Unità Degli Opposti

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Poso la tazza sul tavolo. Carol mi sta raccontando dei suoi studi.

I suoi capelli lisci ricadono oltre le sue spalle, e le incorniciano il volto dolce. Io la vedo ma non la vedo. È un po una maledizione. Non riesco a guardare una ragazza per quello che è senza averne paura. È quasi sempre stato così..

Quando ieri sera siamo usciti dal bar, lei ci ha seguiti. Mi ha ringraziato e si è presentata. Se non fosse stato per Daniel, le avrei detto di non preoccuparsi, che speravo non avesse più problemi, e le avrei chiamato un taxi perché tornasse sana e salva a casa.

E invece mio fratello ha preso la situazione in mano. Ci ha presentati, ha indicato la sua maglia e ha detto che io possedevo uno strumento autografato da colui che fu il frontman dei Pink Floyd. E, non pago del suo lavoro, ha detto che saremmo stati felici di accettare un the nello stesso posto offerto da lei.

"ma tuo fratello non viene?" mi chiede Carol.
Il suo vero nome è Carolina ma preferisce essere chiamata Carol. Ed è un peccato perché è un nome dolce, secondo me. Studia medicina veterinaria. Si è trasferita qua grazie ad una borsa di studio, e sta dando il massimo per superare gli esami e continuare a ricevere borse e incentivi.
"Ti chiedo scusa da parte sua, lo chiamo immediatamente" quel bastardo me la paga.

Lo chiamo. Risponde. "Scusami Gabriel ma non posso venire ho degli impegni, davvero, voi divertitevi" dice parlando così forte che persino Carol lo sente, e poi riattacca.

L'ha fatto di proposito.

Maledetto.

"Scusami, Carol. Davvero" sospiro. Lei sembra divertita.

"Tu e tuo fratello siete così diversi! Lui è molto più estroverso, più alto, con la pelle più scura e biondo, mentre tu sei chiaro, con i capelli neri, più basso, e anche un po timido" ha ragione. Non siamo nemmeno fratelli. "Ma nonostante ciò, tu mi metti meno a disagio.. Anche se dopo la tua performance di ieri, credo che non ti farò mai arrabbiare".

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