La sveglia suona alle 04:00, mi metto subito in piedi anche se ho il cervello addormentato, ieri sera mi sono messa a letto alle 02:00. Zoe non mi ha risparmiato un minimo dettaglio, voleva sapere tutto quello che c'era da sapere.
Mia madre bussa alla porta.
<<Che bello la mia bambina ritorna ad abbracciare il mio campione. Come ti senti? Se ci pensi è il primo viaggio da sola>>
<<Effettivamente mi sento abbastanza euforica. Ma lo sono di più perché rivedrò le persone più importanti della mia vita, e non vedo l'ora>>
Perciò finisco di prepararmi e scendo con la valigia. Ho messo più cose di mia madre che vestiti.*
Wow! Non ci posso credere, ancora devo mettere a fuoco il tutto. Sono su un pullman diretto verso la mia città dopo due anni d'assenza. È capitato tutto per puro caso e non c'è momento migliore per staccare un pò prima di iniziare l'università per bene. Mi chiedo se è rimasto tutto come un tempo. La stessa città, gli stessi profumi, le stesse emozioni che provavo quando ero ancora una bambina indifesa. Mi immagino il mio rientro, all'effetto che farò ad Aaron e Zoe quando mi vedranno. Non vedo l'ora di abbracciarli e godermi due settimane con loro.
Mi appoggio allo schienale del sedile del pullman cercando di godermi queste ore tranquilla. Inizio a perdermi nei miei pensieri accompagnata dalle immagini dei paesaggi fuori dal finestrino che scorrono in fretta e tempo qualche secondo mi addormento.
Dopo un lungo viaggio Amber mi sveglia con modo delicato accarezzandomi dolcemente come faceva sempre mio fratello da piccola. Appena apro gli occhi mi annuncia con gran sorriso che siamo arrivate e inizia a tirarmi su con tutta la forza che possiede. Chiamiamo un taxi dirigendoci subito in un piccolo Hotel trovato su internet a poco prezzo, ma anche molto confortevole visto che il bagno è in camera.
Ed eccoci qua, arrivati finalmente!
Prima di scendere dal taxi prendo in mano la locandina e gli do un occhiata. Effettivamente è come viene descritto. Fuori e dentro è stracolmo di fiori di tutti i colori, all'interno c'è un profumo di lavanda che da sensazione di fresco. Le pareti sono colorate di un arancione intenso e con i raggi del sole fanno un gioco di luci pazzesco. Ci avviciniamo al bancone della Hall dove ad accoglierci c'è un Receptionist che con grande eleganza ci da tutte le informazioni e le chiavi della stanza.
La camera è fornita di due letti singoli con tanto di armadio, comodino, un bagno e una finestra che offre un panorama stupendo. E per finire, avevamo anche la televisione con tanto di Sky. Non potevamo chiedere di meglio.
<<Hai mai visto un Hotel del genere? >>
<<Sinceramente no. Ma mai dire mai>> ridiamo come due pazze.
Mettiamo un pò di ordine in camera prima di uscire. E nel frattempo mando un messaggio ai miei per dire che siamo arrivati. Mia madre mi risponde subito con uno smile allegro dicendomi di divertirci, godendoci questi giorni e di non preoccuparmi di loro. Ed è proprio quello che farò.
<<Amber hai mandato un messaggio al tuo ragazzo per dirgli di incontrarvi?>>
<<Non è il mio ragazzo, ancora, ma si mi aspetta al bar infondo alla strada vado subito. Oggi ci toglieremo ogni dubbio. Dammi la tua benedizione>>
<<Va figliola e sii prudente>> scoppiamo a ridere
<<Ci sentiamo per telefono allora. A più tardi>>*
Arrivo in officina di Aaron ma noto subito un particolare, la porta d'ingresso è mezza aperta, ma entro lo stesso.
<<C'è qualcuno?>>
<<Siamo chiusi!!>> si affretta a dire una voce da chi sa quale angolo dell'officina. Non mi sembra di riconoscerla ma la mia curiosità mi spinge sempre di più ad andare avanti.
<<Aaron? ? Sei tu?? Sono io>>
<<Io?? Mi dispiace ma oggi il mio amico Aaron ha il giorno libero, ma se non è un problema può dirlo anche a me>> si avvicina con aria curiosa. Mi guarda come se sapesse già tutto di me.
<<Ciao sono Alice, la sorella di Aaron. Non pensavo di non trovarlo>> affermo molto delusa.
<<Ciao. Tu saresti la sorellina di Aaron??>>
<<Ehm si....tu saresti?>> adesso quella curiosa sono io. Si avvicina ancora di più alla luce e si appoggia su un cofano di un auto guardandomi con aria divertita. Non so perché ma ha un volto così familiare, non so a quale ricordo collegarlo.
Devo ammettere che è molto bello. Non capisco come tutti gli amici di mio fratello siano così carini. Ha gli occhi di un grigio intenso, capelli rasati e un piccolo accenno di barba. I lineamenti del suo viso sono talmente definiti che mi viene voglia di sfiorarlo, ma nello stesso tempo ho paura di fargli male...
<<Tutto bene??>> sobbalzo dai mie pensieri imbarazzanti. Mi sento le guance avvampare. Che figura avrò fatto, così dico subito..
<<Si tutto bene, ma ancora non mi hai detto chi sei e che ci fai nell'officina di mio fratello. Sei un suo dipendente? >>
<<Si hai ragione, scusami tanto Alice>> con aria di chi sa il fatto suo e con quel sorrisetto che sembra non abbandonarlo mai, continua dicendo...
<<Io sono Daniel piacere. Sei cambiata tantissimo dell'ultima volta che ti ho vista>>.
Oh mamma. Non mi vorrà dire che è QUEL DANIEL!?! Quel Daniel che avevo letteralmente perso la testa da bambina e che fantasticavo facendolo sembrare il mio principe azzurro. Ecco perché quel sorrisetto.
Ok.
Mene devo andare!!!!
<<Sicura di star bene?>> ecco che lo rifaccio. Sono un idiota!!
<<Si scusami. È che non mi aspettavo di trovare te qui. Non mo aveva detto di lavorare con qualcuno, soprattutto con te>> mi pento subito di averlo detto.
<<Delusa?>> macché anzi....
Faccio un colpo di tosse per togliere quei pensieri stupidi dalla testa.
<<No, no assolutamente...cioè non volevo dire nemmeno questo...va beh allora io vado. Però ti prego non dire niente ad Aaron che sono passata perché volevo fargli una sorpresa. Passerò più tardi>> ok. Sono davvero un idiota!!
<<Allora mi sa che ti conviene passare domani, mi ha detto che oggi si prendeva tutto il giorno libero. Un appuntamento importante, perciò...sei qui da sola?>>
<<Ah...comunque no, sono qui con una mia amica, che però mi ha dato buca anche lei a quanto vedo>> dico sarcastica.
<<Beh..visto che tuo fratello e la tua amica ti hanno dato buca, ti va di pranzare insieme? Ho un ora buca e sto morendo di fame>> cosa???
<<Se per te non è un problema>>
<<Beh..sai una cosa? Mi è presa una fame da lupo anche a me>> E adesso??
In 10 minuti arriviamo in un fast-food, prendiamo posto e ordiniamo esattamente la stessa cosa come quando eravamo bambini. Hamburger di pollo con salsa rosa, lattuga, formaggi fusi e coca-cola.
<<I tuoi gusti sono rimasti sempre gli stessi a quanto vedo>> affermo senza pensare.
<<Beh..anche i tuoi, da piccoli lo facevamo sempre>> mi guarda intensamente con un velo di ironia. E se lo ricorda pure...
Lo guardo per un attimo e aggiunge subito..
<<Prendere gli stessi ordini intendo>>
<<Ah ah molto divertente>> scoppiamo a ridere insieme come due stupidi. Si può dire che il pranzo va avanti così fino a quando non decidiamo di andarcene.
<<Passeggiata?>>
<<Si. Tanto mi sa che per oggi è andata così. Appena prendo la mia compagna di viaggio le farò una strigliata>> ridiamo di nuovo.
<<Ammetto che li devo ringraziare per questo>> perché mai?
<<Che vuoi dire?>>
<<Che a quest'ora se lui era in officina e lei non aveva l'appuntamento non eravamo insieme a passeggiare e a pranzare insieme>> non diventare rossa Alice, non lo fare...
<<Fai così con tutte??>>
<<Mmm..no diciamo che mi viene naturale con le ragazze scricciolo con cui mi sono cresciuto>>
<<Oh mio Dio!! Ti ricordi ancora come mi chiamavi?? Non posso crederci>> rido ancora più forte
<<Certo. Eri così piccola e fragile che tutti noi maschietti ci facevamo in quattro per difenderti e fingerci dei supereroi>>
<<Si è vero, ma è anche vero che eri un bel guasta feste ogni tanto>>
<<Lo facevo per delle giuste cause>> sorridiamo e ad un tratto mi guarda e dice..
<<Quanto ti fermi qui?>>
<<Due settimane. Poi devo tornare per l'università>>
<<Quindi per due settimane ti vedrò>>
<<E già. Mi è mancato tanto questo posto. Dovevo ritornare>>
<<E c'è l'hai fatta alla fine>> mi guarda e penso proprio che ha notato sul mio viso un velo di tristezza.
<<Gelato?>>
<<Direi proprio di si>>.
Abbiamo continuato a passeggiare e a chiacchierare tutto il tempo, non accorgendoci che si era fatto tardi, così mi accompagna al Hotel.
<<Se Aaron sa che alloggi qui ti uccide!!>> non aveva tutti i torti.
<<Lo so. Però a questo ci penserò domani sperando di trovarlo>> ridiamo.
<<Domani lo troverai per forza, abbiamo un auto da consegnare con una certa urgenza quindi..>> ci guardiamo per un istante.
<<A domani scricciolo>> sorrido
<<A domani guasta feste>> mi lascia andare e aspetta che entro dentro salutandomi con un piccolo cenno con la mano.
Appena metto piede in camera realizzo la mia giornata con lui. Mi viene da sorridere pensando a quel nomignolo buffo. Mo chiamava sempre così. È strano che se ne ricordi ancora. Io invece lo chiamavo sempre guasta feste. Era un continuo tormentarmi, mi faceva arrossire per ogni cosa anche quando mi guardava e , alle volte, anche quando non lo faceva. Mi sa che il mio cuore non l'ha mai dimenticato e, dopo oggi, non so se vorrà mai farlo. Devo solo...
<<Alice!!!>> Entra euforica Amber dalla porta.
<<Ho passato la più bella giornata della mia vita. Non so proprio come spiegartelo, ma è come se in tutti questi mesi abbiamo sempre vissuto come se facevamo parte della stessa vita di sempre ma da vicini non da due persone che vivono lontani. Me lo immaginavo carino e non così bello, intelligente e così dolce>> si butta sul letto con l'aria di una principessa innamorata del suo principe.
<<Sono davvero felice per te. Quando me lo farai conoscere??>> nemmeno termino la frase che quel bel sorriso si trasforma in un broncio.
<<Volevo farlo domani ma non può per via del lavoro. Ma prima di partire te lo farò conoscere promesso!!>>
<<Ovvio!! Altrimenti ti prendo a cuscinate>> finisco la frase alzandomi e prendendola a cuscinate come due piccole pesti ridendo e facendoci un tormentoso solletico.
Mi metto a letto e cerco di mandare un messaggio di buonanotte ai miei, ma sul display noto che ho un messaggio.
-"Non mi aspettavo di rivederti dopo tutti questi anni, non sei cambiata per niente, anzi...ti sei fatta un bellissimo scricciolo =). Sono stato davvero bene oggi.
Daniel".
Wow!! Come ha avrà fatto ad avere il mio numero? Non avrà detto ad Aaron di noi due e del mio arrivo spero!?!.
-"Non immaginavo nemmeno io di rivederti, anche a me ha fatto piacere =). Devo ammettere che neanche tu sei così cambiato, a parte di altezza =P. Non hai detto niente ad Aaron vero?". Aspetto con ansia ed ecco che mi risponde.
-"Ehi!! Comunque no, no tranquilla!! Il tuo segreto è al sicuro =) e se ti riferisci a come ho avuto il tuo numero, beh, anche quello è un segreto =P"
-"Non cambi mai =)"
-"Notte scricciolo =)"
-"Notte guasta feste =)".

STAI LEGGENDO
My guardian Angels.
RomanceLei: Alice è una ragazza che studia medicina per diventare una veterinaria. È determinata, non vede l'ora di scoprire il mondo aiutando gli animali in difficoltà e trovare le cure adatte. È lontana da casa da due anni e quando ritorna nella sua vec...