#11 chapter

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Eccomi, questa volta sono stata più veloce e spero che voterete in tanti... Ma sopratutto spero che il capitolo vi piacerà, pardon in anticipo per gli eventuali errori!

AryaShoon❤️

Sono una persona che sta sempre attenta a tutto: alle persone, a ciò che dicono, come lo dicono, agli sguardi, ai segnali del corpo; mi accorgo dei cambiamenti,delle cose nuove, delle nuove disposizioni delle cose... Guardo sempre quelle buffe signore anziane già pronte con il carrellino della spesa già di mattina presto che mi fanno sempre sorridere.

Sopratutto la mattina che sono molto chiusa nel mio piccolo mondo ma faccio comunque caso ad un sacco di cose:

Faccio caso a come la signora del pian terreno si sistema le piante e le innaffia anche quando piove seguendo un preciso ordine.

Faccio caso a come la fioraia che fa angolo alla piazzetta della scuola ogni mattina cambia disposizione delle piante all'entrata del negozio.

Faccio caso al signore con il cappellino francese con i cappelli brizzolati e con la sciarpa rossa e blu che sta sempre seduto sulla stessa panchina a guardarsi intorno.

Ma sopratutto faccio caso agli sguardi appena entro all'università, gli sguardi dei ragazzi più grandi come per cercare di capire a che ceto sociale appartieni come se volessero capire se vale la pena essere amici o no. È una cosa che proprio non sopporto è come i professori che cercano di guardarti negli occhi per capire cose ti passa per la testa, come se potessero avere idea di quello che mi passa per la testa, cosa che non riesco a capire io figuriamoci loro!

E in questo momento sto proprio facendo caso agli sguardi che si lanciano Harry e Jeremy ma sopratutto lo sguardo di desiderio che l'amichetta di Jeremy lancia a Harry e lo sguardo di odio a me.

Era una situazione veramente imbarazzante, e si poteva notare benissimo dalla faccia del proprietario del ristorante che imbarazzato non sapeva che fare... Tutti e due dovevano pagare la cena ma erano troppo impegnati a lanciarsi sguardi di sfida finché Jeremy non prese parola rivolgendosi a me:

"Kitty... Ti stavo proprio pensando l'altro giorno ma non avrei mai pensato di vederti così bene... Sei stupenda vestita così"disse con voce roca.

Harry aveva uno sguardo assassino e tossicchiando disse "leccaculo"

Trattennì una risata e risposi freddamente a Jeremy "Grazie io invece non avrei mai pensato di vederti o forse lo speravo... Decidi tu."

"Mi dispiace disturbare la vostra riconciliazione, ma IO dovrei riportare a casa Kit ed è già tardi, sinceramente non vorrei trovare traffico" disse Harry con un tono premuroso.

"Capisco anche io dovrei riportare a casa Jenna quindi.. James se ci fai il conto... Comunque piacere io sono Jeremy Knox, Capo Reparto al London Hospital e l'ex di Kitty"

"Harry Styles, avvocato e proprietario degli studi legali Styles... E il piacere è tutto tuo"

Harry pagò e non mi diede neanche il tempo di salutare James o di fare un commento piccante sulla perspicacia di Jenna che mi prese per un polso e mi porta verso la macchina, mi apre lo sportello e mi fa entrare.

Appena accende il motore parte spedito verso casa, gli vorrei dire di rallentare, ma ho paura di farlo innervosire ancora di più...

Ecco adesso tiene le mani dritte sul volante e le no che gli sono diventate bianche, la mascella è serrata, gli occhi sono fissi sulla strada, le sopracciglia sono più vicine e sulla fronte ha delle piccole rughette quasi invisibili.

Tutto il viaggio lo passiamo in silenzio, niente di nuovo ma è un silenzio pieno di parole ed è pesante... Infatti appena si ferma scendo di corsa dalla macchina...

Non riesco nemmeno ad arrivare al marciapiede che lui mi si parà davanti e mi sbatte contro lo sportello e rimango tra lo sportello e il suo imponente corpo di cui sento i muscoli e i centimetri che ci separano sono pochi, sento il suo fiato sulla punta del naso visto che non riesco a guardarlo negli occhi perché sono sicura che non riuscirei a smettere....

"Guardami" disse con voce bassa

"Adesso Kithai" disse con voce più alta ma rauca

A quel punto non potei che alzare lo sguardo e quello che vidi mi fece mancare il fiato..

Aveva gli occhi verdi accesi non so come spiegarlo ma erano più luminosi, aveva le labbra socchiuse e non faceva altro che fissarmi le labbra e infatti non dovetti aspettare molto che mi baciò..

Fu un bacio intenso, romantico.

Aveva le mani appoggiate al mio sedere e lo stringeva con possessività avvicinandomi sempre di più a lui e cercava l'accesso alla mia bocca, ma non volevo darglielo... E quando si accorse che cercavo di fargli resistenza incominciò a fare uno strano verso gutturale sexy... Ma io non volevo allargarmi troppo e infatti mi staccai....

Lui si abbasso la testa e la mise tra i miei capelli per respirare il mio profumo e piano piano scese verso il mio orecchio e disse:

"Tu sei mia Kithai... Ricordatelo, da adesso in poi sei mia e basta"

Sempre a testa bassa lo spostai leggermente e gli diedi la buona notte incamminandomi verso casa....

Entrai e mi accasciai contro la porta....

Il bacio era stato qualcosa di stupendo non c'erano parole per descriverlo, lui era stato così sicuro nei suoi movimenti così sexy e maschio mi sentivo male solo al pensiero....

"Sono fottuta!" Questa è l'unica cosa che riuscii a dire.

.Heaven. {Sospesa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora