Capitolo 16

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AARON

Mi sveglio da un calore intenso e piacevole. Il corpo di Amber mi avvolge con le sue gambe nude mentre le sue braccia toccano il mio petto. Sembra come se non volesse mai staccarsi da me. Anche mentre dorme emana possessività, avidità del mio corpo. Stanotte quando mi sono rimesso a letto l'ho trovata sveglia. Ho come la sensazione che abbia sentito la mia conversazione con Daniel. Non mi ha fatto domande, si è limitata a baciarmi a portarmi in quello stadio tra fantasia e realtà. In due semplici mosse mi ha privato di tutta quell'agitazione, di quella negatività assurda che mi logorava dentro. Ogni centimetro del mio corpo è stato "vittima" di attimi fugaci di carezze indelebili. Già da troppo tempo la mia pelle è stata segnata da forme d'inchiostro messi in evidenza senza nessun pudore, ma queste, sono decisamente le linee più belle che il mio corpo potesse ricevere. 

Oggi voglio uscire da casa prima del solito. Non mi va di dover subire Daniel per tutto il tragitto e tanto meno sentirmi il suo sguardo puntato addosso. Sposto Amber delicatamente per non svegliarla. Un pò mi dispiace non dover fare colazione con lei, ma oggi mi va di stare un pò per conto mio. Le manderò un messaggio più tardi. 

Ho i nervi a pezzi! Sarà per via della gara e del tutto il suo insieme o per il fatto di non aver chiuso occhio, ma non so se riuscirò a reggere ad altro oggi. 
Arrivo all'officina prima del previsto, di solito quando faccio così presto vado al bar di fronte a scambiare due chiacchiere con Pablo, un amico di vecchia data che come me ha la passione per i motori. Ma nemmeno questo il mio stato d'animo mi porta a fare. Sono veramente messo male.
<<Aaron..>> mi sento chiamare dall'altra parte della strada.
<<Sophy..che ci fai qui?>> mi stupisco della sua visita inaspettata.
<<Volevo parlarti di una cosa. Ma ho bisogno di farlo in privato>> non so quanto possa essere interessante quello che ha da dire una come Sophy, ma sono sicuro che per venire fin qui alle cinque della mattina in totale sobrietà, c'è davvero qualcosa che la turba.
Entriamo dentro e rimetto giù la serranda per far si che nessuno ci disturbi.
<<Ti ascolto>> mi guarda come se l'avessi appena ferita senza alcun motivo.
<<Puoi anche chiedermi come va..come sto! Non c'è bisogno di trattarmi come un oggetto usato di cui non se ne vuole fare più uso!>> se non la conoscessi bene penserei che tra un momento o l'altro si metterebbe a piagere, ma solo per farmi impietosire
<<Non è giornata Sophy credimi quindi finiamola coi i giri di parole e discorsi inutili di cui a me non me ne importa un accidente..ho molto a cui pensare>>
<<Nemmeno se si tratta di Alice?>> sbarro gli occhi. Cosa centra Alice con lei?
<<Che cazzo vuoi dire con questo?>> spero per lei che non è venuta a giocare con me e la mia famiglia perché se ne pentirà amaramente.
<<L'altro giorno mi sono vista con Daniel. Ho voluto un chiarimento. Lo sai quanto lo desidero, quanto voglio che sia mio e di nessun altra. Ma è da un paio di giorni che lo vedo e lo sento strano. Non è come un tempo e l'ho cercato. Abbiamo avuto una discussione accesa. Mi ha detto che era finita che voleva voltare pagina che voleva chiudere con tutta questa merda. All'inizio non gli ho creduto, ma guardando alle sue spalle ho riconosciuto tua sorella. La stava aspettando ed è da li che ho capito tutto. Mi ha salutata freddamente e se ne sono andati. Così li ho seguiti..>>
<<Dove stavano andando>>
<<Nella tua vecchia casa d'infanzia..>> che stronza!! Lo sapevo che Sophy aveva un debole per Daniel e adesso si sta vendicando di lui mettendomi contro le due persone più importanti della mia vita..che vigliaccata!!
<<Stai mentendo!! Hai visto che non ti si fila più e stai usando un modo così meschino che mi fai venire il voltar stomaco...>>
<<Dimmi un pò..io sono tornata l'altro giorno da Londra. Sono tornata due settimane fa, precisamente il giorno in cui ho avuto l'ultimo confronto con Daniel,  mi spieghi come facevo a sapere del ritorno di Alice? È e da quasi tre anni che non metteva piede a Seattle>> mi sento mancare..ho voglia di spaccare ogni cosa. Mi stanno mentendo spudoratamente e lo fanno senza rendersi conto di farmi andare di matto..
<<Cosa hai visto?>>
<<Non sono io a dovertelo dire..>>
<<Andiamo Sophy! Sei venuta con l'intento di sputarmi in faccia tutta questa merda per colpire lui e adesso non sei tu quella che mi deve dire quello che hai visto?>> continua a fissarmi senza dire niente..
Prendo nelle mani una chiave da 12 e la scaravento per terra con foga..
<<Se sei così curioso puoi vederlo con i tuoi stessi occhi oggi pomeriggio alle due dopo lo stacco. Si vedranno di nuovo li..Se ti posso dare un consiglio..apri gli occhi Aaron! Se ti amano come vogliono farti credere, non ti mentirebbero così spudoratamente>> mi volta le spalle e mi lascia li da solo con quella frase amara e priva di sentimenti.
Un altro colpo incassato che fa fatica ad andare giù....

Per tutta la mattina io e Daniel non ci rivolgiamo parola.
Ci lanciamo delle occhiate veloci per poi ognuno fare il proprio lavoro. Ogni tanto lo vedo col telefono in mano che risponde a qualche messaggio con un sorriso da ebete stampato sulla faccia. Sono tentato di sapere cosa fanno nella mia vecchia zona, ma la paura di scoprire qualcosa che mi possa ferire mi frena, mi acceca, mi annienta!
Manca poco alle due e ho come la sensazione di sentirmi a disagio, fuori luogo, un pesce fuor d'acqua, ma peggio ancora, come una persona che non ha mai fatto parte delle loro vite. Un totale sconosciuto.
Mi sudano le mani..
<<Daniel stacchiamo. Devo incontrare dei rappresentanti e tra un pò saranno qui. So quanto ti annoiano per cui va tranquillo, chiudo io.>>
<<Ok. Però se ti serve una mano chiamami>> si cambia e se ne va.

Come faccio a stare calmo? Sto pedinando il mio migliore amico e mia sorella. Non so cosa diamine combinano e tra un pò lo scoprirò. E se è quello che penso?...
Eccoli..stanno entrando in casa.
Per fortuna ho la seconda chiave con me..spero di non far rumore e di non farmi scoprire.
<<Hai parlato con Aaron ieri sera?>>
<<Non proprio. Ma penso che qualcosa ha capito..>>
<<Perché lasci la frase a metà è successo qualcosa?>> è terrorizzata..
<<Non abbiamo litigato ma..>> è in difficoltà. Poi prende fiato e continua <<..ascolta non è facile parlare di noi due..è come confessargli un qualcosa di inconfondibile capisci? Lo faremo ma a tempo debito..non voglio ferirlo. È come se dentro di me scorre lo stesso sangue! Non posso deluderlo. Ho bisogno di trovare le parole giuste>> allora è vero..mi stanno nascondendo la loro relazione. Che stupido.
<<Ho bisogno di sentirti vicino>> gli prende il viso tra le mani e l'avvicina a se..
<<Sarò sempre con te Scricciolo. Però devi promettermi che non ci faremo mettere vincoli da nessuno! L'amore che c'è tra noi è più forte di qualsiasi altra cosa! Va al di là di tutto! Chi ci ama ci vuole felici. E noi due lo siamo solo stando insieme.  Promettimelo!>>
<<Promesso!>> si abbandonano completamente alla loro passione.
Non posso credere di aver sentito e visto tutto questo. Ho il disperato bisogno di andarmene.
Ne ho abbastanza di tutta questa falsa, menzogna creata in mia insaputa. Me ne vado lasciandoli con le loro bugie mantenendo l'autocontrollo. Incazzato, furioso e soprattutto deluso. Non posso credere di essere appena stato deluso da chi diceva di essere sempre la mia spalla, la mia ancora, il mio tassello mancante alle mie notti di follia.
Devo riflettere e prendere una decisione al più presto. Bella o brutta che sia. Intanto devo scomparire per qualche ora poi il resto verrà da se.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 03, 2017 ⏰

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