⚠️REVISIONE⚠️Laughing Jack Il Demone Della Scatola

Capitolo 6:Un vecchio amico

Laughing Jack pov's

Appena mi tirò quel calciò la lasciai e lei iniziò a correre verso la villa, provai a raggiungerla ma non ce la feci, appena si voltò verso il bosco e mi vide le righiai per poi scomparire. Apparvi nuovamente nel bosco o meglio nel centro della foresta per poi iniziare a camminare, anche se potevo teletrasportarmi non potevo farle per lunghe distanze e quindi mi toccava farmi un pezzo a piedi. Mentre camminavo tranquillamente smadonnando contro quella ragazzina sentì un cespuglio muoversi, non ci feci molto caso, dato che ero in un bosco poteva essere stato qualche animale o il vento quindi non lo considerai molto, dopo un paio di minuti risentì un altro fruscio ma sta volta più vicino, mi scansai appena in tempo per schivare un coltello che si conficcò nel albero difronte a me, sorrisi appena -Jeff, da quanto tempo- Presi il coltello e mi voltai per poi ritrovarmi difronte Jeff, o meglio, Jeff the killer, uno dei più spietati e pericolosi killer in circolazione. É un ragazzo di circa 19 anni, dal volto bianco come un lenzuolo e gli occhi celesti, quasi bianchi; glaciali e penetranti, pericolosi quanto meravigliosi.Ogni volta che mieteva delle vittime, si inniettavano di sangue, facendo risaltare quella perenne scintilla di follia che non lo avrebbe mai abbandonato; contornati da una parte di pelle carbonizzata, per colpa delle bruciature causate dall'accendino quando, anni or sono, si bruciò le palpebre, per riuscire a vedere il suo innaturale e inquietante sorriso che risaltava sul volto cadaverico, inciso per sempre sulla sua pelle dalla lama di un coltello in modo che sorrida sempre senza mai essere triste e che sembra quasi dipinto da quanto è rosso per via delle svariate volte che lo ha inciso, perchè, dopo un pò, come tutte le cicatrici si rimarginava. Ed i capelli, una volta castani e leggermente disordinati, ma ormai neri come il carbone, contornavano il suo viso, per poi ricadere sulla felpa bianca perennemente sporca di terra e macchiata di sangue appartenente alle sue innumerevoli vittime. I pantaloni, un paio di jeans neri, anch'essi sporchi di sangue e con alcuni strappi a causa delle numerevoli volte che era caduto mentre scappava dalle case appena sentiva le sirene della polizia, e le sue convers nere mezze rotte e sporche con le suole abbastanza consumate per il troppo utilizzo. Accompagnato sempre dal suo fedele coltello argenteo dal manico di plastica nera, che usa per pugnalare le sue vittime e incidere sul loro volto il suo stesso magnifico sorriso.- Jack, sono anni che non ti vedevo, cosa ci fai da queste parti? Anche tu sei stato bandito?- Gli ridiedi il coltello e sospirai - Già, per colpa tua Jeff, quando hai fatto quella cazzata hai tirato in mezzo pure me- Iniziò a ridere come se avessi detto una barzelletta -Oh Jack, tranquillo, tra poco non avrai più nulla di cui lamentarti- Mi corse incontro e mi spinse a terra cercando di pugnalarmi col coltello - Jeff smettila!! Non puoi uccidere un tuo compagno!- Lui scoppiò nuovamente a ridere per poi guardarmi negli occhi - Eppure tua sorella l'ho uccisa- Sgranai gli occhi -Tu hai ucciso Jill?!?!? Brutto stronzo!- Lo scaraventai contro un albero levandomelo di dosso e mi alzai avvicinandomi a lui, lo presi per il collo e lo alzai mettendolo difronte a me e lo guardai negli occhi -Come hai osato uccidere mia sorella!!- - Mi annoiavo e l'ho vista camminare per il bosco, l'ho seguita e mentre era distratta l'ho uccisa- -Perchè lo hai fatto?! Lei non ti aveva fatto niente di male!!- -Lei no ma tu si, quando Slender bandì me e Liu, appena usciti dalla casa fummo attaccati da Zalgo, io, se rammenti venni ferito alla spalla e caddi a terra, Liu intanto veniva pian piano ucciso da Zalgo, io guardai verso di te chiedento aiuto, chiedendoti di salvare mio fratello, ma tu mi igorasti e te ne andasti mentre Liu venne ucciso, tu hai fatto morire mio fratello la cosa a cui tenevo di più al mondo e ora, ogni persona a cui vuoi bene, morirà per mano mia così resterai solo come me!- Mentre stavo per rispondergli, in un attimo didistrazione, mi pugnalò al fianco destro facendomi mollare la presa sul suo collo così da liberarlo, prima che potesse colpirmi nuovamente riusì a teletrasportarmi ma sentì un ultima frase prima di scomparire; Jack non potrai fuggirmi per sempre! Riapparvi difronte a una villa in mezzo al bosco con delle finestre rotte ed dall'aspetto malandato e con mezzo soffitto sfondato, sembrerebbe inpossibile abitarci ma in realtà è un illusione per non far avvicinare gli umani, tenendomi una mano sul fianco camminai a fatica verso la porta per poi entrare, appena misi piede nella casa Candy si voltò verso di me sorridendo ma appena vide come ero ridotto il suo sorriso mutò in un espressione stupita e lo vidi scomparire nella porta che portava alla cantina, mi buttai a peso morto sul divano di pelle accanto a me e feci una smorfia di dolore proprio mentre usciva dallo scantinato Jason ancora sporco di sangue seguito poi da Candy, Jason mi venne incontro e mi squdrò da capo a piedi -Cos'è successo?- - Non solo non sono riuscito ad uccidere la ragazza ma mentre tornavo in qua ho incontrato Jeff e mi ha pugnalato al fianco- Jason sospirò e andò verso la cucina per poi tornare poco dopo con delle bende, il disinfettante, un ago e del filo -Levati la maglia e vediamo che frita hai- Mi levai la maglia e le bende che ormai erano rosse per via del sangue e Jason mi disinfettò e ricucì la ferita mentre io gli lanciavo dietro tutte le madonne che conoscevo dal dolore che faceva ricucendo la ferita, appena finì mi mise delle nuove bende e io rimisi la maglia -Dai Jack, la prossima volta andrà meglio- -Speriamo- Mi azai e salì le scale per poiandare nella mia stanza, mi levai i vestiti rimanendo in boxer e mi buttai sul letto, ripensai al volto di Max, certo che era cresiuta proprio bene, aveva delle belle curve e i suoi capelli blu erano stupen... no! cosa sto dicendo? Io la devo uccidere! non mi deve importare di lei! Ma dato che è proprio una bella rsgazza forse mi divertirò un pò prima di uciderla, chiusi gli occhi e mi addormentai pensando a come uccidere l'indomani Max.