Cap. 7

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Mi svegliai puntualmente alle 9.00 del mattino pronta per affrontare la mia prima giornata da donna libera. Sono consapevole che tra un mese esatto dovrò ritornare a New York per una sfilata, e il giorno dopo dovrò essere a Miami, ma questo non mi fa paura. Ieri sera ho chiesto alla Vogue di mandarmi delle guardie del corpo personali che abiteranno con me e che mi proteggeranno sempre.
Accettarono subito.

Mi alzai da quel comodo letto che mi ritrovavo e andai in bagno per farmi una doccia e poi vestirmi per un colloquio di lavoro come modella:

Scesi le scale lentamente ed andai ad aprire a due guardie del corpo: Luke e Martin, due ragazzi di più o meno 23 anni, molto belli ma mai come Zayn

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Scesi le scale lentamente ed andai ad aprire a due guardie del corpo: Luke e Martin, due ragazzi di più o meno 23 anni, molto belli ma mai come Zayn...no! Non devo nominarlo! Mi ha rapita cazzo!

Li salutai cordialmente e offrii loro da bere un caffè e delle brioche prese ieri sera.

"Allora dolcezza, dove vai questa mattina?" Mi chiese Luke.

"Vado ad un colloquio di lavoro da Gucci international" dissi io felice e sprizzante.

"Ok, allora andiamo, ci vorranno più o meno tre quarti d'ora" mi disse guardando l'orologio dietro di me.

"Oh ok" dissi io sorridendo.

"Ragazzi, che ne dite se venite ad abitare da me? Ho una casa che potrebbe contenere 10 persone, quindi venite, vi prego! Ho bisogno di fratelli e amici!" Dissi io facendo una faccia da cucciolo smarrito.

"Va bene, allora da domani abiterai con me, Ashton, Michael, Martin e Calum" mi disse Luke sorridendomi.

"Wohooo" dissi io abbracciandoli entrambi.
"Grazie ragazzi" dissi io sorridendo.
Andammo a questo colloquio molto importante per la mia carriera e mi assunsero subito.

Arrivammo a casa e subito iniziammo a preparare la casa per tutte le mie guardie del corpo che sarebbero venute ad abitare da me.

"Allora, abbiamo tre camere, quindi dovremmo dormire insieme, quindi a coppie, chi dorme con chi?" Chiesi io su una chiamata di skype.

"Allora, io penserei ad Io con te, Michael con Martin e Calum con Ashton" disse Luke sorridendomi trionfante.

"Va bene, che coppie sia allora" dissi ridacchiando.

"Bene, allora andiamo" disse Clifford andando a scegliere una delle due camere disponibili.

Zayn Malik's pov
Un fottutissimo giorno che non la troviamo. Il suo numero di telefono è inesistente e il cellulare non può essere rintracciato perché risulta non essere mai esistito.
Ha distrutto il telefono. Non abbiamo più notizie su di lei. Dobbiamo contattare la mafia nelle mani di Carlos.

"Carlos?" Chiesi io al telefono.

"Dimmi Zayn, cosa succede?"

"Si tratta di Serena Clare, è scappata e mi serve che tu la trovi" dissi io arrabbiato.

"Non vuole farsi trovare. Mi ha detto che viaggerà il mondo per un po'. Mi ha detto che adesso è in Italia per una rivista e domani partirà ancora" mi disse.

"Bene, grazie per il tuo aiuto amico" dissi io per poi chiudere la chiamata furioso più che mai.


Serena Clare's pov
"Ehm Luke, i-io di notte dormo in intimo, q-quindi non so se ti da fastidio" dissi io balbettando imbarazzata.

"Stai tranquilla Serena, sono gay" mi disse lui sorridendomi.

"Davvero? Non si direbbe" dissi io facendolo ridere.

"Dai, vieni qui che sarai stanca" mi disse facendomi segno di andare a dormire vicino a lui.

Appena mi coricai, Luke mi coprì con il copertone e poi mi abbracciò da dietro stritolandomi leggermente facendomi irrigidire- (trasalire).

"Rilassati, sono gay, non ti stuprerò" mi disse sorridendomi dandomi poi un bacio sul collo.

Mi rilassai e caddi in un sonno profondo, sentendomi protetta per la seconda volta nella mia vita.

Mentre dormivo feci i soliti incubi: i miei genitori che venivano uccisi davanti ai miei occhi e la loro ultima frase: 'anche se non ci saremo più, segui i tuoi sogni, non deluderci. Ti amiamo amore mio' mi dissero prima di morire entrambi fucilati alla testa.

Mi svegliai di soprassalto svegliando anche Luke di rimando mentre piangevo.

"Che- vieni qui" iniziò a parlare, poi, quando capì quello che stava succedendo, mi disse di andare tra le sue braccia. Mi abbracciò tenendomi stretta a se.

"Cosa hai sognato piccola?" Mi chiese lui accarezzandomi la schiena con fare confortante.

"I-io... i miei genitori, la loro morte. Li... li fucilavano davanti ai miei occhi" dissi io disperandomi ancora di più.

"Shh calmati, ci sono io qui, nessuno ti toccherà più" mi disse tranquillizzandomi.
"Vuoi bere qualcosa o torniamo a dormire?" Mi chiese staccandosi dall'abbraccio,

"I-io non ce la faccio" dissi io cercando di asciugare le lacrime e calmare i singhiozzi di cui ero preda.

"Cosa non ce la fai, dimmi, parlami Serena, sono qui" mi disse prendendo il mio viso tra le sue mani.

"Non posso dimenticarli" dissi in un sussurro mentre scendevo dal letto andando verso la cucina alle 2:34 del mattino.

Arrivai in cucina e cercai tra gli scaffali degli antidepressivi da prendere, li trovai.
Ero troppo intenta ad osservare il pacchetto che avevo tra le mani che non mi accorsi che Luke era vicino da me pronto a togliere via il barattolo dalle mie mani.

"Che ti salta in mente Serena? Non puoi prendere degli antidepressivi! Ti bruciano il cervello! Ti fanno stare peggio! È come drogarsi!" Mi disse lui leggermente alterato.

"I-io... scusa" dissi semplicemente a testa bassa cercando di uscire dalla cucina. Mi bloccò per un polso e mi abbracciò saldamente a lui con fare fraterno.

"Scusami tu, invece di prendere quella roba, parla e sfogati. Un giorno andrà meglio e sarai felice" mi disse lui per poi cedermi la possibilità di lasciare l'abbraccio.

"Che succede qui?" Chiese assonnato Michael entrando in cucina sbadigliando.
"Perché hai pianto?" Aggiunse.

"Incubi" dissi io semplicemente andando verso il divano.

"Oh, vuoi che vi faccia compagnia stanotte?" Ci chiese sorridendo comprensivo.

"Sarebbe meglio che la controllassi, quindi adesso andiamo di sopra e lei dorme tra noi due" disse Luke tenendomi per un fianco.

"Va bene" dissi semplicemente rassegnata.

My fear {Z.M & 1D}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora