Cap. 3

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Mi svegliai con tutte le mie amiche mentre urlavano come delle matte:
"Che diavolo avete da urlare?!" Dissi io coprendomi la testa con un cuscino.

"Sono le 16.00! Dobbiamo alzarci!" Disse Melissa urlando ancora.

"Basta urlare! I miei timpani non lo sopportano!" Dissi io urlando a mia volta.

"Ok, va bene, andiamo a pranzare" disse Sara andando verso la cucina.

"Ora mi spieghi perché stavi urlando?" Chiesi io a Melissa quando anche Maria uscì dalla mia camera.

"Niente, volevo solo dirti che stasera hai una sfilata alle 21.35 allo stesso Lux" mi disse lei sedendosi vicino a me.

"Cosa? No! I-io non posso andarci!" Dissi io urlando.

"Shh lo so, ed è per questo che adesso chiamerai la Dolce & Gabbana e disdici il tuo appuntamento.

"Cosa? Non posso! La D&G mi sfama in pratica!" Dissi io urlando.

"Allora stasera andrai e noi verremo con te" disse lei sorridendomi.

"Grazie Melissa, ti voglio bene" dissi io per poi alzarmi dal letto e andare a prepararmi per la sfilata che si terrà al Lux.

Iniziai con il preparare i capelli: li feci mossi e misi addosso un vestito della D&G che mi avevano detto servisse in casi provvisori e all'ultimo minuto.

Iniziai con il preparare i capelli: li feci mossi e misi addosso un vestito della D&G che mi avevano detto servisse in casi provvisori e all'ultimo minuto

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Oramai si erano fatte le 20:30, quindi dovetti correre per arrivare lì esattamente alle 21:30.

Scesi dalla macchina in fretta e furia e corsi dove si sarebbe tenuta la sfilata. Entrai e vidi Carlos guardarmi infuriato.
Mi avvicinai a lui.

"Ti avevo detto di non venire" disse lui prendendomi per un braccio facendomi male.

"Ahi mi fai male! Comunque ho una sfilata importante, non posso dare buca così Carlos!" Dissi io guardandolo negli occhi supplicandolo.

"Va bene, appena hai finito la tua parte corri via va bene? La sparatoria sarà quando il presentatore della D&G parlerà dicendo che è stato un onore per lui essere qui oggi" mi disse lui cercando di essere più calmo possibile.

"Va bene, grazie Carlos" dissi io dandogli un bacio sulla guancia per poi scappare dove si sarebbe tenuta la sfilata, cioè in bella vista.

Zayn Malik's pov
Era lì a parlare con il capo della mafia New Yorkese, la mia piccola stava parlando con Carlos, non va mica bene...

Ho deciso:
"Ragazzi, io vado ad aspettare Serena dietro il palco. Ha parlato con il capo della mafia di questa città, di sicuro ha detto che dopo la sfilata dovrà scappare, quindi aspettatemi in macchina, dopo arrivo con lei" dissi io sfregando le mani.

"Va bene amico, ma stai attento" disse Harry per poi uscire dal locale dando una veloce occhiata alla ragazza che molto presto sarà MIA.

Mi alzai e andai dietro il palco aspettando che lei esca dalla porta di servizio di anti incendio, quindi di sicurezza.
Ora mi tocca solo aspettare che lei esca.

Serena Clare's pov
Iniziai la mia sfilata camminando sulla passerella per quinta, quindi ultima. Ora dovevo scappare.

Molti pensieri stavano girando per la mia testa, tanto da non accorgermi che il direttore della D&G stava già parlando da un pezzo, iniziai a scendere la scalinata per arrivare alla scala anti incendio, ma non mi accorsi di un particolare: il ragazzo di ieri era lì e stava cercando di prendermi:

"Cosa vuoi!?" Urlai per poi dargli con i tacchi a spillo un calcio in mezzo ai gioielli di famiglia per poi scappare via.

La scala anti incendio era corta, quindi avrei dovuto solo aprire la porta e correre via, cosa nella quale non esitai affatto.

Le mie aspettative purtroppo non furono la realtà: fuori dalla porta di sicurezza c'era una macchina con i finestrini oscurati, e che macchina posso aggiungere.
Cercai di correre via, ma dalla macchina uscirono dei ragazzi uno più bello dell'altro che mi tennero ferma per le braccia mentre cercavo di dimenarmi invana. Urlavo ma nessuno mi sentiva, mi dimenavo ma nessuno era lì per aiutarmi a fuggire.

"Lasciatemi!" Urlai io piangendo. Ho sempre avuto attacchi di ansia, e adesso ne stavo per avere uno.

Uscì dalla porta di ingresso il ragazzo più bello del mondo al quale cinque minuti prima avevo dato un calcio in mezzo alle gambe. Era furioso e... triste.

"Come ti sei permessa di darmi un calcio nelle palle?!" Mi urlò contro avvicinandosi a me.

"Volete rapirmi!" Urlai io disperata.

"No, ti voglio e basta" mi disse lui prima di piantarmi un ago sul braccio facendomi emettere un gemito di dolore accompagnato da un senso di vertigini e... buio.

Zayn Malik's pov
Ora avevo tra le braccia la mia piccola e la stavo portando a casa insieme agli altri. Le palle mi fanno molto male, ma cerco di non darlo a vedere. Mi dispiace di essere stato così violento con lei, ma voleva scapparmi, e nessuno mi scappa. MAI!

La portai dentro casa nostra, di circa 800mq e poi la misi nel mio letto togliendole solo i tacchi con i quali mi aveva ferito.

Mi sedetti vicino da lei e aspettai che si svegliasse.

My fear {Z.M & 1D}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora