza." Ammise Adrien.
"Allore possiamo andare a casa mia." Propose Marinette.
"Ok" Acconsentì l'italiana.
"La ricerca è sulla costruzione della Torre Eiffel" continuò la corvina "quindi il libro di storia ci può tornare d'aiuto." Si fermò un attimo.
Adrien se ne accorse e si girò a guardare se andava tutto bene.
La ragazza mi mise le mai tra i capelli: "Il libro di storia! Ecco perchè non lo trovavo."
"Spiegati meglio." Sopraggiunse il biondo.
"Stamattina non l'ho ripreso dalla tua scrivania, l'ho lasciato lì da quando ieri sera abbiamo ripassato storia."
"E che problema c'è? Andiamo a riprenderlo."
"Scusate" si intromise l'altra "ma cos'è questa storia?"
"Semplicemente ho lasciato il libro a casa di Adrien, niente di strano. Menomale che me lo sono ricordata."Lila era ancora un po' titubante, aveva detto che quella mattina non l'aveva ripreso, quandò avevano ripassato la sera prima.
Non ci spiegava ciò, ma alla fine giunse ad una conclusione: Marinette aveva dormito da Adrien.
Questa cosa non le andava bene, nonostante sapesse che i due stavano insieme non si capacitava che il biondo era 'proprietà' di un'altra ragazza.
Nel pochissimo tempo in cui era tornata in Italia lui si era fidanzato, non se l'aspettava. Credeva che si scegliesse una modella, per questo si era tanto impegnata per apparire bella. Invece aveva scelto una semplice ragazza.
'Cos'ha quella che io non ho?' Si tormentava. Non si dava risposta, lei si vedeva perfetta, per lei la sua immagine era al centro del suo mondo.La camminata per andare a Villa Agreste sembrava infinita.
"Adrien, tu fai ancora il modello?" In realtà sapeva già la risposta, questo era solo un pretesto per cominciare il discorso è per arrivare a dire ciò che voleva.
"Ehm...si, perchè?"
"No, niente." Rispose Lila "Per informazione. Sai, pure io ho cominciato a posare per qualche linea di moda. Chissà se il destino non ci metta sulla stessa strada."
Sotto questa frase c'erano molti significati e Marinette li colse tutti.
"Come, scusa?" Domandò con una nota più alta del solito nella sua voce.
"Niente" Si affrettò a rispondere l'italiana.
La corvina diede uno sguardo ad Adrien, il quale cercava in tutti i modi di non incrociare quello di Lila.Spalancarono la porta della camera di Adrien e Marinette si precipitò a recuperare il suo libro di storia: "Bene, possiamo andare." Annunciò.
Si avviarono fuori dalla porta, ma Lila rimase dentro la stanza, non richiamando l'attenzione degli altri due.
Il suo sguardo si posò su una fotografia poggiata proprio sulla scrivania: ritraeva Adrien e Marinette abbracciati, stavano sulla cima della Torre Eiffel e lo sfondo era mozzafiato, probabilmente gliel'aveva fatta uno dei loro amici.
Con un gesto svelto diede una botta alla cornice che cadde a terra, frantumandosi.
"Ops" Disse compiaciuta "Non volevo."
Si affrettò a richiudere la porta e a raggiungere velocemente gli altri che che stavano scendendo le scale.~~~
Entrarono in camera di Marinette richiudendo labotola sotto i loro piedi.
Lila era un po' disgustata, non le piaceva essere immersa in tutto quel rosa.
Anche la corvina aveva molteplici foto di lei e il suo ragazzo attaccate alle pareti. Erano tutte su un filo e scattate da una polaroid.
"Bene. Da dove cominciamo?"~~~
Queen Bee se ne stava a sedere nei cornicioni di un palazzo e scrutava l'orizzonte, niente caos.
Era strano, solitamente accadeva tutto molto spesso, ma in quel periodo sembrava che si fossero cambiate le acque.La sua attenzione fu richiamata da una donna con un impermeabile nero e un cappello dello stesso colore che correva nella direzione dell'Arco di Trionfo.
Non ci dette tanto peso, ma quella era una cosa veramente insolita. Sembrava inseguita da qualcuno.
Aspettò qualche minuto ma non vide nessuno di sospetto è constatò che non c'era motivo di allarmarsi.Con agilità scese dal palazzo e cercò un posto tranquillo per detrasformarsi.
Continuò a camminare.~~~
Correva e si guardava alle spalle per vedere se la seguivano. Tutto libero.
Si voltò in avanti riprendendo a vedere dove andava e tutto d'un tratto andò a sbattere contro una ragazza da i capelli biondi.
Cadde all'indietro e la ragazza fece lo stesso.
Il cappello nero che portava finì a terra con loro rivelando la sua folta chioma di capelli biondi.~~~
Chloè restò perplessa, una donna le era appena venuta addosso facendola cadere.
"Ha bisogno d'aiuto?" Si offrì la ragazza.
La donna si affrettò a rimettersi il cappello in testa e a rialzarsi: "No grazie." Disse sbrigativa "Anzi, si."
Il suo tono era spaventato, si capiva.
Chloè restò ad ascoltare.
"Sapresti dirmi dov'è Villa A-" fu interrotta da delle urla di uomini.
Si guardò alle spalle e senza aggiungere più niente scappò, senza una meta precisa.~~~
"E per oggi abbiamo finito" Adrien si stiracchiò e si posò sulla chaise longue.
Il ragazzo guardò l'ora al cellulare: erano appena passate le sei del pomeriggio.
"Io devo andare." Informò le altre due.
"Vado pure io" Disse subito Lila "potremo fare un pezzo di strada assieme." Propose al biondo.
Lui era un po' incerto: "O-ok"
Si avvicinò a Marinette e le diede un bacio a stampo: "A domani principessa."
"A domani." A Marinette non andava tanto bene tutto ciò, infatti non smise di osservarli fino a quando non sparirono per le strade.Adrien e Lila camminavano assieme, lui si teneva ad una certa distanza, ma lei cercava di andargli sempre più vicino.
Il biondo se ne accorse e accellerò un po' il passo.~~~
Aprì gli occhi, si trovava in una stanza buia.
Improvvisamente una luce accecante si accese illuminandogli il viso, solo allora si accorse di essere stato legato ad una sedia.
"Guarda un po' chi abbiamo qua!" Una voce che conosceva si fece sentire.
"Tu. Perchè? Quanto mi vuoi tenere qua?
"Il tempo che basta."
"Ma non si accorgeranno della mia assenza?"
"Un sostituto è già entrato in azione." Rispose con compiaciutezza.
"Cos'hai fatto a Marinette?"
"Niente. Per ora."Scusate tantissimo per i ritardo, mi dispiace una sacco, ma, come avevo già detto su instagram, avevo un monte di cose da studiare e tantissimi compiti.
In questo capitolo ci sono cose molto importanti e, come sempre vi lascio col fiato sospeso fino al prossimo, dove, forse, ci saranno più spiegazioni. c:
La prossima settimana, se riesco, continuo anche le altre storie, ma come ho già detto, ho moltissimi compiti.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo martedì.♡
(Scusate per eventuali errori)
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