Africa (quinta parte)

82 14 79
                                    

Lo Sciamano si alza da terra e mi porge la mano, ma quando poso la mia sulla sua accade una cosa strana.

La mia mente viene invasa da una sfilza di immagini bizzarre e caotiche di luoghi e persone che non ho mai visto.

Mi soffermo in particolare su una cosa: l'impronta, impressa nel fango, di una belva non meglio identificata.

È qualcosa che ho già visto prima d'ora.

Ma è...

《Impossibile...》mormoro, senza fiato, scostandomi dall'uomo ed annullando il contatto fisico.

Il vecchio mi fissa negli occhi così a lungo che quasi mi vengono le vertigini.

《Come le ho detto gli Spiriti non si possono domare》afferma lui, allontanandosi da me.

Prima che io possa dire qualcos'altro, il soldato mi stringe il braccio destro in una morsa dolorosa e mi strattona avanti.

《Muoviti》mi ordina con voce gelida,  puntando la canna del fucile sul mio fianco.

Non mi servono ulteriori sollecitazioni.

Lo seguo docilmente, continuando, però, a studiare il posto dove sono capitata in cerca di una possibile via d'uscita.

Dalla porta metallica, si accede ad un corridoio abbastanza angusto; infatti il soldato cammina alle mie spalle, invitandomi, con la sua arma premuta sulla schiena, a camminare velocemente davanti a lui.

Dopo qualche passo in quel cunicolo, illuminato malamente da piccole candele poste in nicchie scavate nella roccia, calpesto qualcosa che scricchiola sotto le mie scarpe.

Incuriosita, mi fermo, nonostante la minaccia armata, mi accovaccio a terra e prendo in mano un frammento biancastro: me lo rigiro fra le dita, pensierosa, finché realizzo che cos'ho trovato.

Si tratta di un pezzetto di guscio.

Persa come sono nelle mie elucubrazioni mentali, non mi accorgo nemmeno che la mia guardia mi ha nuovamente strattonata, prendendomi per il braccio e tirandomi in piedi, e che ci siamo rimessi in marcia.

Con discrezione, infilo la piccola scheggia nella tasca dei pantaloncini, augurandomi di aver modo di studiarla in futuro.

Se riesco ad uscire viva da qui, ovviamente...

Scaccia dalla mente tutti i pensieri e rimango focalizzata su un'unica cosa: trovare una via d'uscita.

Non posso certo aspettare che Matt venga a salvarmi, dato che non so nemmeno se è riuscito a scappare dal treno.

La camminata finisce troppo presto.

Non sono riuscita ad escogitare alcun piano e la guardia sta bussando alla porta metallica, leggermente arruginita, di fronte a noi.

In risposta a qualcosa che io non ho udito, il soldato spalanca la porta e mi spintona dentro in malo modo.

Incespico sul terreno irregolare, ma due mani scure e forti sono pronte a prendermi al volo: il Generale mi afferra per le braccia, sostenendomi senza alcuno sforzo.

《Perdoni i modi dei miei uomini》esordisce con voce calda e profonda, tutto il contrario di ciò che mi sarei aspettata da un ribelle.《Non sono abituati alle giovani e belle straniere...》

Alzo gli occhi e trovo due iridi nere come l'abisso studiarmi con malcelata voracità.

Il Generale è, obiettivamente, un bell'uomo: alto svariati centimetri più di me, ha un viso dai lineamenti severi ma armoniosi, un elegante pizzetto ed i capelli corti, quasi inesistenti.

Anche lui indossa, come i suoi soldati, una divisa militare abbinata ad un paio di anfibi scuri.

Alla cintura noto la fondina di una pistola, ma dubito che abbia soltanto un'arma addosso.

《Scuse accettate...》borbotto, scostandomi da lui ed allontanandomi di qualche passo.《Cosa vuole da me?》

Mentre parlo, il mio sguardo saetta per la grotta, impremendo nella mia memoria ogni singola dettaglio del luogo: un tavolo, con due sedie, in legno posto al centro, varie cartine dell'Africa appese alle pareti e, accucciata in un angolo, una donna terrorizzata con gli abiti strappati.

Prima che riesca a fermarmi, corro da lei, dando le spalle al Generale.

Pessima mossa.

Dopo un paio di passi, avverto un dolore acuto alla testa: l'uomo mi ha presa per i capelli per fermarmi.

Ahia!

Accidenti!

Intimamente, mi maledico per aver ascoltato Victoria, che mi ha consigliato di abbandonare il severo caschetto a cui ero tanto abituata per una chioma lunga e folta.

《Non le ho dato il permesso di muoversi》afferma in tono freddo il Generale, dando un altro strattone alla mia coda.

《Mi lasci》sibilo con le lacrime agli occhi, allungando le mani dietro per cercare di graffiarlo.

L'uomo lascia di colpo la presa, ridacchiando, ma poi torna all'attacco ed in pochi attimi mi ritrovo sdraiata sul tavolo con le gambe quasi a penzoloni.

《Mi piace il tuo temperamento, sai?》

Il Generale mi alza le braccia con un movimento brusco, m'imprigiona i polsi con una mano mentre con l'altra percorre il mio corpo con spietata lentezza.

Abbassa, poi, il volto sul mio collo, annusandolo e leccandolo: non riesco a reprimere un gemito di disgusto seguito da un tremito.

Cerco di tirargli in calcio, ma l'uomo si è posizionato fra le mie gambe, impedendomi qualsiasi movimento.

《Lasciami! Maiale!》grido per poi sputargli in faccia.

Lui non fa una piega: si asciuga la guancia, mi straccia la canottiera e poi mi getta a terra, vicino all'altra donna.

《Nyala! Preparala per me!》le ordina il Generale, guardandomi con crudeltà e lussuria.《Mi divertirò a piegarti.》

La donna, tremante e con lo sguardo impaurito, si alza di scatto e trascina in piedi pure me per poi condurmi fuori da quel maledetto posto.

Appena usciamo, un soldato ci scorta in una grotta affianco a quella del Generale, dove noto la totale assenza di mobilio.

È solamente una grande nicchia vuota.

《Nyala! Tu sai come uscire da qui?》domando girandomi verso la donna, senza perdere tempo.

Non voglio tornare da quell'uomo orribile.

《È impossibile uscire da qui.》




Consiglio dell'autrice:

Salve, cari lettori! 😀

Che mi dite di questo prequel?

Vi piace come l'ho impostato?

Ormai siamo quasi giunti alla fine, ma non temete...

Sto già scrivendo Anomalie: New World 😉

Ma torniamo a noi...

Oggi consiglio un libro per gli amanti della fantascienza, dell'avventura, ma, soprattutto, dei dinosauri 🐊🐊🐊

S'intitola The Kronos Mission di Lor3nzoDC

È una storia ricca d'azione che sono sicurissima vi piacerà quanto piace a me! 😆😆😆

Buona lettura!

Alla prossima! 🌟

Anomalie: l'inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora