Capitolo 18: Lei è solo un giocattolo

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Laughing Jack pov's

Zalgo entrò in casa e si diresse verso la cucina dove si trovava Max, appena arrivato sullo stipite della porta bussò sul muro facendo girare la ragazza verso di se -Ciao Max- -Chi sei?-
-Credevo che Jeff ti avesse parlato di me, sono Zalgo- Max si pietrificò sul posto e indietreggiò di alcuni metri, Zalgo parve soddisfatto della sua reazione - Vedi Max, il tuo sangue per me è molto importante, che ne diresti di venire via senza fare tante storie almeno mi fai risparmiare tempo?- -Lei non viene con te- Zalgo si voltò verso di me -Oh e come mai?- -Perché lei è mia e basta, nessuno tocca le mie prede- -Preda caro Jack? Per te Max è solo una preda?- -Si- Lui scoppiò a ridere - Rammenti Jack che a me nessuno può mentire?- Mi si avvicinò lentamente all'orecchio -Per te non è solo una preda Jack- Gli ringhiai -È solo una preda- Lui ridacchiò -Certo certo, e io sono babbo natale- Si diresse verso Max -Lasciala stare Zalgo- Ci voltammo tutti verso la voce e, sulla soglia della porta, c'era Slender assieme a Ticci Toby, Masky e Hoodie, i suoi proxy. Zalgo Ringhiò -Slender... Non credo che sia affar tua questa ragazza- -Ti sbagli Zalgo, sono affari mia eccome- Slender fece qualche passo verso Max per poi farla voltare e farle uno squarcio sul retro della maglia mostrando così la sua schiena nuda, si notava una specie di livido sulla scapola destra, Slender posò due dita su di esso, Max iniziò a tremare e a emettere dei lamenti e poco dopo il livido si stava lentamente mutando in un simbolo composto da un cerchio ed una X al centro, sia io che Zalgo sgranammo gli occhi e io spostai lo sguardo su Slender -Brutto stronzo quand'è che l'hai marchiata?!- -Anni fa, poco dopo che accadde quell'incidente con l'altra ragazzina- Spostai lo sguardo su Zalgo che stava guardando Slender con disprezzo -Brutto Polpo maledetto... Ragazzi andiamocene, ma non pensiate che sia finita qui, avrò quel sangue- Detto ciò scomparì in una nuvola di fumo assieme ai suoi scagnozzi -Masky Hoodie mettete Max sul divano- Prima che Masky e Hoodie sfiorassero Max io mi posizionai davanti a  lei -Voi non la toccherete neanche con un dito, e tu Slender, vedi di starle alla larga- -Jack, lei è di mia propietà- --Ti sbagli, lei appartiene alla prima persona che le ha messo il suo simbolo, e il mio lo ha da prima che lasciasse l'inghilterra- Con un artiglio squarciai appena la scollatura della maglia e le sfiorai il collo dove apparve il volto di un jolly in bianco e nero che sorrideva, Slender parve sorpreso come i suoi Proxy -Lei è mia e basta- Slender tirò un sospiro - Bene, in ogni caso va protetta, se la prende Zalgo non farà una bella fine, ne lei ne noi e lo sai bene- Annuii e presi in braccio Max per poi dirigermi verso le scale -Slender tu e i tuoi Proxy potete restare se volete, ma non toccate Max-
Mi diressi nella mia stanza e la posai sul letto per poi guardarla. Alcuni minuti dopo sentii bussare alla porta, la aprí per poi ti trovarmi davanti Jason con delle sue Bambole, alzai un sopracciglio incuriosito -Come mai ci sono anche le tue bambole?- -Ho visto che la maglia di Max ormai era distrutta e ho pensato di far fare dalle mie bambole un vestito comodo e resistente, lo hanno finito poco fa e hanno deciso di portarlo a Max per farglielo mettere- -ok, datelo a me che la cambio- Mi abbassai all'altezza delle bambole per farmi porgere il vestito ma quest'ultime mi scansarono e mi chiusero la porta dietro, mi alzai guardando la porta stupito -Sono sempre ragazze trasformate Jack, non ti lasceranno spogliare Max molto facilmente- Disse ridacchiando Jason -Sono le tue bambole, dovrebbero obbedirti- -Si ma senza un pò di ribellione che divertimento c'è? E credo che tu lo sappia meglio di me visto che aspetti sempre che Max si ribelli- -Taci Jason- Lui scoppiò a ridere - Senti Jack, cosa intendeva prima Zalgo? Provi qualcosa per Max?- Guardai il mio amico e tirai un sospiro, a lui potevo dire tutto, era il mio migliore amico, l'unico che mi capiva veramente ma sinceramente... Neanche io sapevo rispondere a quella domanda - Non lo so Jason... Non so se quello che sento è un sentimento buono nei confronti di Max o solo un istinto omicida- Lui mi posò un amichevole mano sulla spalla regalandomi un sorriso come per dirmi "tranquillo, ti capisco" -Lo sai anche tu Jason... Non ho mai provato amore verso qualcuno se non per mia sorella, che poi provarlo verso un parente è diverso che provarlo verso una persona che non si conosce- Lui Annuii -Tranquillo Jack, prima o poi lo capirai quale dei due sentimenti stai provando, ma fino ad allora sarà meglio aiutare Max, lo hai sentito Zalgo, non te la lascerà molto facilmente, verrà sicuramente a prenderla- Spostai il mio sguardo verso la finestra e guardai il cielo dove la luna ne faceva da padrone sminuendo le stelle -Ho deciso, addestrerò Max in modo che sappia difendersi da Zalgo, io potrei venir ferito o essere assente nel momento in cui Zalgo decida di attaccarci, quindi sarà meglio addestrarla-. Scesi con Jason al piano di sotto dove c'erano ancora Slender e i suoi proxy, passai davanti ai proxy per poi avvicinarmi a Slender -Ho deciso di addestrare Max- Slender annuii come ad acconsentire la mia decisione, anche se non me ne facevo nulla del suo consenso, poi mi voltai verso Jason, Candy e i Proxy -Ho deciso che addestreremo Max, e tutti voi dovrete collaborare- Jason e Candy annuirono mentre Toby si alzò e si avvicinò a me  -E perché dovremmo prendere ordini da te?- Lo presi per la felpa sollevandolo da terra fino alla mia altezza, gli tolsi gli occhiali e lo guardai dritto negli occhi -Te lo dirò in modo che anche tu lo capisca Rogers, se non addestriamo Max, Zalgo  riuscirà a prenderla e  di conseguenza Avrà libero accesso al suo sangue. Se Zalgo ottiene quel sangue per lui sarà una passeggiata uccidervi e neanche il tuo caro operatore riuscirebbe a sconfiggerlo- -Potremmo sempre difenderla noi- Esclamò Hoodie, Toby ghignò appena come a dire "Infatti", senza distogliere lo sguardo da lui risposi all'affermazione di Hoodie -Anche Zalgo ha dei Proxy, se riuscissero a uccidervi, ferirvi o solo a distrarvi lui avrebbe poi libero accesso a Max, e a quel punto sarebbe stato tutto inutile- Sentí in un lieve sussurro la frase "Ah.. Non ci avevo pensato" E vidi scomparire quel ghigno dalla faccia del castano - Siamo sicuri che però tu lo faccia per te stesso e non per proteggere Max? Da quel che ha detto Zalgo tu provi qualcosa per quella ragazza- Aumentai la presa sulla felpa di Toby e lo sbattei al muro fissandolo sempre negli occhi -Per me Max è solo un giocattolo, un giocattolo raro e conteso da molti per quello che ci si potrebbe fare, ma che comunque alla fine rimarrà con il suo proprietario che deciderà la sua fine- Toby mi osservò -Ma comunque tu non sei superiore a noi, non ci puoi comandare!- Lo avvicinai ancora di più alla mia faccia e sorrisi fissandolo negli occhi -Oh povero e ingenuo ragazzino ti credi forte vero? Sei solo un mocciosetto con due accette e che uccide sotto gli ordini di un essere senza volto, credi di non avere paura di nulla? Povero ragazzo, io so cosa ti terrorizza!- Spalancai gli occhi ed entrai nella sua mente. Mi ritrovai in un salotto ben arredato, c'era un divano rosso, un mobile con sopra la TV, una piccola libreria e delle mensole con vari oggetti e foto, poi, dietro al divano, c'era Toby con in mano un coltello sporco di sangue, il suo sguardo era puntato a terra mentre il suo corpo veniva percorso da alcuni tic, seguí il suo sguardo fino ad un cadavere di un uomo steso a pancia in su sul tappeto grigio sul quale si era formata una pozza di sangue, sorrisi appena e dopo poco sentí dei passi, alzai lo sguardo e vidi dietro a Toby una donna che si copriva la bocca shoccata e osservava Toby terrorizzata, indietreggiò per poi sparire in cucina, dopo di che si fece tutto buio, stavo cambiando ricordo. Sentí il rumore di ruote che slittavano, un forte rumore, e poi le sirene della polizia, l'oscurità spari e davanti a me c'era una macchina completamente distrutta, e sul lato del passeggero c'era il corpo mezzo mutilato di una ragazza dai capelli biondi, poco più in la, vicino all'ambulanza c'era Toby che piangeva e urlava finché non lo portarono via assieme alla stessa donna della scena prima, osservai nuovamente la ragazza bionda e poi tornai nel mondo reale, la faccia di Toby era completamente cambiata, era terrorizzato e delle lacrime gli solcavano le guancie, ghignai -Hai paura di vedere tua sorella nei tuoi sogni vero?- Lui chiuse gli occhi e io lo lasciai andare facendolo cadere a terra, lo guardai per un secondo e poi mi diressi verso la porta -Io esco, badate a Max- Detto ciò scomparsi in una nuvola di fumo nera per poi ricomparire in un parco giochi non molto lontano dalla casa, guardai i bambini che ridevano e giocavano per poi tirare fuori delle caramelle, un bambino mi si avvicinò e gli porsi una caramella, quando il bambino la prese gli conficcai i miei artigli nella testa, lo presi in mano e gli stacca i quest'ultima, risi di gusto mentre sentivo il liquido caldo e scarlatto scivolarmi sulle mani, osservai gli altro bambini e ridacchiai. Mi era tornata la voglia di uccidere.

⚠️REVISIONE⚠️Laughing Jack Il Demone Della ScatolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora