"Per diventare Queen Bee."
Chloè acquistò un'espressione stranita: "Q-queen Bee" ripetè piano e un po' insicura "cosa vuol dire?"
"Parigi ha bisogno di qualcun'altro che la protegga. Tu sei stata scelta." Le spiegò il piccolo esserino.
"Io...proteggere Parigi? E come? Come può una come me proteggere una città? Poi non ci sono già Ladybug e Chat Noir?" Per la testa della ragazza passavano mille domande.
"È questo il punto. Ladybug e Chat Noir. Loro non ce la faranno da soli ed è qua che entri in gioco tu. Queen Bee, la nuova supereroina!"
Appena quell'apetta disse l'ultima parola la bionda rimase pietrificata, una supereroina...
"Tu chi sei?" Pronunciò ancora a voce tremante.
"Io sono Pollen. Il kwami dell'ape."~~~
"Sono asciutti i miei vestiti?" Marinette si rammalicò nuovamente.
Il biondo alzò gli occhi al cielo e scosse la testa: "La risposta è la stessa che ti ho dato cinque minuti fa. No."
La corvina sbuffò.
"Come?! Non vuoi stare qui a casa mia?"
"Bhe, in questo momento preferirei essere in camera mia, sotto le coperte, con il computer acceso a guardare qualche serie su Netflix. Ma non ho mai detto che non voglio stare qui." Spiegò velocemete.
Adrien le si avvicinò e la guardò dall'alto: "Il tuo discorso non fa una piega, ma tutto quello che potevi fare a casa tua da sola, lo puoi fare qua con me."
Marinette lo guardò accigliata, non voleva cedere al suo sguardo, ma questo era troppo forte e lei non aveva ancora imparato a restistergli.Fuori il buio stava pian piano cominciando a prendere il posto del giorno, ma la pioggia ancora non cessava.
Lo squillo del cellulare di Marinette ruppe l'atmosfera silenziosa che regnava in camera di Adrien.
La ragazza prese il telefono dalla tasca dello zaino scoprendo chi era a chiamarla.
"È mia madre." Informò il fidanzato.
Accettò la chiamata e portò il dispositivo all'orecchio.
"Pronto?"
Dall'altra parte Sabine cominciò a parlare: "Marinette, si può sapere dove sei? Sono le sette e mezzo e mi risulta che la scuola sia finita da un bel po' ormai."
La corvina si era totalmente dimenticata di quel piccolo dettaglio, non aveva avvisato i suoi genitori che era a casa del suo ragazzo.
"Sono a casa di Adrien, fuori ci siamo presi un acquazzone e quindi siamo andati da lui."
"E quando avresti intenzione di tornare?" La mamma di lei era un po' seccata, si sentiva dal suo tono di voce.
"Bhe, non so...... fermo, ridammi il cellulare!"
"Pronto signora?" Adrien aveva strappato il telefono dalle mani di Marinette e aveva cominciato a conversare con la madre di lei.
"Si? Adrien sei tu?"
"Si sono io" rispose sbrigativo "visto che sta piovendo a dirotto e che i vestiti di Marinette sono tutti bagnati, perchè non la fa rimanere a dormire qui a casa mia?"
La ragazza improvvisamente diventò rigida come la pietra.
"Mi sembra un ottima idea." Il tono di Sabine cambiò da un momento ad un'altro, adesso sembrava molto simile ad una fangirl impazzita.
"Bene perfetto, arrivederci signora" poi girò il telefono verso Marinette "saluta la mamma, Mari."
"Ciao mamma." Sembrava una specie di zombie, era ancora incredula.
Adrien attaccò compiaciuto la chiamata: "Sembra proprio che la nostra cara Marinette debba rimanere a dormire qua per stasera."
"Ti odio."
"E io ti amo, come la mettiamo?"~~~
"Non credo di aver capito" Chloè si mise una mano sulla fronte.
Fortunatamente uno dei premi di quella kwami era essere paziente, quindi si preparò mentalmente e le rispiegò tutto: "Per trasformarli ti basta semplicemente dire 'Pollen trasformami' " vide la ragazza aprire bocca "Non ora, provi dopo. Ti puoi volare e hai una trottola. Ma non è un semplice oggetto, grazie a quella tu sarai in grado di creare tornadi potentissimi in grado di stordire chiunque. Questo potere lo potrai attivare pronunciando 'Strong Wind'. Capito tutto?"
La bionda era ancora un po' titubante ma annuì, più o meno aveva compreso di cosa si trattava.
"Vuoi fare un prova della trasformazione?"
"Ok." Adesso era più convinta "Pollen trasformami."
La kwami venne risucchiata nel ferma capelli a forma di ape e un faccio di luce gialla avvolse Chloè.
Piano piano questa si dissolse, rivelando la nuova supereroina supereroina di Parigi: Queen Bee.
Aveva i capelli raccolti in una coda con una specie di piccole antenne che uscivano dall'elastico. Il fermacapelli scintillava in testa alla ragazza; la tuta era gialla con delle strisce nere, il tutto molto simile ad un'ape.
Legata in vita aveva la trottola, anch'essa con la stessa fantasca del costume.
Sulla faccia una maschera impediva agli altri di riconoscerla.
Si guardò allo specchio, impossibile, non poteva essere lei.
Non si riconosceva nei panni di un'aiutante della giustizia.
"Pollen? Pollen dove sei? Fammi tornare normale!"
Nessuno le rispose, la kwami non poteva, in quanto era dentro il suo gioiello.
"Come faccio a tornare normale?" Intanto cominciò a camminare avanti e dietro per la stanza.
Cominciò a dire una serie di parole 'chiave' e finalmente la trovò: "Detrasformazione."
Altra luce; la ragazza riacquistò i suoi panni quotidiani e Pollen riappare nuovamente davanti a lei.
"Allora? Com'è stato?"
"Strano. È stato stranissimo..."~~~
Ormai era tardi, Adrien osservava Marinette che dormiva.
Si era addormentata nella poltrona mentre stavano guardando un film in tv.
Il ragazzo spense la televisione e si avvicinò alla ragazza. La prese delicatamente in braccio e si diresse verso il suo letto.
Le diede un bacio sulla guancia: "Buonanotte."~~~
La sveglia. Adrien aprì un occhio, non sapeva come aveva fatto, ma Marinette era accoccolata tra le sue braccia e dormiva beatamente, quasi gli dispiaceva svegliarla, ma doveva.
"Su che è mattina, dobbiamo andare a scuola."
La corvina mugolò qualcosa, ma il ragazzo non la capì.Marinette si striracchiò un po'.
Adrien era già in piedi.
"I tuoi vestiti sono lì" le disse indicando la sedia della scrivania.
Lei scattò in piedi, li prese e si diresse in bagno. In men che non si dica era già vestita e con lo zaino in spalla.
Per farla andare veloce si doveva motivarla ed era quello che aveva fatto Adrien: "Prima ti prepari e prima andiamo vi da casa mia." Dopo queste parole lei era sullo stipite della porta per aspettare l'altro e uscire.Mancavano venti minuti al suono della campanella e loro erano per strada, diretti verso l'edificio.
Varcarono la porta della classe in anticipo, ancora non c'era quasi nessuno."Buongiorno Adrien!" Una voce familiare si fece sentire alle spalle del ragazzo.
I due si girarono, Lila era lì in piedi sorridente.
Guardò un po' male la corvina: "Ciao Marinette."
"Ehm, ciao."
La ragazza riconobbe l'ostilità nella voce dell'altra e sotto sotto era un po' preoccupata, non le piaceva per niente.Tutti, nel giro di pochi minuti, cominciarono ad arrivare e a mettersi a sedere nei loro posti.
Anche Chloè arrivò, indossava una gonna gialla e un maglioncino color crema con sopra appuntata la spilletta di sua madre.Adrien rimase paralizzato alla sua vista e Marinette se ne accorse.
"Cosa succede? Perchè la guardi così?" Gli domandò.
"Q-quella spilla. Perchè ce l'ha lei?"
"Di cosa parli, Adrien?"
"L-la spilla di mia madre, no non può essere, quella spilla è andata persa. Perchè ce l'ha Chloè?"
La corvina non disse nulla, intanto la bionda aveva preso posto nel suo nuovo banco.
"Ci sono solo due esemplari di quella spilla, perchè la fece mio nonno, una era di mia madre e l'altra si dice che non fu mai ritrovata." Spiegò il ragazzo.L'entrata della professoressa fermò i pensieri del biondo e il chiacchiericcio generale che si era creato nella classe.
"Buongiorno ragazzi."
Tutti risposero al saluto e si alzarono in piedi come era buona educazione fare."Avevo pensato di assegnargli una ricerca da portare a termine entro un mese, così da riprende un po' l'andamento scolastico."
Tutti, alle parole della Bustier, furono felici e cominciarono a chiedere ai compagni vicini o davanti a loro di poterla fare insieme.
"Fermi tutti" intervenne la prof "questa la svolgerete con il vostro compagno di banco, che vi vada bene oppure no, ma visto che Lila è nuova, le daremo l'opportunità di scegliere con chi andare e, di conseguenza, Sabrina andrà con Ivan che è da solo."
Quest'ultima fece una piccola smorfia, l'idea di andare con quel ragazzo non le piaceva affatto, ma si affrettò ad andare accanto a lui per concordare i piani.
"Allora Lila" fece la Bustier rivolgendosi all'italiana "con chi vuoi andare?"
Lei si guardò un po' intorno, ma aveva già la risposta pronta.
Fece un piccolo sorriso soddisfatto.
"Con Adrien e Marinette."Buonasera ragazzi miei :)
L'immagine sopra non c'entra nulla, vi volevo solo chiedere se vi piace, l'ho fatto io. *-*
È ricominciata la scuola e spero che vi vada tutto bene.
Il liceo è duro, ma per ora si sopporta tutto. ;)Lila ha approfittato per andare da Adrien e Marinette e chi dà cosa combinerà...
Delle cose hanno cominciato un po' a spiegarsi, ma sta a voi capirle.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima.
(Scusate per eventuali errori)
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