Capitolo 33

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Ginny sta cambiando il pannolino a James Sirius quando entro in casa.
"Hei!" saluto.
"Ciao!" esclama lei prendendo il bambino in braccio.
"CHI È LA TUA ZIA PREFERITA?" domando al bambino prendendolo in braccio.
"Che ci fai qua?" chiede Ginny sorridendo.
"Sono passata a salutarvi, avevo un momento di pausa dal lavoro"
"Sei ancora dietro alle persone che cercano di uccidere te, Sirius e Teddy?"
Annuisco.
"Pansy ha fatto dei nomi ma non abbiamo trovato persone con nomi del genere"
"Se volessi uccidere qualcuno non userei mai il mio nome"
"Infatti. solo che mio padre non può essere, l'ho bloccato"
"Di sicuro qualche suo amico mangiamorte"
"Sicuro"
"Cosa pensi di fare?" domanda Ginny.
"Non lo so... sono così stanca, è da notti che non dormo, sono sempre preoccupata per Teddy anche se so che è al sicuro con me"
"Fred lo sa che stai così?"
"Boh si, forse. Penso lo veda"
Ginny viene vicino a me e mi abbraccia.
"Fin da quando ti conosco non hai mai avuto un momento di tregua, non hai mai avuto un momento in cui potessi rilassarti. So che è una situazione difficile ma dovresti andare da Fred, dirgli come stai e cercare per un paio d'ore di rilassarti. Un paio d'ore e basta. Un paio d'ore dove è lui che tiene al sicuro te e non il contrario"
"Lo so Gin, so anche che il Silente Manor è sigillato e possiamo entrarci solo io e la mia famiglia ma sono così in ansia"
"Lo so, lo so"
Saluto Ginny e mi smaterializzo di nuovo al Ministero.
Entro nel mio ufficio e cerco negli elenchi le persone che mi ha detto Pansy.
Niente. Di nuovo.
Sospiro, pensavo davvero che mi potesse dire la verità?
Sto per uscire dalla stanza quando sento un rumore provenire da dentro. La stanza è vuota.
Proprio in quel momento si materializza un mago davanti a me.
Mi urla contro un incantesimo e vado a schiantarmi sulla parete. Cerco di muovermi ma mi ha bloccata.
"Poter uccidere la giovane Black e toglierla dalla lista, che onore" dice avvicinandosi a me. Sul volto porta una maschera e anche la voce mi sembra sconosciuta.
Muovo le dita e cerco di recuperare la bacchetta nella tasca. Riesco a toccarla ma non ad afferarla. L'uomo urla un incantesimo e comincio a sentire dolore, vedo uscire sangue dalle mie mani, è come se fossi piena di tagli.
Respiro. Con le poche forze che mi rimangono riesco ad afferrare la bacchetta. Pronuncio un incantesimo e l'uomo cade a terra.
Cado a terra anche io, cerco di rialzarmi ma non ce la faccio. L'uomo invece si rialza. Pronuncio un altro incantesimo e va a sbattere contro una libreria, gli cadono in testa diversi libri e finalmente sviene. Mi guardo, sono in un lago di sangue mio.
"Cosa sta succedendo qui?" chiede una voce entrando. Poi buio.

Selena Black 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora