Capitolo 22: Le origini di Laughing Jack (Pt. 2)

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Passarono tredici anni, finché una notte il padre di Isaac tornò a casa ubriaco e iniziò a litigare con la moglie, come al solito. Dalle parole passarono alla violenza fisica, ma questa volta, lei non riuscì a uscirne. Il padre di Isaac aveva picchiato a sangue sua moglie, tanto da a arrivare a ucciderla e fu subito arrestato, poi condannato al patibolo il giorno successivo. Con tutti e due i genitori morti, l'ora ventenne Isaac aveva ereditato la loro vecchia e polverosa casa, quella in cui aveva trascorso una parte della sua infanzia. Laughing Jack era alquanto sorpreso di sentire i passi del suo vecchio amico camminare per le scale fino all'attico, per la prima volta in tredici anni, anche se non ci fu la riunione che Jack aveva sperato.

Isaac sembrava... diverso. Non solo era più vecchio, ma sembrava anche avere uno sguardo strano e torvo sulla sua faccia. Non era più il giovane ragazzo pieno di speranze e curiosità, che Jack aveva conosciuto tanti anni fa. Jack si aspettava che ora Isaac lo avrebbe liberato dalla prigione in cui era rimasto imprigionato per tanti anni, ma la sua scatola era rimasta lì, inosservata, sulla mensola, insieme agli altri indesiderati e polverosi giocattoli. Isaac aveva completamente dimenticato il suo vecchio amico, la sua mente razionale lo aveva liquidato come frutto della fantasia della sua infanzia passata, tanto tempo fa. Sorprendentemente, questo fece provare a Jack... il nulla più totale. Il vuoto, ecco quello che era rimasto di lui, dopo tredici lunghi anni di attesa e frustrazione, che lo avevano completamente trasformato, in un clown in bianco e nero, consumato dal dolore e dalla autocommiserazione. Jack rimase nella sua scatola, incolore e senza alcuna emozione.

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Il giorno dopo, Isaac, andò a lavorare. Ora faceva il tappezziere e riparava i mobili per la brava gente di Londra. Jack attese nella sua prigionia. Diverse ore più tardi, Isaac tornò a casa ubriaco e si stava incamminando verso la sua stanza, ma questa volta, aveva portato qualcuno con sé. Era un'amica che Isaac aveva portato a casa dal pub. Lei era bella, con fluenti capelli biondi, occhi blu zaffiro e un sorriso che avrebbe potuto far sciogliere il cuore di chiunque. L'attenzione di Jack era tutta rivolta alla ospite di Isaac, «Chi è questa? Una nuova amica? Perché Isaac avrebbe bisogno di nuovi amici? Pensavo di essere il solo amico di Isaac...». Pensò Jack tra sé e sé. Isaac e la sua nuova amica, si sedettero sul letto e iniziarono a parlare della vita di Londra. Isaac raccontò una barzelletta sul tempo e poi, entrambi risero.

Laughing Jack sibilò d'invidia. Isaac e la ragazza avevano iniziato a guardarsi l'un l'altro negli occhi, e poi iniziarono a baciarsi, sigillando le labbra in un bacio passionale, facendo vorticare le loro lingue nella bocca dell'altro. Jack era rimasto perplesso da questa strana manifestazione di affetto, perché non aveva mai visto prima d'ora baciare. Come il bacio si fece sempre più intenso, Isaac passò una mano sulla coscia della ragazza e iniziò ad avanzare sotto la sua gonna, ma lei respinse la sua mano. Isaac continuava a essere persistente e fece ancora scivolare la mano sotto la sua gonna, questa volta, riuscendo a raggiungere le sottovesti di seta. Tuttavia, la donna si sentì offesa dal suo atteggiamento e così, gli diede uno schiaffo. Isaac si scurì in volto e fissò la donna, la sua passione si trasformò presto in una rabbia alimentata dall'alcool. Il cuore della donna accelerò, quando vide la faccia di Isaac ribollire di rabbia.

«STUPIDA PUTTANA!». Urlò Isaac, quando assestò un pugno contro la faccia della ragazza. Gli occhi di Laughing Jack si spalancarono, quando vide i rivoli di sangue uscire dal naso della ragazza. «Che gioco è questo?». Pensò, ,mentre i suoi occhi erano catturati da una scena cruenta, che non aveva mai visto. Isaac afferrò saldamente i polsi della ragazza con una mano e con l'altra, le aveva strappato la biancheria intima.

La ragazza era terrorizzata e aveva cercato di reagire, ma Isaac aveva molta più forza di lei. Le aveva sfiorato con la mano i seni, prima di afferrarla selvaggiamente per i capelli e aver affondato la lingua nella sua gola, quando lei gli morse la lingua più forte che poté. Jack guardò la scena ad occhi sgranati e con una certa curiosità, su come il suo vecchio amico stava lasciando la sua nuova compagna di giochi e si era portato una mano per coprire la sua bocca, ora piena di sangue caldo e rosso vivo. La ragazza, spaventata, precipitò dal letto e si lasciò cadere sul pavimento, affrettandosi verso l'uscita. Isaac, rapidamente barcollò in avanti e la afferrò per la fine del suo vestito.

⚠️REVISIONE⚠️Laughing Jack Il Demone Della ScatolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora