Maya si guardò attorno: i suoi amici al tavolo erano così felici, ridevano e scherzavano, come al solito. Non fraintendiamo, anche lei era felice, era in pace con sé stessa e adorava la sua compagnia, ma capitava che anche lei avesse bisogno di amore, della consapevolezza di piacere a qualcuno nonostante i suoi difetti.
Dall'altra parte del tavolo, mentre Maya ascoltava tutti quei discorsi senza senso, Luke aveva lo sguardo fisso su di lei. Inutile dire che non era ancora riuscito ad attirare la sua attenzione, sembrava impossibile da raggiungere.
I suoi occhi si posarono su di lui, la maggior parte delle persone in quella pizzeria guardava lei, ma lei osservava lui. Lo osservava e si chiedeva perché lui fosse così ostinato ad avere un briciolo delle sue attenzioni, lui che poteva avere qualsiasi ragazza volesse. Luke mostrò un leggero sorriso, e per la prima volta, lei non vide un sorriso sfacciato e sicuro di sé, vide un sorriso timido, compiaciuto.
Qualche strana risata di Michael risvegliò entrambi dai propri pensieri e ricominciarono a seguire il discorso. Maya si soffermò sul ragazzo davanti a lei: il braccio di Michael era posato sulle spalle di Reece, entrambi sorridevano come dei bambini alla vista di un parco giochi. E si chiese se, un giorno, sarebbe arrivato qualcuno ad amarla.I ragazzi uscirono dal locale, quasi tutti erano leggermente brilli e si incamminarono per le strade affollate di New York. Maya alzò lo sguardo verso il cielo, circondato da grattacieli. Amava quella città, non avrebbe mai voluto lasciarla. A New York puoi essere te stesso, perché la maggior parte della gente che ti vede se ne frega di quello che fai. Jasmine stava canticchiando qualche canzone di Natale con Michael, ridendo fino alle lacrime, e nessuno ci prestava attenzione. Vivi e lascia vivere sembrava il motto di quella città di notte, e lei ne era semplicemente affascinata.
"Ti rendi conto che ti sei staccata dal gruppo di qualche metro, vero?"
Sussultò al suono della voce di Luke.
"Sì, quindi?"
"Sai, capisco perché non hai un fidanzato."
Maya restò in silenzio qualche secondo, non capendo se erano le parole in sé a farle male, o il fatto che per un attimo aveva reputato Luke diverso.
"Cosa scusa?" riuscì a chiedere, cercando di non far notare il suo dispiacere.
"No, aspetta, non prenderla nel modo sbagliato. È solo che non penso che molte persone, specialmente della nostra età, riuscirebbero a starti dietro."
Maya era sempre più confusa, cosa cercava di dire?
"Tu sai chi sei e sai cosa vuoi fare nella vita. I tuoi occhi si illuminano quando parli delle tue passioni, e non hai paura di uscire dagli standard della società ed essere chi vuoi essere. E questo... questo spaventa le persone. Iniziano a vederti come un essere intoccabile, perché invidiano il modo in cui entri in una stanza a testa alta senza paura di cosa penserà la gente di te."
Le sue parole la lasciarono spiazzata, ma allo stesso tempo rincuorata. Sapeva di essere molto sicura di sé, ma non credeva di dare quell'impressione.
"Forse... forse hai ragione. Ma dovrei cambiare qualcosa, per non spaventare più le persone che vogliono avvicinarsi a me?"
"Cosa? No, no, assolutamente. Era solo un'osservazione, non c'è nulla di male in te. Chi vorrà davvero avvicinarsi a te lo farà comunque, Maya, andrà oltre a quella paura di non essere abbastanza per una come te."
Lei sorrise lievemente, magari aveva giudicato male Luke per tutto quel tempo. Magari era qualcosa di più di un bel ragazzo dagli occhi azzurri.
"Perché ti ostini a volere le mie attenzioni? Cosa ci vedi in me?"
"Tu sei diversa dalle altre..." fu interrotto immediatamente.
"Oh no, non vorrai mica iniziare il discorso denigrando le altre donne, Luke. Ancora non mi conosci?"
Lui sospirò, si sentiva sempre di fare la mossa sbagliata con lei.
"No, io intendevo... fammi ricominciare, okay? Il punto è che tu non sei solo una ragazza carina, sei tante cose. E questo tuo continuo respingermi, evitare il mio sguardo, mi ha fatto capire che avevo bisogno di qualcuno con cui litigare e dover cedere per primo. Non voglio qualcuno che cada ai miei piedi, per una volta voglio riuscire a meritarmi qualcosa."
"Ha qualcosa a che fare con il tuo amato padre ricco?"
"Perspicace! Onestamente? Sì. Ho sempre avuto tutto servito su un piatto d'argento, fino a portarmi ad odiare qualsiasi cosa ottenuta con facilità."Luke si era davvero stancato della sua vita perfetta. Sapeva di non doversi sforzare per nulla, perché quando hai i soldi arrivi comunque dove vuoi. Lui voleva dissociarsi da quello stile di vita basato solo sul denaro: voleva lavorare sodo per qualcosa, guadagnarsi i risultati da sé ed essere orgoglioso per non aver mai smesso, anche quando tutto sembrava difficile. Dov'era il gusto nell'avere tutto senza neanche provarci? Maya era la sua metafora, la sua dimostrazione che anche lui poteva guadagnarsi quello che desiderava senza aiuti, senza soldi. Era il suo inizio ad un nuovo stile di vita.
Maya scoprì tante cose su di lui quella sera. Adorava How I Met Your Mother, ascoltava tantissime band e non aveva mai guardato il Titanic. Ma aveva anche scoperto che suo padre non gli aveva mai dato vere attenzioni perché preso dal suo lavoro, che sua madre si lasciava sottomettere e non apriva mai bocca per esprimere le sue opinioni, e che entrambi dimostravano affetto solo con beni materiali. Dopotutto, quel ragazzo che sembrava tanto superficiale si portava molto dentro, e lei voleva saperne ancora.
Non pensava fosse possibile trovare qualcuno dalla mente bella tanto quanto il suo viso, ma ora ce l'aveva davanti.- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Spazio autriceEhilà! Mio padre stasera ha scoperto che scrivo una ff e vuole iniziare a leggerla, rido, ho appena trovato il mio più grande fan. A dire la verità un po' mi vergogno a sapere che legge cosa scrivo, ma è un semplice passatempo e non ci do tanto peso. Se stai leggendo, ciao papi!
Torniamo a noi, lo so che volevate che approfondissi qualcosa su Luke, anche se in realtà sto trascurando tantissimo Ash. Magari più avanti farò un capitolo su di lui!
Oggi è il 12 Agosto e i ragazzi sono in Corea del Sud, stanno per tornare in tour e non sapete quanto mi mancava vederli sul palco.
Cooomunque, ho un'idea per una prossima ff, sarebbe su Luke e tratta un argomento un po' delicato. Stavo pensando però, a quando potrei iniziarla, credo passerà un bel po' di tempo. Io avevo intenzione di finire questa ff entro fine agosto, perché poi inizia la scuola e sarei un po' impegnata, non vorrei sovraccaricare il tutto. Però ho così tante idee e vorrei iniziare l'altra ff al più presto! Magari la scriverò durante qualche giorno libero, ma di sicuro ci metterò di più che con questa.
Okay ora ho finito, promesso, lol.Al prossimo capitolo, la vostra Nat💞
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The Fight; cth
Fanfiction"Io lotterò per la mia gente, come la mia gente nel passato ha lottato per me e per i diritti che ho ora. Io lotterò per noi, che abbiamo paura di essere uccisi per strada solo per il colore della nostra pelle. Non rimarrò in silenzio, non un'altra...