Capitolo 9:E' giunta l'ora della vendetta (pt 1)

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Laughing Jack pov's

Stavo seduto sul divano a fissare il televisore pensieroso, quando iniziò a dare di matto -Ma cosa..- Mi alzai dal divano sbuffando e iniziai a dare dei colpi al lato della tv quando alla fine rimase in statico, sbuffai sonoramente e guardai arrabbiato la tv, feci per tirargli un pugno quando lo schermo divenne nero e apparve la scritta "Ben Drowned" -Oh cazzo, Jason! Candy! Dobbiamo andarcene!- Vidi Jason e Candy correre giù per le scale e mi guardarono stupiti -Che succede?- Indicai la tv e appena notarono la scritta andarono verso la porta con me dietro di loro, ma appena aprimmo la porta qualcosa ci prese sollevandoci da terra, guardai alla porta e riconobbi lo Slenderman che ci aveva bloccati coi suoi tentacoli neri come la pece, dopo poco dal salotto vidi spuntare Ben Drowned che sorrideva -Ciao Jack- Lo guardai ringhiando e poi rivolsi nuovamente la mia attenzione a Slender -Cosa vuoi Slender?- -Dov'è la ragazza Jack?- -Che ragazza?- -La ragazza a cui stai dando la caccia!- Sorrisi e Slender mi lasciò mi misi le mani dietro la testa come per rilassarmi e incrociai le gambe, sempre sorridendo risposi -Non ho idea di cosa tu stia parlando- Deducei da come stringeva i pugni che era molto arrabbiato -Jack non mi prendere in giro! Ho pagato Ben per tener d'occhio la ragazza mentre ero via e lo ha fatto da due settimane a questa parte, e guarda caso ogni tanto ha visto che tu le hai fatto visita, e ora è scomparsa- Guardai storto Ben che intanto sorrideva beffardo, "vedrai gnomo che te la farò pagare" pensai, poi guardai Slender -Che ti interessa di quella ragazza?- -Semplice, voglio che venga a vivere con le creepypasta e che diventi una di loro- Alzai un sopracciglio -Come mai quest' idea tutto d'un colpo?- -Vedi Jack, mentre tu la cercavi in Inghilterra e America io che mi trovavo qui appena arrivò in Italia la presi di mira da subito, e appena capitavo in Italia uccidevo alcuni bambini per poi controllare lei, i genitori non la lasciavano mai da sola ed era difficile per me prenderla anche erchè io sto in Italia solo per alcuni mesi, poi assieme alle altre creepypasta mi sposto in un altro paese e lo sai anche tu dato che eri una creepypasta- -Sono ancora una creepypasta solo che non seguo più i tuoi ordini e resto in un paese più a lungo di te- Lo interruppi, stestte un secondo in silenzio a fissarmi per poi riprendere a parlare -Comunque, quella ragazza ha iniziato piano piano a deprimersi, a scuola la prendevano in giro e le rubavano le sue cose dall'armadietto, a casa le cose non andavano meglio, il fratello la continuava a prendere in giro assieme ai suoi amici e i genitori non smettevano un attimo di litigare per via del lavoro del padre che aveva iniziato a dare problemi, quindi non avevano tempo per lei e lei iniziò a deprimersi ancora di più- lo interruppi di nuovo - Queste cose le sapevo, le sogna spesso la notte, arrivi al punto in cui mi dici perchè vuoi che diventi una creepypasta?- Lui sbuffò -Ci stavo arrivando Jack, qualche anno dopo una ragazzina morì mentre rubavano in casa sua mentre era con la baby sitter e visto che i genitori erano fuori a cena e lei era a casa da sola con la baby sitter accusarono la baby sitter, perquisirono casa sua e trovarono la refurtiva e l'arma del delitto,la donna si dichiarò colpevole e venne condannata all' ergastolo- -E quindi?- -Bhe io quel giorno ero qui e osservavo la ragazzina, la vidi uscire e andare a casa di quella bambina, appena la ragazzina aprì la porta la accoltellò al cuore ripetutamente, poi arrivò la baby sitter eparlò con la ragazzina, lei disse che era la bambina che la prendeva in giro da tempo e non ne poteva più, la baby sitter non chiamò la polizia ma aiutò la bambina a spostare il corpo in camera da letto dove la baby sitter la accoltellò altre volte, rubò alcune cose di valore e le portò a casa sua, la ragazzina le chiese perchè la aiutava e lei disse che la madre di quella bambina era stata a scuola con lei e la prendeva sempre in giro, vide nel tempo che la figlia era uguale alla madre visto che le faceva da baby sitter ogni tanto e quindi la prese come una vendetta contro la madre visto che lei venva trattata male anche dalla figlia, si dichiarò colpevole e salvò la bambina, da alora decisi che la avrei voluta fra le creepypasta ma dovevo aspettare che crescesse abbastanza, questo mese dovevo tornare in Italia e avevo deciso che era giunta l'ora per la ragazza ma venni a sapere da Ben che un certo pagliaccio in bianco e nero la aveva presa di mira e che la aveva fatta andare via da casa sua ed è andata con due detectiv chissà dove e io ora non la troverò più!- Lo guardai un attimo, io Candy e Jason ci guardammo per poi scoppiare a ridere, Ben ci guardò con un sopracciglio alzato e credo che Slender se avesse un volto avrebbe avuto la stessa espressione, feci un cenno a Candy e Jason che mutarono forma -Slender, Ben vi presento Yuma e Kent i due detectiv che hanno preso Max- Ben aveva un espressione sorpresa e Send era immobile girato verso di loro -Quindi.... Sono loro ad aver preso la ragazza...- -Già, abbiamo messo a punto un piano ma visto che tu la vuoi come creepypasta immagino che non potrò ucciderla vero?- -Già, e ora dimmi dove si trova- -Mhh.... Facciamo un patto, io ti dico dove abbiamo portato Max e tu ci fai tornare fra le creepypasta- -Come mai tanta voglia di ritornare?- -Non mi fido dei tuoi proxy e neanche delle altre creepypasta quindi voglio tenere sott'occhio Max, se qualcuno la deve uccidere o divertircisi devo essere io- Jason e Candy scoppiarono a ridere -Sei sempre il solito Jack, quando prendi di mira una ragazza non la può toccare nessuno- Osservò Jason -Già, comunque che ne dici Slender? Affare fatto?- -Si- -Bene, la ragazza si trova in una villa qua vicino, se vuoi andiamo a prenderla fra un'oretta-Slender annui -Approposito, ho saputo che è l'anniversario della morte di tua sorella Jack, mi spiace, sai chi l'ha uccisa?- Il sorriso che avevo stampato in faccia scomparve e al suo posto conparve un leggero ringhio -Si.... E' stato Jeff... Quello stronzo....- Guardai a terra per un secondo e mi dirigei verso le scale -Io vado in camera mia e Slend, vieni qui quando sei libero che andiamo a prendere Max- Salì le scale senza aspettare una risposta e appena arrivai al primo piano andai in camera mia e mi chiusi dentro, strinzi i denti e tirai un pugno alla porta dalla rabbia, poi mi buttai sul letto e guardai il soffitto.... dopo un pò spostai il mio sguardo verso il comodino dove c'era una foto piena di polvere che impediva di vedere le due figure che erano stampate sulla carta, osservai la foto con uno sguardo interrogatorio chiedendomi che foto era per poi prenderla in mano e soffiare via la polvere, ora si vedevano meglio e si riconoscevano due figure abbracciate, una molto alta e una più bassa, con la manica della maglia pulì il vetro, appena riconobbi le due figure mi colpì una fitta al cuore, eravamo io e Jill abbracciati, osservai mia sorella che aveva un meraviglioso sorriso stampato in volto, osservai ogni minimo particolare di quella foto, il suo volto rilassato e felice, i capelli lunghi e neri che le ricadevano sulle spalle con una ghirlanda di margherite in testa, il vestito in stile gotich nero e bianco che le arrivava quasi ai ginocchi con le calze a righe che finivano per sparire nelle sue scarpe nere, strinsi i denti e vidi una goccia d'acqua cadere sulla foto, mi sfiorai il viso e sentì una guancia umida, era una mia lacrima quella che era caduta sulla foto, strinzi i pugni e poggiai la foto su una mensola accanro a me, ci poggiai sopra un fiore, una margherita, il suo fiore preferito, alzai lo sguardo che fin'ora avevo tenuto fisso a terra e guardai la foto concentrando il mio sguardo sul volto di Jill -Ti avevo promesso che ti avrei sempre protetto, che ti avrei aiutato sempre.... Ma quando tu avevi bisogno del mio aiuto io non sono venuto, ma ti giuro che ti raggiungerò, che ti stringerò a me proteggendoti da tutto e tutti, ti raggiungerò non appena chi ti ha fatto del male avrà pagato- Strinsi a me la foto per poi rimetterla a posto, scesi le scale tenendo lo sguardo basso e le braccia lungo i fianchi leggermente piegato in avanti e camminavo mentre le braccia dondolavano ad ogni mio passo, passai immezzo a Jason e Candy avviandomi verso la porta -Dove vai Jack?- Aprì la porta e mi voltai verso Jason con in volto un ghigno macabro e raccapricciante che fece tremare appena i miei due amici, li guardai con i miei due occhi di ghiaccio che brillavano di una strana luce e che trasmettevano timore e paura, era uno sguardo assetato di sangue -Vado a fare visita ad un vecchio amico- dissi con un tono tranquillo e scherzoso ma che allo stesso tempo trasmetteva paura, uscì dalla casa e scoppiai in una risata isterica guardando il cielo, i miei due amici si affacciarono alla finestra e mi guardavano mentre ridevo, dopo poco spostai nuovamente il mio sguardo verso al bosco continuando a ridere -E' arrivata la tua ora Jeff...- Smisi di ridere e con un sorriso macabro ancora stampato in volto mi dissolsi in una nuvola di fumo scomparendo per un secondo dalla faccia della terra.

⚠️REVISIONE⚠️Laughing Jack Il Demone Della ScatolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora