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Dopo essersi persa per almeno due volte arrivò all'Art Cafè, vide Amelia al suo interno aspettarla.
Entrò e si sedette al tavolo.
<<ehi, tesoro>> Amelia si alzò a baciarla ed abbracciarla. Era vestita abbastanza provocante: gonna in pelle e una canotta bianca scollata, ma era sempre bella. Cheryl ricambiò quell'abbraccio e appoggiò sul tavolo la borsetta.
<<Come stai?>> domandò Cheryl non avendo ancora detto una parola
<<Male. Quel cretino del mio ragazzo continua a vantarsi di tutte le altre donne con cui va e mi fa sentire sempre inferiore a loro. Vorrei ammazzarlo.>>
Cheryl guardava la ragazza a bocca aperta, il suo ragazzo andava con altre e lei glielo permetteva? Doveva essere fuori di testa.
<<Scusami Amy, ma tu gli permetti di andare con altre?>> 
<<Si! Abbiamo una relazione aperta. Il fatto è che io non vado con altri uomini da almeno tre mesi, vado a letto solo con lui, ma quando sono insieme a lui mi vanto di essere andata con altri. Non so se mi spiego.>> Amy si accese una sigaretta offrendola anche a Cheryl che rifiutò per il semplice fatto che non aveva mai fumato in vita sua e che non ne sentiva il bisogno.
<<Non potresti dirglielo che vuoi  una relazione seria?>> era strana Amy, ma nonostante tutto le stava piacendo.
<<Mai! E poi Peter è uno che scopa, beve ed é ossessionato dai vampiri e dal mettere in scena teatrini su di loro.>> Amy inspirò il fumo della sua sigaretta e subito dopo lo espirò.
Cheryl al solo sentire la parola vampiri si ingozzò con il caffè che aveva ordinato. Quella coppia era davvero strana.
La porta del locale si aprì, un uomo sulla trentina d'anni entrò, era magro, alto e di bell'aspetto. Aveva gli occhi color castani, i capelli sistemati per bene ed era vestito in modo dark ed era truccato sotto gli occhi di nero.
Si sedette di fianco ad Amelia e Cheryl guardò senza capire cosa stava succedendo.
<<Che cosa ci fai qui, coglione?>> domandò Amelia tirandogli una spallata.
<<Fanculo. Stamattina dovevi venire a vedermi a teatro e non sei venuta!>> esclamò lui tirandogli un altra spallata per poi guardare Cheryl.
<<Non sono venuta perché non avevo voglia e poi dovevo vedere una mia amica!>> Amelia tirò e  spinse con tutta la forza che aveva contro di lui per farlo cadere per terra e facendo ridere tutto il locale. <<oh, scusami Peter, non era mia intenzione. Ti sei fatto male?>> domandò Amelia con un pizzico di ironia.
Peter le fece il terzo dito per poi alzarsi e sedendosi accanto a Cheryl.
<<Ma ciao, e tu chi saresti?>> domandò con eleganza e con il suo solito modo da donnaiolo. Peter faceva così solo per far ingelosire Amy e vederla andare fuori di sé lo divertiva molto.
<<Cheryl, piacere. Tu devi essere il ragazzo di Amelia?>> domandò Cher notando lo sguardo omicida dell'amica rivolto verso Peter.
<<Peter, tesoro. Oh, quindi le hai detto che sono il tuo ragazzo? Strano, di solito dice che sono uno scopamico o specifica che abbiamo una relazione aperta!>> Peter sorrise ad Amelia e che gli fece il dito medio.
Amelia si era innamorata di lui la prima volta che si erano incontrati, l'aveva sempre trovato affascinante come uomo e soprattutto misterioso. I due si guardarono intensamente negli occhi e Cheryl si sentiva a disagio visto che si sentiva il terzo incomodo. Erano carini insieme e, nel loro modo di fare, i due si amavano e ci tenevano l'un l'altro.
Peter si alzò dal tavolo, diede un bacio sulla guancia ad Amelia ma lei sorrise mandandolo ancora a fanculo.
<<Scusa Cher, ma devo rubartela!>> Peter prese per mano Amelia e la ragazza, senza che potesse controbattere e se ne andò lasciando la povera Cher a pagare il conto.
                              *
Cher si presentò al "The Lust" alle 21.00 come le era stato detto, si trovava in uno stato di perennia ansia e con quel poco di coraggio che aveva raggiunse Amelia.
<<Ehi, Amy, tutto bene?>> domandò la ragazza vedendo il viso della ragazza abbastanza scuro.
<<Lasciamo perdere, sai oggi che quello stronzo di Peter mi ha portato via? Ecco, io pensavo che mi portasse a cena fuori, che facesse qualcosa di romantico e sai cos'ha fatto?>> tutte le stripper e le ragazze che lavoravano nel locale ascoltavano attentamente Amelia. Cheryl declinò con la testa alla sua domanda e Amelia proseguì <<Abbiamo fatto sesso, è durato un minuto e poi era già stanco, il signorino.>> lei rise insieme alle altre ragazze e Cheryl trovava sempre più affascinante la loro relazione e non c'era dubbio che era fatta su prese in giro, insulti e litigi, ma nonostante tutto entrambi si cercavano.
<<Mi spiace Amy, non so cosa dirti. Magari vendicati in qualche modo!>> esclamò Cheryl osservando il viso dell'amica contrarsi in una smorfia di vendetta.
<<Sì e so già cosa fare! Stasera il deficiente deve venire a ritirare delle cose che ha comprato su ebay: degli oggetti da collezione per combattere i vampiri. Ecco, lui non mi troverà e se ti chiede di me, gli dici che sono andata con un ragazzo e digli anche che di sicuro non durerà un minuto.>> Amelia si era già cambiata indossando un body nero con il pon pon da coniglietta sul sedere e le orecchie da coniglietta. Prese il vassoio ed inizio a servire i clienti appena entrati.
Cheryl indossò anche lei lo stesso costume che aveva Amelia e si diresse a lavorare al bar. Molti uomini iniziarono a farle i complimenti e Cheryl si limitava solo a fare un sorriso senza prendere nessun tipo di confidenza. Stava odiando Jerry con tutto il suo cuore e avrebbe voluto ucciderlo con le sue stesse mani.
Cheryl fu colta da un crampo allo stomaco al solo pensiero che stasera sarebbe andata a casa di Jerry, non aveva detto nulla alla madre ormai aveva diciotto anni e sapeva gestirsi da sola.
Cheryl guardava Amy lavorare e la trovava sempre una stupenda ragazza, nonostante i continui litigi con Peter lei andava avanti sempre con un sorriso.
Cheryl parlava con la sua compagna barista, era bionda e alta. Non la considerava bella quanto Amelia ma era pur sempre carina. Da quando aveva capito si chiamava Svetlana e lavorava in quel locale da almeno dieci mesi e le piaceva.
<<Dammi da bere per favore!>> Amy si sedette su uno sgabello per riposarsi, aveva una gran sete e per fortuna il locale non era molto affollato ed era tranquillo.
Cheryl le passò un bicchiere d'acqua ma Amelia la guardò disgustata <<Sei pazza? Non bevo più acqua da quando ho diciotto anni! Dammi del whisky!>> la ragazza rise, Cheryl le versò il whisky come aveva richiesto e lo bevve in un sorso, ritornando al lavoro.
La serata si concluse tutto per il meglio, erano ormai le 2.00 del mattino e Svetlana chiuse il locale. Peter arrivò dal retro e vedendo Cheryl insieme alle altre ragazze si avvicinò <<Dov'é quell'ingrata della mia ragazza? Doveva firmare l'ordine dei miei oggetti preziosi e alla fine quelli di ebay non me li hanno dato e non c'é nemmeno il rimborso!>> Peter era abbastanza nervoso e irritato, oltretutto non riusciva a capire perché alcune ragazze ridacchiavano.
<<È andata via con un ragazzo e mi ha detto di dirti che di sicuro lui non durerà un minuto>> Cheryl finì di pulire il bancone e Peter si portò il pugno alla bocca mordendolo piano, era ancora vestito da lavoro indossava ancora la parrucca per il suo show, sul sopracciglio sinistro c'era un piercing e portava i baffetti e il pizzetto. Molte ragazze del club lo guardavano per la bellezza dell'uomo e alcune ridevano ancora per essere durato un minuto.
<<Stanno ridendo per quel motivo?>> domandò Peter guardandosi attorno e alludendo a ciò che aveva raccontato Amelia.
Cheryl annui e poté vedere lo sguardo dell'uomo prendere un colore bordò.
<<Quella troia! Ma stasera mi sente!>> Peter se ne andò, dirigendosi verso la porta d'entrata ma trovandola chiusa imprecò e si diresse verso il retro.
Tutte le ragazze all'uscita del locale si salutarono, Cheryl attraversò le strisce pedonali e una macchina si affiancò a lei ma Cheryl sapeva benissimo di chi fosse.

Welcome to the Hell Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora