10. You're beautiful

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«Okay, questo è inquietante.» dice Michael, esaminando la polaroid nei minimi dettagli.
«Già... allora, se ha messo la foto nel mio libro di letteratura, vuol dire che frequenta il corso con noi.»
«E chi frequenta il corso con noi?» mi chiede.
«Zach.»
«La risposta era Ned, ma se credi ancora che sia Zach...»
«È per forza lui.»
«Hai il numero di Zach?»
«Si, certo... perché?»
«Chiamalo.» dice, facendo spallucce.
«No, sei fuori?»
«Perché no? Se sei così sicura che il fotografo misterioso sia lui...»
«E che gli dico? Hey, Zach, so che il fotografo sei tu, anzi, spero che sia tu perché se no la mia seconda scelta sarebbe Ned e preferisco morire zitella che stare con Ned, quindi ti prego, dimmi che sei tu?»
«Beh, magari non fargli capire che sei disperata...» dice ridacchiando
«Guarda, piuttosto che chiamarlo, preferirei davvero morire zitella.»
«Ti ci vedo, sai? Tutta rugosa con tre gatti in giro per casa...»
«A proposito di gatti...» dico prendendo in braccio Mercury.
«Ma che carino... come si chiama? Non sapevo avessi un gatto...»
«Mercury... è qui da qualche mese... Mike, se continuiamo a parlare di cose completamente inutili, non inizieremo mai a lavorare al progetto...»
«Hai ragione... io faccio i disegni.»
«Okay, io penso al copione.»

Ci mettiamo a lavoro e restiamo zitti per le due ore successive, tranne per Mike, che di tanto in tanto si mette a cantare il ritornello di alcune canzoni.

«Hey, ho finito le prime tre pagine, credo che in totale saranno cinque... inizi a colorare?»
«Certo, Mike! Sei molto bravo, mi piacciono i tuoi disegni.» dico entusiasta.
«Grazie...»

Verso le sei, Michael torna a casa e io rimango sul divano a colorare i suoi disegni.
Domani pomeriggio, Mike sarebbe ritornato qui per completare tutto.

***

«Ciao a tutti!» dico ai miei amici ancora assonnati, sedendomi al nostro tavolo.
«Guarda, ho fatto gli altri disegni...» mi dice Mike, prendendo dallo zaino i fogli del nostro fumetto.

«Oddio, mi piacciono moltissimo! Sicuro di voler fare il lavoro che vuoi fare e di cui io non posso parlare?» gli chiedo riferendomi al suo desiderio di essere un giornalista.
«Antisgamo, proprio, Lele.»
«Dico solo che hai una promettente carriera da fumettista davanti a te!»
«Lo sai quello che voglio fare...»
«Okay, okay. Lasciami i disegni, che li coloro durante la pausa pranzo.»
«Certo, tu lasciami il copione, così scrivo le vignette, va bene? Scrivo molto più piccolo di te...»
«Si, vieni al mio armadietto, che ho tutto lì.»

Andiamo prima al suo armadietto per prendere i libri di biologia, poi andiamo al mio.

«Hai già ricevuto la polaroid di oggi?»
«No, stranamente, no...»

Metto la combinazione e lo apro.
Eccola.

«Beh, c'è posta per te.» afferma Mike.
«Prima non c'era...»
«Si vede che il tuo ammiratore segreto è arrivato da poco...» dice facendo le spallucce.
«Strano.»
«Che aspetti a leggerla?»
«Hai ragione.»

Non guardo neanche la foto, e passo direttamente al lato del testo.

"you're beautiful, you're beautiful,
you're beautiful, it's true. i saw your face in a crowded place and i don't know what to do, 'cause i'll never be with you."

You're Beautiful di James Blunt.
Che carino, io amo questa canzone, nessuno mi aveva mai detto di essere bella.

«Hey, mi fai leggere, o pensi di stare a fissare quella foto con quel sorriso per tutto il giorno?» mi chiede Mike... mi ero dimenticata della sua presenza.

«Si, scusa, Cliff...» dico in imbarazzo, passandogli la foto.
«Hai sorriso per la canzone, ma non hai visto la foto...»
«Fa vedere!»
«Guarda, è uno specchio, ma uno, lui o lei non si riflette, e due, ha scritto che non ha più idee su come farti le foto ahaha.»
«Mi ha praticamente fatto uno shooting, rido.»
«Stai pensando a quello che sto pensando io?»
«Io sto pensando ancora alla canzone di oggi, non credo che tu stia pensando alla stessa cosa...»
«Facci caso, il tuo ammiratore non si riflette nello specchio... e se fosse un vampiro?»
«Non fa neanche ridere. Ciao, Mike.» dico prendendo i miei libri e chiudendo subito dopo il mio armadietto. E io che pensavo che Mike stesse migliorando. No, mi sbagliavo, è stupido come prima.
«Ma dai, Violet, potrebbe anche essere!» urla mentre mi allontano, non gli rispondo.
«Violet, io scherzavo!»
«Smettila, che ti guardano tutti!»

MICHAEL'S POV

Violet raggiunge l'aula di biologia e, pochi secondi dopo, sento il tocco di qualcuno sulla mia spalla. Mi volto.

«Luke.»
«Che avete da urlare?» mi chiede, corrugando la fronte.
«Niente, una mia ipotesi sul fotografo misterioso...»
«Mh... chi credi che possa essere?»
«Non ne ho idea, ma lei è convinta sia Zach, tu, Luke, qualche idea?»
«Un pazzo con le rotelle fuori posto. Dovrebbe smetterla.»

Se solo sapesse...

«Lei lo trova carino... a proposito di Violet... mi ha detto che le cose con te non vanno benissimo in questo ultimo periodo... mi è sembrata molto dispiaciuta...»
«Non credo siano affari tuoi, Michael.»
«Scusa. Solo che lei è una mia amica e mi dispiace vederla così...»

Luke abbassa lo sguardo

«Si, okay, dispiace anche a me, e scusa se ti ho risposto male...»
«Dovreste chiarire...» provo a dire. Questo qua mi odia, si vede proprio.
«Mh... senti, ci vediamo in giro, adesso devo andare in classe.»
«Okay, ciao.»
Mi volto e vado in classe di biologia.


VIOLET'S POV

Michael mi raggiunge in classe e si siede accanto a me. 
«Comunque, io scherzavo...»
«Io no...»
«Ah, sei insopportabile...»
«Grazie, Mike, molto gentile.»
«Arriva Marshall, un altro simpaticone come te.»
«Vai a cagare, Cliff.»

***

«Ho parlato con Luke, se ti interessa...» mi dice Michael mentre andiamo in mensa nella pausa pranzo.
«Cos'hai fatto?!»
«Ho parlato con Luke per farvi chiarire...»
«Ti avevo detto di no.»
«E io l'ho fatto comunque...»
«No, giuro, Clifford che oggi non ritorni a casa intero.»
«L'ho fatto perché ieri pomeriggio ti ho vista triste...»

Lo guardo male, poi arrivo al nostro posto e sbatto il vassoio sul tavolo.

«Nervosetta...» sussurra Ash.
«Si, qualche problema? Devo parlare con Luke. Adesso.»

Lo prendo per il polso e lo porto nel cortile della scuola.

«Che hai?»
«Adesso tu mi dici perché mi eviti da tre giorni.»
«Ti evito? Ma quando mai?»
«Luke, cazzo, so che hai qualcosa contro di me. E so anche che tu e Michael avete parlato stamattina.»
«Si, il tuo fidanzatino mi ha detto che devo chiarire con te.»
«Lui non è il mio fidanzato. Voglio sapere che cazzo ti ho fatto.»
«Niente, non mi hai fatto proprio niente.»
«E io non ci credo.»
«Fai come cavolo ti pare, Violet.»
«Io conto fino a tre. E se non mi dirai che cazzo ti ho fatto, la nostra amicizia finisce qui.»

Luke mi guarda con gli occhi spalancati e arrabbiati.

«Uno.»

«Due.»

«Tre.»

Luke scivola la schiena nella parete in cemento della scuola e affonda le mani nei capelli.

«Va bene, te lo dirò.»

Qua la cosa si fa seria.

Pictures of You . || Michael Clifford ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora