Cap.9

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Dopo aver raggiunto la gelateria ordinammo due coni,il mio con solo fior di latte mentre quello di Fede al cioccolato. Ci sedemmo nel tavolino che stava fuori cominciando a parlare del più e del meno,i suoi genitori possiedono una casa discografica dove appunto cercano di far diventare famoso,ma a quanto ho capito mancava una parte nel suo gruppo per farlo diventare speciale e completo,un amico,una persona che possa capirlo e che possa essergli accanto nei momenti bui.

Fede:"hahaha"cominciò a ridere davanti i miei occhi come un pazzo,il motivo? Bho.

Io:"che c'é di tanto divertente? Ho qualcosa in faccia?!" dissi preoccupata cominciando a passare un tovagliolo in tutta la bocca e sulle guance,ma dove cazzo mi sono sporcata?

Fede:"hai del gelato sul naso!"disse continuando a ridere. Ah sì? Ora lo faccio ridere io...provochiamolo un poco a questo ragazzo. Mi misi anche del gelato al lato della bocca quasi a toccare le labbra.

Io:"puliscimi schiavo,o sennò accadranno cose molto brutte per te."
Mi alzai per raggiungere la persona che stava davanti a me sedendomi sulle sue gambe.

Io:"forza" non perse un minuto che con un tovagliolo mi pulì il naso mentre per la bocca mi leccò via il gelato, poi così d'improvviso prende e mi bacia sulla parte dove prima era messa la macchia...era questo dove volevo arrivare.

Fede:"allora per il regalino dobbiamo-"non gli lascio finire di parlare che mi fiondo sulle sue labbra facendo nascere un bacio dolce e deciso portandolo a ricambiare allo stesso modo. Finito il bacio ci alzammo continuando a tenere incollati i nostri sguardi senza rompere quel legame che li univa.

/ ALLORA!! ORA CI SARÀ UNA PARTE DELLA QUALE ALCUNE PERSONE NON E SOTTOLINEO NON DEVONO LEGGERE! CAPITO? Potete tornare alla lettura se volete./

Fede:"che dici di tornare a casa?" annuì,tronammo in casa dopo pochi minuti di camminata,chiusa la porta Fede si buttò con un bacio pieno di foga sulle mie labbra facendo passare dentro la mia bocca le nostre lingue in un movimento incontrollato. Allungai le mie braccia per poi posizionarle dietro il suo collo,con un gesto deciso alza le mie coscia portandole ad allacciarsi alla sua vita nel tentativo di non cadere per poi portarmi nella mia stanza dove poi mi adagia delicatamente sul letto continuando a lasciarmi sul collo baci umidi e dolci.

Fede:"che ne dici di liberarci di questa" dice tirando leggermente con i denti il colletto della mia camicia togliendomela subito dopo da una mossa veloce e decisa. Per l'imbarazzo misi sopra il reggiseno le mie braccia per coprirmi il più possibile,non mi sono mai fatta vedere da un ragazzo in questo stato,mai e dico veramente mai.

Fede:"non ti vergognare del tuo corpo,sei bellissima." sorrise dolcemente passando la punta delle sue dita sulla mia guancia arrossata.
Continuammo a scambiarci baci passionali finché non decisi di far pressione verso il basso ai suoi pantaloni buttandoli il più lontano possibile dal letto,facendo lo stesso alla sua maglietta e lui ai miei pantaloni. Dopo tutti quei baci passo a qualcosa che non mi sarei mai aspettata,si alzò dal letto per uscire dalla stanza,perché?

Io:"Fé?"

Fede:"sto arrivando un attimo!" disse per poi tornare con dei cubetti di ghiaccio dentro un bicchiere,che ci vuole fare? Sto cominciando a preoccuparmi.

Io:"che vuoi fare con quel ghiaccio?"

Fede:"non ti preoccupare tesoro,adesso ci divertiamo" ghignò,si mise sopra di me mettendo tra i denti uno dei tanti cubetti cominciando a passarlo per tutta la mia parte intima facendomi scappare un gemito incontrollato dalle mie labbra. Appena sciolto cominciò a leccare l'acqua del ghiaccio appena sciolto togliendo di scatto i miei slip e il mio reggiseno.

Io:"Fede...devi sapere...che io..."

Fede:"sei vergine non ti preoccupare...renderà tutto più interessante,tranquilla"mi girò di scatto posizionandomi a pancia in giù verso il materasso. Inserì nella mia apertura un dito cominciando a muoverlo velocemente facendo uscire dalla mia bocca gemiti di piacere.

Fede:"questo era solo un assaggio...allora sei pronta?" annuì pronta ad accettare la sua penetrazione che fu delicata ma allo stesso tempo molto in fretta,ormai il silenzio della stanza era stato bloccato dal suono dei miei gemiti e dalle scoccate che ormai si erano fatte regolari e intense.

Io:"t-ti prego...p-più veloceee" dissi,ormai non avevo più controllo di me stessa,i miei gemiti si sono trasformati ormai in urla nelle quali nominavo la persona che il quel momento stava unendo in quell'istante i nostri corpi in uno solo.

Passammo un'altra mezzora a continuare finché ormai privi di energia ci addormentiamo sotto le coperte io con la testa sopra il suo petto e le sue braccia muscolose legate ai miei fianchi.

Ti ricordi di me fratellone? | FEDERICO ROSSI | [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora