16 CAPITOLO

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Passó all'incirca una settimana, e ancora non c'era traccia dei ragazzi.
Aspettavo Timothy con ansia, avevo un occhio di riguardo per lui, mi piaceva molto, infondo anche se  morta ero pur sempre una donna.
Era davvero molto affascinante, alto, moro con occhi verdi illuminanti da qualche sfumatura castana e degli zigomi definiti da un sottile strato di barba.
Sapevo che tra di noi non poteva nascere nulla, quindi pensavo a lui solo come un piccolo regalo per i miei poveri occhi.
Durante l'attesa mi limitai a svolazzare tra i corridoi, canticchiando qualche canzoncina che avevo sentito qua e là tramite i  visitatori.
All'improvviso però una notte,sentii entrare qualcuno, arrivai più velocemente possibile all'portone d'ingresso e trovai finalmente davanti a me, la squadra di Timothy sorridente e felice.
"Ciao Kate, siamo arrivati"urlò Megan, la ragazza che propose di comunicare con la tavola.
Entrarono pieni di nuovi macchinari strambi e cominciarono a posizionarli dappertutto.
Ero un po' perplessa, ma li lasciai fare ,senza disturbare il loro lavoro.
Dopo aver finito si sedettero e aspettarono l'arrivo di Timothy che a quanto capii era andato in chiesa a procurarsi dell'acqua benedetta per proteggersi da qualche entità indesiderata.
Fortunatamente però non aspettammo molto, "ciao ragazzi scusate il ritardo ma il prete mi ha fatto una predica lunghissima, non voleva assolutamente che comunicassimo con Kate" disse con grande affanno.
"Comunque si è fatta sentire? Avete percepito la sua presenza?"aggiunse sedendosi in una sedia.
"Si, il nostro rilevatore di campi elettromagnetici a intercettato qualcosa, pensiamo proprio che sia lei", rispose Megan.
"Ok, allora direi di cominciare" suggerì rivolgendosi alla squadra,
successivamente uscì da una valigetta una tavola di legno con dei numeri e delle lettera disegnate sopra.
"Allora Kate, sicuramente sei qui con noi, quindi comincio a spiegarti cosa dobbiamo fare. Vedi questa tavola di fronte a me? Sopra troverai numeri e lettere con cui potrai formare frasi e date, per poterlo fare dovrai usare l'indicatore che ho adagiato sopra, basterà solo che tu lo muova. Quando incominceremo ,con molta probabilità altri spiriti cercheranno di comunicare con noi, ma tu dovrai tenerli lontani ok? Se hai capito tutto avvicinati al rilevatore di campi".
Dato che aveva spiegato con chiarezza, feci ciò che mi chiese e mi avvicinai al rilevatore, questo si accese e confermò ai ragazzi la mia presenza.
"Ok allora incominciamo"disse il gruppo quasi in contemporanea.
Tra tutti solo Megan e Timothy parteciparono, gli altri si sedettero accanto ai macchinari per controllare cambiamenti nel ambiente.
Dopo pochi secondi demmo il via a  ciò che loro chiamavano "seduta spiritica".
Megan e Timothy appoggiarono  le loro dita sulla placchetta sopra la tavola e la fecero volteggiare , dopo di che mi invitarono a partecipare.
"Kate sei qui con noi?", Appoggiai anche io le mani sulla placchetta e la spostai verso la parola si.
"Ragazzi l'indicatore di è spostato sul si, Kate e qui con noi, la seduta è appena cominciata".

BIOGRAFIA DI UN FANTASMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora