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Vedo la macchina del mio ragazzo arrivare verso il mio vialetto, allora mi avvicino e lo saluto.
«Buongiorno, amore...» dice lui, baciandomi sulle labbra.
«Grazie per il passaggio, Will.» dico, dopo avergli lasciato un veloce bacio a stampo.
«Non dirlo neanche, partirai domani mattina, se non stiamo insieme oggi, quando dobbiamo farlo?»
«Già... ci si mette pure la scuola...»
«Avremo tutto il pomeriggio per stare insieme, dai...»

Sono felice. Sono davvero felice. O meglio, lui mi rende felice. Le nostre prima due settimane insieme sono volate, e stiamo sempre meglio. Stiamo imparando a conoscerci pian piano, e spero che tra noi due duri per sempre. Sto parlando come una ragazzina, lo so, ma è con lui che voglio stare.
È stata una settimana fantastica, Will, amici, e niente polaroid. Michael, non ha fatto altro che evitarmi, come ha fatto anche il fotografo misterioso.
Sinceramente, non so se sono ancora interessata ad incontrarlo, non mi interessa più, adesso ho tutto quello di cui ho bisogno.

Novità? Si, ho fatto conoscere Will a mio padre, dire che si adorano a vicenda è un eufemismo. Forse, papà, sperava che trovassi un ragazzo musicista, proprio come lui. Beh, eccolo qui. E non solo Will è approvato da papà, ma anche da Mercury e dai miei amici. Da tutti, tranne che da Mike, che adesso sta più tempo da solo, che con noi. Ovviamente, neanche Hannah lo sopporta, me ne farò una ragione, quei due non andranno mai d'accordo, non posso farci nulla, sono rivali da praticamente sempre.

Will accende la radio e parte Durban Skies  dei Bastille e cantiamo come due matti da legare.
«Tutto bene, V?» mi chiede mentre guida concentrato.
«Ho litigato con papà...»
«Mi spiace, piccola, come mai?»
«Sai com'è fatto... ha sempre la testa fra le nuvole... si è dimenticato di fare la valigia e partiamo praticamente tra ventidue ore. Ventidue. Hai capito? E lui deve ancora fare la valigia.»
«Ahah, stai tranquilla, dai... ci penserà prima di andare a lavoro... ma Mercury lo portate con voi? No, perché se no, potrei portarlo a casa mia... o magari, passare ogni giorno a dargli da mangiare...»
«Avevamo pensato di portarlo con noi, ma ho letto su un sito che non è bene fargli cambiare abitudini...»
«Bene, allora ci penso io a lui.»
«Ma non puoi fare ogni giorno avanti e indietro da casa mia...»
«È solo per una settimana, amore, no problem.»
«Grazie...» dico io, lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Aspetta a ringraziarmi... devo dirti una cosa...»
«Che ansia. Dimmi.»
«Hai presente il nostro piccolo incontro nella doccia di casa mia?»
«Si, certo, come potrei dimenticarlo?»
«Ecco, beh, conosci mia madre, è matta...»
«Arriva al punto.»
«L'ha raccontato alle mie zie e in pratica non vedono l'ora di conoscerti...»
«Oddio, chissà cosa penseranno di me adesso... che figura di merda.»
«Ma che, ti adorano! E poi, sai cosa pensa mia madre su di te, le piaci un sacco!»
«Ma esattamente, di che sostanza si fa la tua famiglia? Li adoro, eh, tua madre è fantastica, ma io mi vergogno tantissimo di questa cosa e loro mi adorano?»
«Anche io credo che siano tutti un po' fuori, sai? Non so che dirti, sono tutti degli spiriti liberi e quindi gli piaci... gli piaci così tanto che hanno invitato te e tuo padre alla loro festa di Capodanno...»  dice, parcheggiando la macchina, siamo arrivati alla mia scuola.
«Oddio... io non so cosa dire, se non grazie, ma non so se posso accettare, dovrei parlarne prima con papà...» rispondo, prima di scendere.
«Giusto... allora me lo dirai durante le vacanze... spero davvero che possiate venire...»
Lui scende dall'auto e apre la mia portiera.
«Ci vediamo dopo?» mi chiede, facendo appoggiare la mia schiena alla sua BMW nera.
«Si.» io sorrido e gli lascio un bacio a stampo.
«Hey hey hey, roba bollente!» dice Calum seguito da Ash, Luke e Mike.
«Prendetevi una stanza!» urla il mio migliore amico.
«Devo andare.» dice Michael, guardandomi fisso negli occhi.
Will e gli altri ragazzi gli fanno un cenno e lui entra a scuola.
«Cliff è strano in questo periodo, non trovate?» chiede Ash, guardandolo ancora.
"Cliff". Cliff era il soprannome che gli avevo dato io quando era appena arrivato.
«È sempre stato strano...» afferma Cal.
«Ma in questo periodo di più del solito. Da quando Vilu e-»
«Ash...» lo riprende Luke, prima che possa dire altro che renderebbe solamente tutto più difficile è imbarazzante. So benissimo dove stesse andando a parare Ash, si riferisce a me e a Will. È strano da quando noi due stiamo insieme. E la cosa peggiore è che è perfettamente vero.
«Devo andare anche io. Passo a prenderti dopo, piccola.» il mio ragazzo mi lascia un bacio sulla guancia, saluta i miei amici e va anche lui nella sua scuola.
Mentre, anche Ash e Calum raggiungono il bar e restiamo solo io e Luke.
«Le cose vanno bene tra voi, a quanto vedo!» dice lui, mettendo un braccio intorno alle mie spalle.
«Si, molto bene... mi ha invitata a casa sua per capodanno. Ha invitato anche papà.»
«Cavolo, ha le idee chiare... che hai deciso?»
«Non lo so ancora... da un lato vorrei davvero andare, anche per distrarre mio papà, non vorrei che stessimo da soli a capodanno, dall'altro lato, la famiglia di Will è un po' strana, non so quanto piacerebbe a papà...»
«E Michael?»
«Cosa c'entra lui?»
«Non parlate da un po'... ci sta male e si vede.»
«Abbiamo litigato, lo sai.»
«Ma è Natale!» dice mentre saliamo le scale, per entrare nell'atrio della scuola.
«E quindi? Abbiamo sbagliato entrambi, lo so, ma ormai non posso più farci nulla. Io sto con William, lui non si è capito cosa faccia con Julie, ognuno per la sua strada.» dico raggiungendo il mio armadietto.
«Secondo me, dovreste parlare. Tanto per non vederlo sempre da solo con quel muso triste... a te non dispiace? Nemmeno un po'?»
«Mi dispiace, Luke, non sai quanto, vorrei che Mike ritornasse il mio vecchio amico di sempre...» dico prendendo il mio libro di inglese
«E allora parlagli, cazzo!»
«Ma è complicato...»
«Almeno provaci.» mi pizzica la guancia e poi raggiunge il suo armadietto.

Pictures of You . || Michael Clifford ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora