Reece non aveva mai avuto molte certezze.
A dire la verità non era sicuro proprio su nulla, da cosa voleva mangiare per pranzo a cosa voleva farne della sua vita.
Aveva finito le superiori l'anno prima, si era preso un periodo di pausa dagli studi per capire cosa voleva davvero, ma non essendo arrivato ad una conclusione, pensava di non proseguirli.
Al momento era un aspirante modello, sapeva di essere attraente e molti fotografi lo volevano, perciò si manteneva così.Un'altra cosa di cui non era sicuro era Michael; gli piaceva, certo, ma a lui erano piaciute tante persone.
La verità è che lui non sapeva proprio farci con le relazioni: aveva avuto mille cotte diverse e non riusciva mai a combinare nulla. Non perché non volesse, ma perché proprio non sapeva come comportarsi ed evidentemente le persone perdevano l'interesse.I due erano seduti ad un tavolo in un bar, l'atmosfera era accogliente e davanti a loro c'erano due cioccolate calde fumanti.
Reece indossava una grande felpa grigia e un cappellino a nascondere i suoi ricci, per la delusione di Michael che li adorava. Anche lui indossava una felpa, di colore nero, decisamente troppo grande per lui, tanto che le maniche gli coprivano le mani.Reece trovava Michael davvero bello, ma non come quei soliti ragazzi carini che vedi per strada e poi te ne dimentichi; aveva una bellezza unica, tutta sua, di cui non ci si stancava mai. La pelle pallida e i capelli tinti ora di biondo, il collo scoperto e i suoi occhi verdi, pensò in quel momento che fosse il ragazzo più bello che avesse mai visto.
"Cosa guardi?" chiese Michael ingenuamente, con un mezzo sorriso stampato sul volto.
"Niente di che, mi chiedo come si possa essere così bianchi, hai mai provato ad andare in spiaggia? Se vuoi ti ci porto questa estate", rispose il riccio, cercando di nascondere la vera ragione per cui fissava così intensamente il ragazzo davanti a lui.
"Oh, mi vuoi portare in spiaggia? Già mi chiedi un appuntamento?" lo prese in giro il biondo, prima di bere un sorso della sua cioccolata, macchiandosi leggermente al di sopra delle labbra.
Reece sorrise leggermente guardandolo, prima di pulire con un fazzoletto il residuo dalla sua pelle, approfittandone per guardare quelle labbra che tanto gli piacevano.
Michael arrossì per qualche secondo, per il gesto inaspettato, prima di tornare a schernirlo con un "Grazie, mamma".Uscirono dal bar poco dopo, l'aria fredda di New York si scontrò con i loro visi, Michael si strinse nella sua enorme felpa.
"Ti porto in un posto."
"Dipende, è caldo?"
"Certo, pensi che ti farei morire di freddo?" chiese sorridendo Reece. Era davvero bello.Entrarono in un ampio negozio di musica, pile di dischi e vinili.
Michael iniziò a guardarsi attorno come un bambino, prima di correre verso la categoria rock e ritrovarsi tutti i suoi album preferiti.
"Ehi, non è mica tutto qua", disse Reece, facendogli segno di seguirlo verso una rampa di scale a chiocciola in legno.
Al piano di sopra, si trovavano un divano, un gira dischi, un mini frigo e uno scaffale pieno di libri, oltre ad un televisore e una console per videogiochi.
"Dio, tutto questo sembra il paradiso, dovrò portare la mia fotocamera e immortalarlo perché non sembra vero!" esclamò il biondo con un sorriso a trentadue denti.
"Tu fotografi?" chiese incuriosito Reece.
"Nulla di che, è un passatempo. Mi piace molto, tutto qua."
"Interessante." rispose con leggero divertimento Reece.
"E tu?"
"Sono una specie di modello, se così vogliamo dire. Molti fotografi vogliono lavorare con me, mi fanno qualche foto e finisce lì. Non capisco il loro interesse verso di me sinceramente, ma mi va più che bene."
Michael accennò un sorriso.
"Ecco da dove viene la mia irrefrenabile voglia di fotografarti ad ogni tuo minimo movimento."Reece si avvicinò al gira dischi, mise un album dei Nirvana e tornò a sedersi sul divano con Michael.
"Amo questo posto, dovremmo tornarci più spesso. Aspetta, ma possiamo stare qua?"
"Un mio amico ne è il proprietario, starà via per un po' e lo gestisco io. Perciò possiamo tornarci quanto vuoi. Questo significa che ci vedremo di nuovo?"
"Reece, io non penso di volere più di una semplice amicizia."
A quelle parole, Reece si avvicinò e lo baciò.
Michael non si ritrasse neanche per un secondo e ricambiò il bacio.
Quando si staccarono, il moro disse, guardandolo negli occhi "Magari a te stesso puoi mentire, ma a me no".- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Spazio autriceIl capitolo è abbastanza corto, lo so, ma volevo aggiungere qualcosa di diverso! E staccare un po' l'attenzione da Calum e Jasmine, siccome non c'è molto da dire dopo il capitolo smielato precedente.
Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere se volete altri approfondimenti su Reece e Michael! A me piacciono tantissimo💘
Piccolo spoiler: avremo una new entry nel prossimo capitolo! In realtà non era programmata, mi è venuta l'idea sul momento quando ho visto una foto su Instagram, lol.
Vi sta piacendo la storia? C'è qualcosa che non gradite? Mi fa piacere sentirvi, ricordatevelo!Al prossimo capitolo, la vostra Nat💞
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The Fight; cth
Fanfiction"Io lotterò per la mia gente, come la mia gente nel passato ha lottato per me e per i diritti che ho ora. Io lotterò per noi, che abbiamo paura di essere uccisi per strada solo per il colore della nostra pelle. Non rimarrò in silenzio, non un'altra...